Dan s'avvicino a me.
Oramai c'era solo il mio corpo, io non c'ero più.
Le sue labbra si poggiarono alle mie. Non fu un bacio voluto. Volevo togliermi e dirgli che non lo amavo e che i suoi baci non mi facevano né caldo né freddo. Rimasi immobile, gli lasciai rubare quel bacio che non voleva più finire. Si era accorto che non ero più lì. Ma non si fermò, mi prese per la vite e mi adagiò sul suo petto e continuò ad approfittarsi di me.
Perché non capiscono quand'è l'ora di finirla?
Eravamo la fonte di divertimento di tutti i presenti, anzi io lo ero. Volevo solo piangere. Avevo gli occhi lucidi, volevo impedirgli di toccarmi ma non ci riuscivo ero debole. Lui ignorò il mio sguardo disperato, la mia paura.
Alla fine a loro non importa di noi , gli uomini fanno sempre di testa loro.
Daniel si stava godendo il suo momento, la sua lingua premeva sulle mie labbra, faceva pressione, voleva entrare. Con la forza che avevo in corpo cercai di staccarmi da lui, dalle sue labbra ma le sue braccia mi bloccarono, il bacio si fece più passionale. Respiravo solo terrore. Le lacrime calde stavano colando sul volto che, Dan nascose tra le sue braccia.
Nessuno mi vedeva, stavo piangendo in silenzio, racchiusa tra le sue braccia.
Si staccò per respirare, mi guardò e sorrise per poi ribaciarmi .
" Questa è la tua punizione per non credermi, Silvi. Credo tu abbia capito, io non scherzo -sentivo la sua presa ancora più stretta - non provare a sfidarmi più ok?"
Come aveva potuto farmi questo? Solo perché avevo detto di non credere alla sue parole?
" Non mi guardare così, ho rubato solo qualche bacio alla ragazza che amo - mormorò strappandomi via l'anima con un altro bacio - Ti amo , credo che tu l'abbia capito. No?"
Dan si staccò da me, si rivolse verso gli invitati :
" Grazie a tutti coloro che hanno partecipato. Ma devo un grazie speciale alla mia migliore amica Clear, per aver portato la ragazza che amo alla festa. Tutti voi avete retto il gioco, avete reso la mia dichiarazione memorabile."
Si voltò verso di me, mi abbracciò da dietro cingendomi le sue braccia intorno a me, mi accarezzo con il volto il collo. Nel frattempo si era procurato un bicchiere di vino.
" Voglio fare un brindisi! Grazie per aver reso questa festa unica, partecipando. - con un sorriso sempre più avido - Sinceramente mi dispiace un pochino aver usato la scusa della beneficenza, quindi ho deciso di fare una donazione di settemila euro ."
*CIN CIN*
Dopo aver sorseggiato il vino, prese il bicchiere, lo allungo nella mia direzione . Rifiutai con un cenno. Fui forzata per fino a bere, non volevo fare troppe storie. C'erano tutte quelle persone che ci fissavano. Possibile che mi avesse fatto questo e nessuno si fosse accorto di niente? Neppure Clear che mi aveva trascinato qui, imbrogliandomi. Possibile che in questo gioco fosse coinvolto anche lui?
Finalmente mi liberò dalla sua presa. Oggi non avevo avuto le parole per rispondergli, ma la prossima volta non mi avrebbe trovato così disponibile. Gliela avrei fatta pagare.
Aveva i soldi, ma questo non voleva dire che poteva fare tutto quello che voleva, se questo era un modo per dichiarasi, faceva pietà. Aveva rovinato tutto con le sue mani. E pensare che io mi stavo anche lasciando andare con lui. Non mi sarei più lasciata prendere in giro. Mai più.
Ero in un angolo della sala che cercavo di trattenere le lacrime, quando vidi un fazzoletto comparire.
Mi voltai, era Harry. Non sapevo se avevo voglia di ringraziarlo o di picchiarlo, perché sinceramente ci contavo a essere salvata da lui.
Come avevo fatto a dimenticare che anche lui era solo uno stronzo, che anche lui faceva male alle persone.
A quel punto lacrime calde cominciarono a scendere, senza fermarsi, mentre i miei occhi lo accusavano di non avermi portato via. Se aveva intuito che non ero felice, che non ero a mio agio perché non mi aveva soccorso? Non era lui che mi aveva accusata di essere persa dietro a lui?
Allora perché?!
" Prendilo" disse porgendomi il fazzoletto.
" Non lo voglio, grazie" risposi mentre cercavo di riacquistare il controllo su me stessa.
Fece un passo verso di me. Lo bloccai immediatamente.
"Ora non ho bisogno di te, se eri tanto preoccupato ti facevi avanti prima!" scoppiai in un fragoroso pianto.
" Io preoccupato? Per te? - pausa - perché mai dovrei? Non ci conosciamo neanche! Quindi smettila di fare tutte queste storie."
Le sue parole mi avevano ferito, più di quanto mi aveva ferito il gesto di Dan, più di quanto credevo di riuscire a sopportare.
" Se non te ne frega niente di me - urlai - allora vattene! E non farti più vedere."
Nessuno c'aveva sentito, eravamo in un angolo remoto, la musica era molto alta e le mie urla probabilmente si erano confuse con il rumore della festa.
Mi prese per il gomito, stretto, tanto da farmi male " Senti, smettila di fare la vittima. T'ho vista piangere e ho avuto la decenza di porgerti un fazzoletto. Tutto qua. Non fantasticare, tu non sei niente per me."
Era troppo.
Corsi fuori, da quel inferno. Faceva freddo, ma non era niente in confronto a come mi sentivo.
Fuori le strade erano deserte, non c'era nessuno. Non mi restava nient'altro che chiamare qualcuno.
Dopo dieci minuti M era lì. Mi guardò, mi gettai tra le sue braccia.
"Portami a casa Martina" dissi infilandomi in macchina.
" S! che succede? Quella chiamata! Mi ero preoccupata ... tutto bene? Dimmi chi ti ha fatto piangere vado a sistemarlo subito."
"Voglio solo andare via" singhiozzai.
A/N
Ciao a tutti!!! Allora cosa ne pensate? Cosa ne pensate di Dan? A voi piacerebbe o preferireste Harry?
Volevo anche dirmi che ho preso una decisione importante che non so se piacerà a tutti. Ho deciso di trasformare la storia da fanfiction a storia d'amore. E le motivazioni potete trovarle sul mio profilo.
Ricordate di mettere la stellina se vi è piaciuto!
----
Silvie riuscirà a perdonare Dan per il gesto? Riuscirà a togliersi l'amaro che le è rimasto in bocca dopo aver sentito le parole di H? Clear a che gioco sta giocando?
#Littletrouble
STAI LEGGENDO
Little trouble
Romance"L'amore è come una doccia fredda, una volta fatta provi sia freddo che caldo. Ma quando perdi il cuore allora né il fuoco più ardente potrebbe scaldarti e né il ghiaccio perenne potrebbe curare le tue ferite." ----- dialogo preso dal libro: Daniel...