Capitolo 9

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Quando il veicolo arresta la sua sosta mi accorgo di essere giunta a destinazione. Non c'era traccia di Ashton e non avevo potuto evitare di rimanere delusa per la mancanza di compagnia, ma avevo colmato la solitudine con uno dei tanti romanzi d'amore che affollano le mie mensole.
Posso vedere la familiare chioma blu dal finestrino che si alza e abbassa al ritmo di una canzone e non trattengo una risata, è così buffa. I passeggeri mi guardano come se fossi pazza, così mentre sento l'imbarazzo accumularsi sulle guance, scendo velocemente reggendo il mio trolley.
"Abby!" Mi abbraccia come se non mi vedesse da anni
"Ciao! Ho delle novità"Annuncio"Io e il mio ex stiamo cercando di ricostruire il rapporto"Non sono ancora psicologicamente pronta a dirle tutto ciò che ha sconvolto le mie scelte di vita, quindi decido di dirle soltanto di Ethan.
"Beh,wow. È una bella notizia, mi piacerebbe conoscerlo!"
Sono contenta che sia felice per me. È una buona amica, sincera e onesta.
"Non ancora, stiamo andando piano" Spiego gesticolando per enfatizzare le parole. E non credo che Lindy rientri nello stereotipo di amico di Ethan.
"Oh, okay. Andiamo?"
Annuisco e la seguo nella sua Cinquecento gialla.
"Non avete usato il mio letto vero?" Scherzo per alleggerire l'atmosfera, non mi è passata inosservata l'espressione delusa sul suo volto.
"Chissà"Sorride maliziosa e mi ritengo soddisfatta.
"Bleah"rido fingendomi inorridita. Non lo farebbe sul serio. Vero? Spero vivamente di no. Si unisce a me e sento il dispiacere scomparire, lasciando il posto alla tranquillità.
"Ho una brutta notizia. L'amico di Mikey di cui ti parlavo, sai quello con cui saresti andata al ballo. Beh si è rifiutato di venire"
Annuisco e mi fingo dispiaciuta. Onestamente, non ne avevo nessuna voglia e poi sto cercando di ricreare un rapporto con Ethan.
"Per questo ti ho trovato un altro accompagnatore"
Oh no.
"Non occorre, tranquilla"Provo a sviarla
"Troppo tardi"
Dio, perché?
"Ok"Sorrido del mio sorriso più falso e mi concentro sui palazzi che sfrecciano a lato del mio finestrino.
"Cosa dovrei dire a Ethan?" Piagnucolo giocherellando con la catena del medaglione.
"Che ci vai con un amico"Fa spallucce. Sbuffo e sprofondo nel sedile. Spero per lei che sia un ragazzo simpatico con cui trascorrere piacevolmente una serata. Parcheggiamo e Lindy trotterella all'interno, quasi non riesco a starle dietro.
"Dovrei parlare con Sam"Constato una volta girate le chiavi nella serratura per entrare. Dovrei davvero, detesto litgare con le mie amiche, è un qualcosa che trovo sfinente.
Abbandono i miei pensieri e sono felice di accertarmi che l'accogliente camera è come l'ho lasciata.
"Sì dovresti, prova a cercarla nella sua stanza" Mi suggerisce Lindy .
"Hai ragione, ci vado subito" Sistemo la valigia in un angolo della stanza e torno nel corridoio giusto in tempo per sentir Lindy dire:"Ho sempre ragione".
Busso flebilmente e attendo,ancora insicura su cosa dire. Sam fa capolino dopo qualche minuto coperta da una vestaglia. Oh no, non ho interrotto niente vero?
"Passo in un altro momento" Mi congedo agitando freneticamente le mani.
"Non fa nulla" Apre la porta giusto di quel poco per farmi entrare e io vorrei che si aprisse una voragine e mi risucchiasse. È palese come questo non sia un momento adatto per un chiarimento.
"Sam chi è?" La voce, roca e insolitamente familiare proviene dalla finestra della stanza.
Alzo lo sguardo e mi trovo davanti l'ultima persona al mondo che mi sarei aspettata di vedere. Calum. I suoi occhi scuri incontrano i miei e sembra che tutta l'aria sia stata risucchiata dalla stanza lasciando spazio a tutti i miei errori, che si accumulano togliendomi il fiato.
Passano secondi interminabili prima che io riesca soltanto a distogliere lo sguardo per pensare lucidamente. Cosa ci fa lui qua? Va a letto con Sam? Lo stomaco mi si attorciglia e abbasso gli occhi sul torso nudo.
"Voi, vi conoscete?" La voce della mia amica è tesa, ma la mia gola è secca quindi scuoto il capo. Voglio andarmene dalla trappola che è ora questa stanza.
"Parliamo domani" Le parole a stento udibili, ma mi rifiuto di ripeterle. Il cuore martella veloce nel mio petto e ora come ora, mentre vago senza meta, non riesco a pensare ad altro se non ad allontanarmi il più possibile.
"Abby!" Fermo i miei passi e quando mi volto, Calum mi sta venendo incontro a grandi passi. Sono stupita che si ricordi il mio nome.
"Che cosa... cosa ci fai qui?" Chiede. Seriamente? Dopo tutto quello che è successo mi chiede questo?
"Ci vivo" Rispondo dura "Tu piuttosto cosa ci fai qui".Ogni ricordo destinato a scomparire riaffiora alla mia mente. Il modo in cui mi aveva trattata non mi fa pentire dell'acidità delle mie parole.
"Io anche, beh vivo ad Albany ma sto nei dormitori qui al college" Non è per niente toccato dal mio tono.
"Non dovrei neanche rivolgerti la parola" Faccio per andarmene ma mi stringe il braccio tra le dita.
"Lo so".È tutto quello che ha da dire? È irritante.
"Lasciami "Sputo e mi libero dalla sua stretta.
"Se pensi che mi scuseró ti sbagli, ma se sei amica della ragazza che mi scopo direi che sarebbe meglio andare d'accordo". Ignoro il suo commento crudo sulla mia amica e rido delle sue parole. Crede davvero che sarei disposta ad essergli amica? Anzi, ad essere civile con lui? Non potrei mai.
"Non ci penso nemmeno" Dico e me ne vado, stavolta senza più essere seguita.

Angolo scrittrice
Scusate per questo capitolo corto, mi rifarò col prossimo :). Calum è strano e un pó intrigante. Poi ci sono anche il ragazzo del ballo e Ethan. Cosa succederà secondo voi?
Bisoux

A NIGHTMARE IN N.Y.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora