Capitolo 29

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Dopo essermi confrontata con Ashton per i dettagli dell'uscita ed essermi sistemata un pó, ho insistito per farmi accompagnarmi da Lindy visto che con la mia scarsa abilità nell'orientarmi mi sarei certamente persa.
Durante il viaggio non ha perso occasione di ricordarmi attraverso degli incomprensibili borbottii che è ora che compri una macchina, sul serio però. In effetti sono stufa di essere così dipendente da tutti. Ashton è in ritardo di sette minuti ma non sono annoiata, mi intrattengo osservando le locandine dei film proiettati recentemente mentre mi metto in fila davanti la biglietteria. Dovrebbe essere qui a momenti.
"Abby!" Un dito mi picchietta la spalla e so già chi vedrò quando mi volterò.
"Ciao Ash" Sorrido.
I lunghi ricci ribelli sono, come mi aspettavo, fermati da una bandana nera e della peluria gli è cresciuta sul viso sorridente. Potrei scommetterci che dev'essersi dimenticato di radersi.
"Sì è sentita la tua mancanza in giro Wilson" Mi tira in un abbraccio e mi rilasso tra le sue braccia forti. A me sono mancati il suo sorriso radioso e il suo immancabile entusiasmo.
A volte mi piacerebbe riuscire a vedere tutto rosa proprio come lui.
"Ho invitato anche Hemmings, te lo ricordi? Spero non ti dispiaccia"
Mi dice, agitato per la mia risposta.
"Certo che non mi dispiace" Rispondo anche se, in realtà, avrei preferito essere sola con lui. Non so perché abbia deciso di portarlo con sé ma Luke era stato gentile con me quindi non ho di che preoccuparmi.
"Eccolo!" Mi dice staccandosi da me per fare un cenno all'alto ragazzo all'entrata.
"Sono felice che tu abbia lasciato perdere quel Hood" Sorride e mi inquieto. Com'è che conosce Calum? E come fa a sapere cos'è successo tra noi? Chi è stato a..? Ah già,Lindy. Prima o poi dovrò spiegarle il significato delle parole 'non parlarne a nessuno'.
Sfoggio una smorfia che dovrebbe assomigliare ad un sorriso e mi volto verso Luke che ora ci sta venendo incontro. Che Lindy e Ash abbiano complottato alle mie spalle per farmi uscire con Luke?
Sì, sì l'hanno fatto. Diavolo, apprezzo il loro interesse ma devono smetterla di impicciarsi e decidere cos'è meglio per me.
"Ciao ragazzi" Luke stuzzica il piercing in modo decisamente provocante e mi afferra gentilmente la mano per posarvici le labbra. Sbruffone, ma ci sa fare.
"Non serve fare tanta scena" Sorrido schietta ed entrambi ridono.
"Wow Abby, sei l'unica ragazza che non cede al mio incredibile fascino" Luke mi stuzzica pizzicandomi un fianco e sussulto per la sorpresa prima di ridacchiare. Assomiglia vagamente a...Calum.
Oh Dio, devo smetterla.
"Beh che volete vedere?" Chiedo e ci accordiamo unanimamente per un film d'azione di cui ho molto sentito parlare. Spero sia tanto intrigante tanto quanto dicono Luke e Ash.
Entrambi si offrono di pagare per me ma scuoto il capo guodagnandomi un'occhiata divertita di Ashton quando lascio al ragazzo alla cassa abbastanza denaro per tre biglietti.
Non ho bisogno di elemosinare.
"Quanto è cocciuta" Luke sussurra alle mie spalle e Ashton ridacchia in risposta. So di avere questo difetto ma ho sempre odiato che la gente si preoccupi per me.
"Vi ho sentiti" Avverto e stavolta rido con loro entrando nella sala buia. I miei occhi si adattano subito alla scarsa illuminazione e faccio da guida ai ragazzi che inciampano, un gradino dopo l'altro.
"Siete i tipi più imbranati con cui sono mai uscita" Li schernisco infilandomi in una fila di poltroncine rosse. Per nostra fortuna è vuota ed evitiamo il classico slalom tra gambe di gente sconosciuta.
"E tu una fastidiosa impicciona" Luke ride sedendosi e io prendo posto tra lui e Ashton. Non ribatteró, non ha torto.
Luke si gira dalla mia parte, la lingua infilata tra i denti bianchi.
"Non che non mi piacciano le ragazze fastidiose e impiccione" Soffia nel mio orecchio e sorrido. Gli occhi azzurri brillano nella penombra e mi chiedo se riuscirei a dare una chance a Luke e al suo impenetrabile sorriso.
