Harry
In verità non ero andato ad aiutare Zayn con la festa, visto che aveva già abbastanza aiuto con gli altri, ma ero andato a comprare degli enormi palloncini per portarli a casa. Così, quando aprii la porta ed entrai con quelli in mano la bocca di Suzy si spalancò e sorrise subito dopo, alzandosi dal divano per venire velocemente verso di me, con Lexi in braccio.
«Dio, Harry, quanti ne hai comprati?» chiese stupita, con gli occhi sgranati e il sorriso stampato sul viso.
Lexi allungò una mano e si mise a spingere uno dei palloncini, sorridendo divertita, così la guardai dolcemente e mi avvicinai a lei, lasciandole un bacino sulla guanciotta.
«Tanti.» risposi ridacchiando. «Guarda quanto le piacciono!» esclamai, notando la piccola giocarci ancora.
«Tu sei completamente pazzo.» affermò ridacchiando.
«Di te.» risposi velocemente, facendole un occhiolino e lei alzò gli occhi al cielo, sorridendo ancora.
Sapevo perfettamente quanto la mettessero a disagio quelle minime risposte e perciò lo facevo apposta.
«Amore, hai visto quanti palloncini ha portato papà?» sorrise ampiamente a Lexi che non smetteva di spingerli con entrambe le manine.
«'ncini!» sbiascicò la piccola, ripetendo la parola della mamma.
Io e Suzy ci guardammo negli occhi sorridendo ampiamente e sì, la prima parola di Lexi fu 'ncini' che sarebbe per 'palloncini'.
«La sua prima parolina...» si morse il labbro Suzy ed io annuii più volte, sorridendo emozionato.
«Piccola, dì papà.» dissi scandendo bene le lettere dell'ultima parola.
«'pà.» fece la piccola e mi portai le mani sul viso, non potendoci credere.
Era una sensazione così bella quella e la nostra bambina stava ripetendo -o perlomeno cercando di ripetere- ogni parola che le dicevamo lentamente.
Una volta preparati e dopo aver lavato Lexi ci dirigemmo verso casa di Zayn tutti e tre insieme, mentre Suzy continuava a baciare le guance della bambina, facendola ridere ripetutamente. Già, a Lexi i baci le facevano il solletico e sorrideva sempre ogni volta.
«E' adorabile, oddio.» commentò Louis, tenendo Lexi in braccio e scuotendola appena.
Non mi sarei stupito se avesse vomitato da un momento all'altro. Louis era così iperattivo che la scuoteva di là e di qua in continuazione!
«Tanti auguri piccola!» urlò Sally, correndo verso la bambina e dandole un bacio sulla testolina.
Ci eravamo finalmente riuniti tutti a casa di Zayn, dove ormai abitava anche Sally e l'avevano addobbata benissimo, con mille palloncini e tavoli con il cibo. Suzy era sulle mie gambe mentre ero seduto sul divano e Lexi era ancora in braccio a Louis, che la teneva lontano da tutti gli altri che la volevano prendere.
«Dai, Harry, gli dici qualcosa al tuo carissimo amico?» alzò le sopracciglia Sally, sbuffando e incrociando le braccia al petto, indispettita.
Louis non avrebbe mai lasciato Lexi a Sally.
«Non mi fido di te.» le dissi sorridendo innocentemente. «L'ultima volta la stavi per far cadere.» aggiunsi.
Sì, a Sally l'ultima volta le stava per scivolare dalle braccia la piccola perché si era distratta.
«Uffa, Suzy?!» richiamò la sua migliore amica che ridacchiò.
«Su, Louis, lasciala due minuti a Sally.» disse Suzy e lui sbuffò, porgendola all'amica che sorrise soddisfatta.
Strinsi maggiormente a me Suzy che si avvicinò, facendo aderire il mio petto alla sua schiena e sorrisi, lasciandole un bacio sul collo, facendola rabbrividire. Ridacchiai e girò il viso verso di me, facendomi la linguaccia.
«Da quant'è che non ti vedo rabbrividire sotto il mio tocco, eh?» alzai le sopracciglia, intendendo naturalmente altro e infatti lei arrossì, come se fosse la prima volta che le dicessi certe cose.
«Ssh, no-non mettermi in imbarazzo, maledizione.» distolse lo sguardo, arrossendo ancora di più e scoppiai letteralmente a ridere.
Le dava fastidio parlare di cose "intime" , infatti ogni volta che usciva il discorso 'sesso' anche con gli altri ragazzi lei cambiava discorso e arrossiva come una bambina.
Quant'era perfetta.
Suzy
Fu una giornata veramente bellissima e Lexi disse anche 'mà mà' oltre alle altre due paroline. Era stata una cosa decisamente emozionante per me ed Harry, che sentivamo le prime parole di nostra figlia, ma anche Sally scoppiò a piangere. Eravamo tornati a casa, ci eravamo lavati ed io mi trovavo sul letto con Lexi che giocava con la mia collanina con l'aeroplanino che Harry mi aveva regalato anni prima. Quando il riccio entrò in stanza e ci vide sorrise, così gli feci segno di sedersi accanto a noi. Si lanciò letteralmente sul letto, facendoci saltare e ridacchiai, mentre Lexi era ancora occupata a giocare con la collanina.
«No, Lexi, non si mangia quella.» la rimproverò Harry, togliendole la mia collanina dalla bocca e sorrisi, lasciando che ci giocasse con le manine.
«Tienila un po' tu, è troppo mammona.» dissi ridendo e lui annuì, prendendola tra le braccia.
Io nel frattempo mi allungai per prendere il telefono e scattargli una foto dopo che si misero in posa (Harry si era messo in posa e poi aveva tenuto Lexi girata verso di me). Era una foto bellissima, così la misi come sfondo del telefono, riposandolo poi sul comodino lì vicino.
«'pà 'pà.» continuò a ripetere Lexi ed Harry sorrise, dandole un bacio sulla testolina.
La piccola prese in mano un dito di Harry, per poi portarselo alla bocca ma lui glielo impedì.
«No, nemmeno questo si mangia Lexi.» rimproverò nuovamente la bambina che lo guardava incantata.
Ridacchiai alla scena ed Harry alzò il viso verso di me, assottigliando gli occhi.
«Non ridere mentre la sgrido, se no non capisce!» esclamò frustrato e ciò mi fece solo che ridere di più.
«Se ad undici anni continuerà a ciucciarsi il dito poi non venire a rompere a me.» si imbronciò Harry e sorrisi dolcemente, avvicinandomi a lui e stampandogli un bacio sulle labbra, che non ricambiò.
«Ora sei tu il bambino.» sorrisi e lui mi fece la linguaccia, mentre Lexi si era poggiata con la testa sul petto del papà.
«Dovrai badare a due bambini allora.» borbottò, accarezzando la schiena della bambina che si era accoccolata a lui.
Ridacchiai, facendo spallucce.
«Avete già preso i biglietti per Los Angeles, vero?» gli chiesi a bassa voce, notando Lexi chiudere gli occhi.
«Li ha presi Louis.» mi rispose lui e annuii.
«Sei preoccupata?» mi domandò, aggrottando le sopracciglia.
Scossi la testa velocemente, scrollando le spalle e lui si alzò per mettere Lexi nel suo lettino vicino al nostro, per poi tornare da me prendendomi per i fianchi.
«Non devi essere spaventata, piccola, è un semplice viaggio, okay?» mi sorrise, dandomi un bacio sul naso.
Annuii, sospirando e mi strinsi a lui, poggiando la testa sul suo petto e chiudendo un attimo gli occhi.
Sì, sarebbe andato tutto bene.
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