Capitolo 1

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*Hachim's pov*

"No col cazzo: io non la perdo"

Ricordo quel momento come se fosse successo ieri ed invece, oggi, son già 5 anni da quando mi ha dato un bacio. Quella mattina è salita con me sull'aereo per accompagnarmi in questa nuova o, ormai, abitudinaria avventura in Spagna. Probabilmente quei due giorni ch'è rimasta son stati i migliori in assoluto di tutta la nostra relazione: meglio di quando siamo usciti la prima volta, meglio del nostro primo bacio, meglio della nostra prima foto. Insomma il meglio della perfezione.
Oggi torno a Milano per un'amichevole con la mia nazionale contro quella italiana e probabilmente passerò la giornata a girare per la città in cerca di un vero ricordo suo. Sono stato pure uno stronzo nei suoi confronti perché quando è tornata non le ho più scritto, volevo dimenticarla il più possibile per non stare male ma non ha funzionato. Ho avuto qualche storia ma niente che mi interessasse veramente, nessuna mi dava ciò che Elena mi offriva anche inconsciamente. Ho parlato con Stephan visto che il mister Conte l'ha convocato e mi ha detto che probabilmente lei sarà sugli spalti insieme a Giada. È strano come la sua relazione con Mattia sia ancora solida: nell'ultimo periodo giravano voci di un possibile tradimento da parte del mio ex compagno di squadra ma poi si scoprì esser solo una cagata inventata da una ragazza per ottenere notorietà. I giornalisti scrivono qualsiasi cosa venga loro raccontata, che dementi.
Sono arrivato, il viaggio è stato tranquillo ma non son riuscito a chiudere occhio come avevo programmato: troppa ansia.
Il mio albergo dista una decina di minuti a Milanello perciò decisi di passare la a salutare tutti quanti. Entrai e subito venni accolto da tutta la squadra - come lo sapevate che sarei passato? - chiesi sorpreso nel vederli - Stephan aveva scommesso che saresti passato e beh, aveva ragione - disse José Mauri indicando il faraone che se la rideva. Ho sentito che Elena ammira davvero molto questo ragazzo dunque non riesco a non pensare a loro due insieme. Gli tirerei un pugno se fossimo soli - hachi cazzo stai facendo un figurone al Malaga - disse Mattia quando mi vide - oh ma il goal scartando Ronaldo? Quanto ho goduto - affermò Ste ridendo. In effetti me la sto cavando bene di là ma odio farmi da solo i complimenti - beh non è stato proprio a Cristiano.. non era tornato bene in difesa e l'ho saltato, niente di ché - risposi cercando di risultare in meno modesto possibile - fossi stato in te me la starei ancora tirando - intervenne Calabria - parla quello scarso ch'è "solamente" stato aggregato alla prima squadra - lo incalzai. Rise e io feci lo stesso. Qualcuno qua dentro mi manca veramente tanto ma il pensiero che colui con cui ho legato di più sta al Monaco e non qua mi fa pensare di aver scelto la strada giusta per la mia carriera. Andai proprio verso di lui e lo abbracciai: non lo vedevo dalla sera del suo compleanno dove, ovviamente, c'era pure Elena - senti Ste - feci abbassando la voce in modo che nessuno mi sentisse - sai dov'è lei? - finii la frase cercando di restare impassibile e di non far trasparire le mie emozioni - è al quinto anno di liceo qua a Milano, l'anno scorso si è trasferita perché ha trovato lavoro. Passa qua solo i week end con Giada - rispose. Cazzo, okay che lui è più vicino e si vedono spesso ma sa troppe cose. Non possono stare insieme. Lei è mia, me l'aveva promesso - oggi è sabato - dissi quando me ne resi conto - appunto - rispose lui muovendo il capo nella direzione della porta. Mi girai ed eccola la, perfetta come cinque anni fa. Non era cambiata molto: si è alzata di un paio di centimetri, i capelli ora li ha legati cosa che, prima, non faceva mai; sui polsi porta un braccialetto del Milan e uno d'argento con un cuore che, purtroppo, non ha ricevuto da me. È strano, riesco a trovare ogni minima differenza... e poi si lamentava che non la osservavo - emh.. ciao - dissi quando si avvicinò a me palesemente imbarazzata - ciao - rispose fredda. Non sembra arrabbiata ne tanto meno triste, è un miscuglio fra sorpresa e poca sicurezza: sta cercando di fare la dura ma con me non c'è mai riuscita - puoi venire fuori un attimo? - chiesi sistemandomi con una mano la specie di cresta che mi son fatto qualche giorno fa - okay - mi disse prima di girarsi e uscire da dov'era entrata poco prima.

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