(Chris "Motionless" Cerulli)
Balz stava registrando il tutto col suo cellulare e l'intera compagnia era concentrata sul pacchetto regalo.
Questo era di medie dimensioni, ma non pesava molto e la carta regalo color arancio a pois più chiari non lasciava capire cosa fosse.
Lo scossi appena e sentii un qualcosa di piccolo muoversi dentro.
La curiosità ebbe la meglio su di me e lo scartai con avidità.
Quando scostai la busta col bigliettino dentro la mia faccia iniziò a prender il colorito dei pomodori maturi.
I ragazzi mi fissarono trattenendo le risate e io mi sarei voluta sotterrare per evitare quella figura.
Volevo urlare la mia indignazione, ma uscivano solo suoni strozzati dalla mia bocca.
Tra le mani tenevo una confezione XXL di preservativi alla fragola.
Ricky nascose la faccia tra le mani e poi si caló il beany direttamente sul volto.«Avanti, leggi il bigliettino!», mi incitó Vinny che mi morse il labbro per non ridere.
Presi un respiro e lessi a voce alta e capibile.
«Sorellona cara,
So che tu ancora sei vergine, ma ormai hai 18 anni e ti devi dare una mossa!
Spero ti siano utili e che siano della taglia giusta, in fondo sei lá con quanti? 6 bei fustacchioni, andranno bene almeno ad uno. Fanne buon uso e divertiti.Baci, tuo fratello Jonathan.»
Sfogai la rabbia sul biglietto di auguri più irriverente al mondo accartocciandolo con violenza.
Scagliai con sforza la carta appallottolata centrando il cestino e mi incamminai a passi pesanti verso la mia sedia.
Alzai lo sguardo e lo incrociai con quello di Ryan che sedeva ai miei antipodi del tavolo.
Era rosso per lo sforzo di non ridere, come gli altri constatai poi, con uno sguardo veloce.
«Non osate ridere!», ammonii iraconda.
Non notai cambiamenti sulle espressioni della band, ma non ci badai e proseguii col mio discorso.
«Ora questi li dono a qualche bisognoso e non se ne parla più.»«Allora dallo a me.», rispose Ryan con una battuta che portò al limite di scoppio gli altri mentre Devin distribuiva a fatica le carte da gioco.
«Ridete pure, ma fate in fretta, per favore.», acconsentii qualche secondo dopo con l'idea basata sul "via il dente, via il dolore".
Mi misi la felpa al contrario in modo che avessi il cappuccio in faccia.
Mi giunse attutito dalla stoffa spessa il suono delle risate.
Il silenzio imbarazzante che incombeva nella stanza se ne andò, ma questo non significò che non raddippiò la mia soggezione.
Quando finirono di sghignazzare a crepapelle Balz mi caló il cappuccio e tolse il cappello a Ricky che si stava tappando le orecchie con le mani, esattamente come i bambini.Dopo pochi minuti l'atmosfera si rilassò e le chiacchiere affluirono naturalmente.
Uno degli argomenti fu commentare la nostra opinione su come sia il vero aspetto degli unicorni, secondo ogniuno di noi.
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City Lights
Fanfiction"Fin da piccola ho saputo distinguere le ambizioni per il futuro dai sogni, perché questi possono diventare incubi." Sofia, la sera precedente al suo diciottesimo compleanno, si era concessa il regalo più grande, la realizzazione del suo sogno: vede...