Capitolo 14

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"Io non lo farei mai"

Queste parole avevano avuto un doppio effetto su di me, positivo perché l'odio che provava B era molto forte, potevo fidarmi di quella emozione che aveva fatto casa in lei, negativo, perché non volevo essere una persona così cattiva.

Ero così disperatamente bisognosa delle sue attenzioni , che avevo la forza per fare qualsiasi cose, anche la più brutta.

Era questo l'amore?

Se era così, non lo volevo vivere, assaporare. Questa sensazione di morire e rinascere ogni secondo mi stava facendo impazzire. Qualcosa in me era cambiato, ero diversa. Una tigre pronta a lottare per il proprio territorio. In questo momento mi sentivo così realizzata. Volevo chiudere gli occhi e volare con l'immaginazione.

Io e lui, insieme.

Potevo aspettare anche l'infinito, ma per avere un suo bacio ero disposta a correre tutti i rischi possibili. Ero disposta a rischiare anche me stessa.

Ne valeva davvero la pena? Doveva per forza andare così? Poteva qualcuno salvarmi?

Stavo cadendo giù, nel oblio. L'amore mi stava travolgendo come un tornado. Potevo solo avvertire questo malore crescere in me. Sapevo che non dovevo cedere ma dovevo obattere non per lui ma per me, l'umanità che c'era in me.

Per l'amicizia che avevo costruito nel tempo, quei abbracci e parole che ora mi permettevano di chiamare B una mia amica, non volevo finire tutto per lui.

Eravamo state nello stesso asilo e da lì eravamo sempre finite nella stessa scuola, più che compagne di classe eravamo amiche legate da una comune infanzia. Il filo che ci legava era molto forte, anch'io credevo che avrebbe resistito di più ma ora che con le mie mani lo stavo tirando per staccarlo mi faceva male da qualche parte nel cuore. Una parte di me non voleva.

Buttare tutto all'aria ecco cos'era l'amore.

Un investimento con nessuna garanzia di ritorno. Si rischiava tutto, per poi magari rimanere delusi, soli.

Ero pronta? Era lui quello giusto?

Stavo seriamente affidando il mio cuore a lui, e se l'avesse calpestato mi sarei ripresa?

Solo il tempo lo sapeva.

" Barbara ti prego promettimi che qualsiasi cosa succederà tra di noi in futuro ... non dimenticherai questo. I nostri momenti , le nostre conversazioni , tutte le cazzate. Ti prego promettimi che non calpesterai i nostri ricordi. Se mai ci dovessimo odiare per le circostanze , entrambe non dimenticheremo chi eravamo" implorai guardandola negli occhi intensamente.

Volevo seriamente conservare il nostro legame.

"Silvie ma perché?" sembrava spaesata, non mi capiva "Cosa ti salta in mente? Lo sai che non lo farei mai. Le amiche valgono come oro, ricorda è un legame fortissimo che dura nel tempo, non si può rompere da un giorno all'altro. L'affetto che nutro nei confronti farà fatica a diminuire, quindi non credo che ci separeremo, almeno non adesso. Non potrei mai odiarti così tanto da voler tagliare i ponti con te. Io ti voglio bene, per me sei come una sorella. Se litigheremo torneremo sicuramente sui nostri passi. perché i sentimenti non si possono calpestare o ignorare. E più forte di noi, della ragione, l'affetto ci porta a chiedere scusa a abbassare l'orgoglio e ci insegna ad inchinarci"

Le sue parole erano così pure e profonde. Come avevo potuto pensare di farle del male? Non avrei potuto , avrei lottato anche contro me stessa, ma l'avrei protetto , il nostro legame.

"B non ho le parole giuste in bocca per esprimere la mai gratitudine a te, mi hai insegnato tanto nella vita, anche tu per me sei come una sorella. Farò il possibile per il noi. Scusami se ti ho fatto quella domanda senza senso. A volte ho paura di perdere le persone che mi circondano , a volte tendo essere molto egoista, metto me stessa prima di tutti e mi dispiace, io voglio tenervi tutti stretti a me." rivelai le mie preoccupazioni ignorando il mio orgoglio, che non era disposto a cedere.

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