Capitolo 37

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Ormai è esattamente una settimana che non ho notizie di Calum ma non sono stupita. Entra ed esce dalla mia vita come una trottola portando scompiglio e io non posso tollerarlo.
Lui non vuole legarsi davvero a qualcuno, è fatto così. Le sue promesse al momento sembravano autentiche ma erano in realtà prive di valore. Lo provano i fatti: lui non c'è.
Sono sola. Lindy è partita oggi per passare le festività natalizie con Michael e la sua famiglia, Ashton sarà in Australia dai suoi parenti fino all'anno nuovo e papà è così impegnato con il suo negozio di elettronica ultimamente che non ha nemmeno il tempo di passare a salutarmi.
La mia unica consolazione è il sapere che tra sei giorni potrò tornare ad Albany per trascorrere le vacanze chiusa in casa a guardare film romantici e rimpinzarmi di dolciumi.
Se potessi contare sulla presenza costante di Calum nella mia vita andremmo insieme a sciare o semplicemente a pattinare a Central Park mano nella mano per poi cadere l'uno addosso all'altro e baciarci sotto la neve.
Ma questa non è la realtà Abby, è solo una fantasia.
E se ora fosse con Samantha?
Mi obbligo a inghiottire per mandar giù un conato.
No, non credo sia con lei, qualcosa mi dice che non mi avrebbe mentito fino a quel punto. Di certo però non sta pensando a me o immaginando i modi in cui avremmo potuto divertirci in queste lunghe giornate invernali.
Lo immagino seduto come me sul letto, la chitarra in mano. Recentemente aveva ripreso a suonare dopo anni di inattività. Penso ai suoi occhi seri e impetuosi e alle folte sopracciglia inarcate come quando è imbronciato. Forse si sta passando una mano sulla fronte per scacciare una lunga ciocca nera dagli occhi e magari tra poco sbufferà per la frustrazione perché gli torneranno alla mente tutte le volte che gli ho raccomandato di tagliarsi i capelli.
Sicuramente non l'ha ancora fatto.
Si sarà fatto la barba o avrà il mento coperto di una leggera peluria? Cosa starà indossando? I soliti jeans neri e una felpa?
Sto impazzendo.
Sto diventando folle per un ragazzo che non è nemmeno presente nella mia vita. Non riesco a frenare i ricordi, sembra che Calum abbia il controllo anche su quelli.
No, lui non ha controllo sui miei pensieri. Ha il controllo sul mio cuore.
Il realizzarlo mi porta quasi al disprezzo di me stessa. Come sono arrivata a questo punto? Io non voglio dipendere da nessuno a meno che non sappia di poter contare su una persona in qualsiasi momento e Calum mi ha chiaramente dimostrato che non posso. Asciugo le lacrime agli angoli degli occhi e mi rannicchio sotto le coperte.
La decisione migliore da prendere al momento è quella di anticipare le mie vacanze e prendermi qualche giorno di riposo. Tornerei più forte di prima e possibilmente senza l'ombra di Calum dentro di me. Sì, è quello che devo fare.
Debolmente mi libero dal piumino e attraverso la stanza fino a raggiungere l'armadio dove raccolgo un mucchio di biancheria e cambi per riporli in modo ordinato nel mio borsone. Non ho bisogno di molte cose, a casa ho tutto ciò che mi serve.
Aggiungo ai miei bagagli soltanto il beauty e qualche libro;so che dovrò portarmi avanti nello studio per restare al passo con gli altri.
L'ultima cosa che voglio è che i miei voti risentano del mio malumore.
Tutto deve sembrare perfetto all'apparenza perché se lasciassi trasparire come mi sento dentro o se mi abbandonassi al dolore non riuscirei a rialzarmi.
Non ci siamo detti a parole un vero addio,ma per me lo è e non fa meno male. I momenti passati insieme, anche i più semplici e abitudinali sono impressi a fuoco nella mia mente. Mi pare quasi di sentirlo, il suo tocco sulla mia pelle o le sue labbra calde premute sulle mie.
La mia testa tenta disperatamente di trascinarmi lontano, così lontano da non poter tornare ma il mio cuore si batte con furia per tornare a casa, da Calum.
Quanto vorrei poter tenere conto della possibilità di presentarmi da lui e cominciare da zero. Ma mi brucerei ancora, come una falena attratta dalla luce.
Per la prima volta mi sento come squarciare in due, non ho la forza di reagire. Ma devo. Devo lasciarlo andare.
Non mi ero accorta di essere finita in ginocchio sul pavimento o di avere ormai inzuppato la maglietta di lacrime e trucco. Mi alzo, non so come ma torno in piedi ed esco, sbattendo la porta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05, 2016 ⏰

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