Sì,lo potrei fare. Non vedo perché dovrei rifiutarmi, andrei oltre tutto questo brutto sogno che è stata fino ad ora  New York City.
La luce accecante del grande schermo mi costringe improvvisamente a distogliere lo sguardo da Luke e a soffocare almeno per ora i miei pensieri. Voglio godermi il film.
Proprio mentre viene proiettata la scena iniziale la porta d'entrata alla sala cigola e poi sbatte impedendomi di afferrare il dialogo tra il protagonista e quella che penso sia la moglie. Accidenti alla coppietta appena entrata in sala, proprio non sopporto i ritardatari. Li osservo sedersi entrambi a qualche fila di distanza da noi e torno a concentrarmi sulla scena, che ora è una sparatoria. Mi sono distratta, di nuovo.
Giusto dopo qualche secondo la ragazza ride di una risata irritante e acuta e sento il mio nervosismo salire spaventosamente.
Si spalma languida sulla sagoma accanto a lei e rabbrividisco per la sua indecenza quando sale a cavalcioni sul ragazzo che si affretta a infilarle la lingua in gola. Sono senza parole, se hanno intenzione di amoreggiare per la durata del film non capisco perché sono qui a disturbare, me principalmente. Già, pare che nessun'altro in sala abbia notato il loro diplorevole comportamento, nemmeno Luke e Ashton che ogni tanto si scambiano qualche verso di apprezzamento sul combattimento. Magari però è un avvenimento tanto abituale che nessuno ci fa più caso ormai, anche se sarebbe un pó strano.
Ashton mi osserva incuriosito quando mi muovo a disagio sulla poltrona e mi stringe la mano. Dio, dovrei darmi una calmata e soprattutto non lasciare che dei ragazzini mi condizionino.
Gli sorrido riconoscente e, dopo una scrollata di spalle, alzo lo sguardo sulla parete di fronte a me dove sono proiettate delle figure vestite di nero che inseguono il protagonista. Mi ritrovo poco dopo a perdermi completamente nella trama intricata e devo ammettere che nessuno dei commenti positivi era una bugia. È stranamente appassionante.
"Ti prende eh?" Luke mi dà una debole gomitata sul braccio e fingo un'espressione di lancinante dolore per vederlo preoccuparsi. Secondo i miei piani subito si affanna a massaggiare la parte colpita.
"Mi sto prendendo gioco di te, scemo" Rido e la sua espressione passa da spaventata a divertita. Beh è divertente.
"Comunque sì, devo darti ragione. È fantastico" Dico e gli tiro le guance per far sparire il finto broncio dalle sue labbra. È molto più carino quando sorride. Tolgo le mani dal suo viso è un forte gemito ferma i miei movimenti. Non sono stata io, né Luke e Ashton che stanno sghignazzando mentre guardano in direzione di...
Oh no i due ragazzini. Sicuro come la morte ora vado a parlargli.
Mi alzo in piedi e percorro al buio la sala insultandomi mentalmente per non aver aspettato che tornassero le luci.
"Dove pensate di essere? In un albergo?" Strillo a bassa voce per non disturbare gli altri spettatori. Mi avvicino ancora per vederli in faccia ma quando sono abbastanza mi fermo sul posto.
Distinguo alla perfezione le due figure intrecciate.
Sam e Calum. Calum e Sam. Sam, Calum. La stanza inizia a girarmi intorno e mi si mozza il fiato.
Chiudo forte gli occhi per provare almeno un pó di sollievo dal dolore che sento al petto ma tutto ciò che vedo è la loro immagine che si ripete ancora e ancora nella mia mente torturandomi mentre gli occhi mi bruciano per le lacrime.
Devo andarmene di qui, fuggire.
Le gambe purtroppo sembrano non volermi dar retta così rimango immobile,in piedi, a farmi spezzare il cuore ancora una volta. Vorrei non essere venuta qui, vorrei non aver dato ascolto a Lindy e persino a me stessa.
Sono una stupida. Stupida. Stupida.
Samantha scende stizzita dalle ginocchia di Calum, pronta a linciare chiunque l'abbia interrotta mi si ferma non appena mi vede nell'oscurità.
"Abby?" Chiede sbigottita e Calum gira la testa di scatto. I suoi occhi neri incontrano i miei e sbatte più volte le palpebre. Se potessi registrerei l'espressione di orrore sul suo volto per poterla riguardare e sentirmi meglio ma sembro aver recuperato il controllo delle gambe, così scappo. Più veloce che posso.
"Abby!" Mi sento chiamare e mi volto, sperando sia Luke, o Ashton.
Invece è Calum che mi insegue.

A NIGHTMARE IN N.Y.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora