"Non ti ricordi di me?"

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PoV's Rebecca
"Allora ragazzi, ci sono tre nuovi semidei da andare a prendere, Percy e Rebecca andranno a prendere i due che si trovano in un istituto per ragazzi problematici mentre Nico e Will andranno a prendere una ragazza a San Francisco, domande?" chiese infine Chirone "Sì io ne avrei una" "Dimmi Rebecca" "Dove sono esattamente i due ragazzi" "In Italia" "DOVE?! E noi come ci arriviamo lì?" "A questo dovete pensarci da soli" mi rispose lui per più andarsene "Bene! E adesso che facciamo?" "Beh io avrei un piano" mi rassicurò Percy, mi prese per mano e mi portò verso le stalle "Che ci facciamo qui?" "Ti presento il nostro passaggio per l'Italia" disse indicando un cavallo alato tutto nero "Ma è bellissimo! Come si chiama?" "BlackJack" mi avvicinai a lui e gli accarezzai la testa "Sei bellissimo BlackJack" esclamai e lui in risposta nitrì "Dice che anche tu sei molto bella" mi rispose Percy diventando lievemente rosso "TU RIESCI A CAPIRLO?!" "Mio padre ha creato i cavalli, quindi ho una specie di legame con loro" "Ma è fantastico!" gli dissi saltellando contenta, il cavallo nitrí ancora "Che ha detto ora?" "Ah? Ehm.... N-niente" "Dai dimmi che ti ha chiesto" "Come fai a sapere che mi ha chiesto qualcosa?" "Ho l'intuito infallibile" "Sisi certo! Andiamo dai" "Voglio sapere cosa ti ha chiesto!" "Mmmmm... Fammi pensare... No!" "Antipatico! Se non me lo vuoi dire lasciami almeno stare davanti!" "E va bene" "Siiiii"

Eravamo in viaggio da ore! L'Italia era davvero molto lontana, ero talmente stanca che decisi di addormentarmi, mi appoggiai con la schiena al petto di Percy e sentii il suo cuore accellerare, gli occhi mi si chiuderò quasi all'istante ed io caddi tra le braccia di Morfeo, ma non prima di sentire Percy abbracciarmi da dietro
Nel sogno mi ritrovai in una stanza scura, tutte le pareti erano nere e al centro si trovavano due troni, uno fatto con i teschi e l'altro con dei fiori intrecciati, riuscivo a sentire l'aura oscura del posto in cui mi trovavo come se fossi realmente lì, una voce mi scosse "Benvenuta figliola" mi girai e vidi un uomo sulla trentina, non era bellissimo ma non era nemmeno brutto, era nella media, indossava un giubotto rosso di pelle accompagnato con un paio di jeans neri ed una maglietta dei Nirvana, gli occhi emanavano un bagliore sinistro ed aveva una barba marrone non molto lunga, il mio intuito mi diceva che era Ade, il signore dei morti e mio padre "A-Ade?" "Esatto figlia mia, come va?" "Oh beh... Abbastanza bene... Credo..." "Bando alle ciance... Ho creato questo collegamento per farti vedere una persona, se così si può definire, che vorrebbe parlarti" accanto a lui comparí poi l'ultima persona che mi aspettavo di vedere "Leo?!" "Ehi piccola" "Ma come... Cioè tu sei morto, non è possibile!" "Tutto è possibile per un dio" rispose mio padre "Abbiamo poco tempo piccola, ed io volevo solo dirti che ti vedo piangere ogni giorno, ed io non voglio che tu stia male a causa mia" "Cosa dovrei fare Valdez? Ridere?" "Sí! Io voglio vederti felice! Voglio che tu volti pagina! E che ti trovi un altro ragazzo! Non voglio che tu resti sola per sempre!" "Non posso essere felice senza di te! Razza di idiota io ti amo ancora!" "Anch'io ti amo piccola, ma ormai io non posso più far parte della tua vita" disse dispiaciuto "E poi c'è quel Percy che non fa altro che guardarti!" intervenne Ade "Papà!" "Beh che c'è?" "Che significa che c'è?" "Ehi, io mi interesso molto della vita di mia figlia" "Ti annoi qua sotto e per tenerti impegnato mi spii vero?" "Intuiti infallibile eh? Sei proprio figlia di tuo padre!" mi rispose ridendo "Papà mi metti in imbarazzo!" dissi dandomi un colpetto sulla fronte e scuotendo la testa "Avete poco tempo per parlare tu e il tuo amico, vi lascio soli" e detto questo scomparve nel nulla "Ho solo una cosa da dirti piccola, non voglio che tu rimanga da sola, okay? Trova qualcuno con cui tu possa essere felice ma scegli bene, è tutto ciò che ti chiedo, non voglio che qualcuno ti faccia soffrire. Addio piccola, ricorda che ti amo" e prima che riuscissi a rispondere lo scenario cambiò e mi ritrovai in un prato verde seduta su una tovaglia, ad un certo punto un odore di cioccolato e fiori mi inondò le narici mi girai e vidi una donna bellissima con i capelli castani ed un vestito bianco sapevo già chi era "Afrodite che ci fa qua?" "Oh beh cara, dobbiamo parlare della tua relazione sentimentale con Percy" "Non esiste nessuna situazione sentimentale tra me e Percy" "Appunto cara! Ed io ho già in mente grandi cose per voi due" "Con tutto il rispetto possibile, ma lui non è il mio tipo" "Disse così anche tuo fratello, ma alla fine era cotto a puntino" "A mio fratello piaceva Percy?" "Eh già! Ora devi andare cara, la tua missione è appena iniziata, ma ricorda che quando dico una cosa è quella" e dopo tutto fu confuso

"Reby, Reby dai svegliati" mi sentii scuotere ed appena mi svegliai due vidi due perle verdi scrutarmi curiosi, arrossii appena mi resi conto che lui ancora mi abbracciava e ricordandomi che mio padre e Afrodite che ci fissavano "Tutto apposto?" "Si perché?" "Hai iniziato ad urlare che non volevi ti lasciassi e mi stringevi forte" "Ho avuto un incubo" "Ah capisco" il pegaso nitrí ancora "BlackJack sei fortunato che lei non riesca a capire quello che dici!" esclamò lui rimproverando il suo cavallo "Percy ma dove siamo?" "Benvenuta a Venezia" scendemmo dal nostro trasporto e l'unica cosa che riuscii a dire fu "WOW è bellissima" "Tu lo sei di più" mormorò Percy ed il mio cuore iniziò a battere velocemente "Dov'è l'istituto?" "Di fronte a te" "Ma sembra più una chiesa!" "Gli Italiani sono strani" "Ho notato..." "Beh... Che aspettiamo? Entriamo dai" "Va bene, ma come faremo a non farci vedere?" "Tu hai il potere nell'ombra no?" "Penso di sì..." "Allora ecco il piano, entriamo e prendiamo i due ragazzi restando sempre nell'ombra ed evitando di farci vedere dagli altri" "Come vuoi tu capo" mi concentrai con tutta me stessa e riuscii a far diventare entrambi un tutt'uno con l'oscurità

Arrivammo dopo un po' in una stanza dove si trovavano alcuni ragazzi "Sono qui dentro" disse Percy "Come fai ad esserne sicuro?" "Sento il loro odore" "In che senso?" "Beh... Dopo cinque anni passati ad andare a prendere semidei in ogni parte del mondo ho sviluppato un certo intuito per questo tipo di cose..." "E dunque mi dica signor Radar, che aspetto hanno i due semidei?" "Ti posso dire che il ragazzo ha 17 anni e la ragazza 16" "Dunque... Sono loro?" dissi indicando una coppia di ragazzi che se ne stava in disparte "Sì ma... Come hai fatto?" "Ho l'intuito infallibile" "E mi dica signorina 'intuito infallibile' come ha fatto a capirlo solo guardandoli?" "Beh... Se ne stanno in disparte quindi fanno fatica a fare amicizia e si trovano in biblioteca senza avere un libro in mano chiaro segno che sono dislessici e poi guarda lui, ha una specie di tic alla gamba, ciò vuol dire che è iperattivo come la maggior parte di noi... Ti basta?" lui mi guardava con la bocca aperta, gli schioccai le dita davanti agli occhi e si riprese "Alla faccia dell'intuito infallibile!" "Shhh non alzare troppo la voce" "Scusa!" "Io vado a prenderli" "E come farò io?" "Se mi concentro riesco a tenere le ombre attorno a te" "Va bene vai ma... Stai attenta Okay?" "Okay"

"Ehi ragazzi, mi ha mandato il preside, vuole che vi porti da lui" "E tu che ci fai qui?" mi chiese il ragazzo "Ci conosciamo?" chiesi di rimando curiosa "Non ti ricordi di me Alexandra?", poi mi ritornò tutto in mente e rimasi a guardarlo per un attimo "O miei dei e tu cosa ci fai qui?"

Angolo autrice
Zan zan zaaaaaan chi sarà questo ragazzo? Come farà a conoscere Rebecca? Avate già intuito perché l'ha chiamata Alexandra? Ma si dai ve lo dico io! Alexandra è il secondo nome di Rebecca! Ci sentiamo presto con il nuovo capitolo✌❤

Mare e Inferi ~Percy Jackson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora