Capitolo 24

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Non riesco a capire perché Calum abbia voluto tenermi nascosto che non è successo niente la notte che abbiamo passato insieme.
Mi sembra impossibile che si sia semplicemente dimenticato di dirmelo. Voglio sapere la verità, ma non ora, per adesso voglio solo stare da sola.
Non ho nemmeno un modo per tornare a casa, dovrei chiamare il numero di telefono di una compagnia di taxi. Non posso fare altro per il momento.
"Abby!"
Riconosco immediatamente la sua voce.
"Calum ti prego, lasciami sola" Lo imploro spostandomi tra le macchine parcheggiate per allontanarmi ma è più veloce di me.
"No, passa qui la notte. Ti prometto che domani ti spiegherò tutto" Offre fermando la mia corsa.
Sono piuttosto tentata all'idea di non dover viaggiare a quest'ora, dopotutto i miei piani per domani erano più o meno riguardanti studio e passeggiate a Central Park e sarei troppo stanca per fare entrambe le cose se viaggiassi a quest'ora.
"Va bene ma sappi che non ho voglia di ascoltarti né tantomeno di parlarti" Gli punto un dito contro il petto sperando così di essere ascoltata.
Resta quasi sorpreso dai miei avvertimenti ma ben presto il solito ghigno prende il posto dello stupore sul suo viso.
"Dico sul serio Hood" Non sono in vena di sopportare i suoi giochetti.
"Che fine ha fatto 'Cal'?" Sembra preoccupato e confuso. Resta a guardarmi qualche secondo prima di parlare.
"Sei tanto arrabbiata?"
"I diminutivi sono per gli amici" Taglio corto dirigendomi verso le scale che portano all'appartamento di Calum. Mi sento un pó in colpa per avergli risposto in malo modo persino dopo che mi ha mentito per tutto questo tempo, sono davvero un'ingenua.
Quando arrivo davanti alla porta in legno aspetto a braccia conserte che Calum apra la porta.
"Non mi piace questo silenzio" Sussurra facendo tintinnare le chiavi contro la serratura. Non piace nemmeno a me questa sorta di quiete prima della tempesta, ma non posso cedere così facilmente e deve capire che è soltanto colpa sua se ora siamo in questa situazione.
"E non mi piace che tu sia arrabbiata con me, Barbie, veramente non lo sopporto"
Sussulto al nomignolo familiare e il mio cuore si scalda nonostante sia ancora furiosa con Calum.
"Basta, non fai che farmi star peggio. Potevi confidarmelo, sai che non me la sarei presa ma invece hai preferito aspettare e se stasera non fosse venuto fuori chissà quando lo avrei saputo, forse mai!" Grido per la frustrazione "Ti ho detto che ne parleremo domani"
Mi fissa deluso per qualche secondo ma annuisce e rilascio un sospiro di sollievo prima di entrare nell'appartamento buio.
Brancolo nella penombra finché, tastando il muro, le mie dita raggiungono l'interruttore della luce e subito il corridoio si illumina.
"Vado...vado a prenderti qualcosa per dormire" Dice sparendo in quella che ricordo essere la sua camera da letto.
Lo odio in questo momento. Se non avessi scoperto la verità ora avremmo quasi sicuramente chiarito la nostra piccola discussione e avrei ballato con lui finché non mi avrebbero fatto male i piedi, poi saremmo saliti in moto,mi avrebbe portato a casa promettendomi che sarebbe venuto a prendermi a fine lezione e mi avrebbe abbracciato stretta.
"Abby?"
Realizzo finalmente che Calum è di fronte a me. Nelle mani stringe dei boxer neri e una semplice maglietta bianca che presumo siano per me.
"Grazie" Prendo i vestiti dalle sue dita e mi chiudo nel piccolo e angusto bagno infondo al corridoio.
Fatico un pó per sfilare l'abito ma, dopo qualche sforzo, rimango soltanto in intimo che faccio cadere a sua volta sulle gelide piastrelle del pavimento grigio. Entro cautamente nella stretta doccia facendo raschiare gli anelli delle tendine contro l'asta di metallo e giro la manopola dell'acqua calda con la speranza che mi aiuti a tranquillizzarmi e a ragionare con più lucidità.
Purtroppo per me però l'acqua bollente non sembra darmi nessun beneficio così, dopo un paio di minuti,esco più inquieta di prima. Apro le ante degli armadietti bianchi sopra il lavandino dove so che Calum tiene gli asciugamani assieme a dentifrici,spazzolini, il suo deodorante e la colonia che tanto adoro e caccio un telo bianco in cui avvolgermi.
Sono piuttosto imbarazzata all'idea di indossare la biancheria di Calum, mi sembra qualcosa di troppo intimo ma per stanotte dovrò accontentarmi. Chissà se anche Sam o altre ragazze hanno dormito con i suoi vestiti addosso.
Certo che l'hanno fatto, mi deride l'antipatica vocetta nella mia testa che zittisco infilando i boxer di Calum. Mi stanno un pó larghi e sono piuttosto lunghi tanto che sono costretta ad arrotolarli più volte sulle cosce per sentirmi a mio agio, poi prendo la maglia e la porto al viso. C'è ancora una leggera traccia di sigaretta e colonia sul tessuto che fortunatamente non è sparita con il lavaggio, è il mio profumo preferito tra tutti.
Indosso anche la maglia e spazzolo i denti davanti allo specchio scheggiato. Non so davvero perché viva qui invece che con i suoi genitori.
"Abby hai finito?" Calum bussa alla porta e ripongo lo spazzolino in un bicchiere.
"Puoi entrare" Dico piegando i vestiti.
Calum entra facendo cigolare la porta e rastrella il mio corpo con lo sguardo prima di girarsi a fissare un punto indefinito.
"Che c'è?"
"Ti stanno bene" Risponde arrossendo senza guardarmi negli occhi. Davvero mi trova attraente vestita così?
"Grazie, ora ti lascio il bagno libero"
Squittisco e le mie guance si tingono di rosso come le sue così esco in fretta e furia perché non se ne accorga. Morirei di vergogna se me lo facesse notare, soprattutto perché so che continuerebbe a rinfacciarmelo finché ne avrà occasione.
Entro nella camera da letto illuminata solamente dalla luce della luna facendo scricchiolare il parquet sotto i miei piedi e mi siedo cautamente sull'ampio letto matrimoniale. Dio solo sa chi ha dormito su questo materasso.
"Non faccio sesso qui se è questo che pensi" Calum raggiunge l'altro lato del letto e vi si stende incrociando le braccia sotto la nuca. Rabbrividisco per le sue parole ma mi sento incredibilmente sollevata e non riesco ad ignorare la piccola bolla di eccitazione che viene dal fatto che nessuna ragazza sia rimasta qui per la notte a parte me.
"No...io" Non finisco la frase ma mi stendo sotto le lenzuola per nascondere il mio imbarazzo dalla vista di Calum.
"'Notte" Ridacchia trattenendosi dal prendermi in giro. Gli sono grata per questo.
"Buonanotte" Mi giro su un fianco per guardare la debole luce della luna filtrare attraverso le tende e mi addormento nel giro di qualche minuto.
Angolo autrice
HEYYY vi è piaciuto il capitolo?Perché pensate che Cal abbia nascosto ad Abby la verità?
Buonanotte♡

A NIGHTMARE IN N.Y.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora