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Un anno passò veramente in fretta e come descriverlo? Beh, io ed Harry eravamo sempre più innamorati, anche se avevamo spesso litigato per i pannolini o cose del genere. Avevo portato Lexi ad ogni controllo e vaccino dal medico e avevo smesso di allattarla al seno. Le erano cresciuti un pochetto i capelli che sembravano esser lisci come i miei a differenza di quelli di Harry; almeno una cosa l'aveva presa da me! I suoi occhioni verdi erano sempre più belli ed era cresciuta benissimo. Purtroppo non aveva ancora detto la sua prima parolina, ma il medico ci aveva riferito che l'avrebbe fatto presto. Era una bambina allegra e sorrideva spesso, soprattutto quando Harry le faceva le pernacchie sulle sue guance. I nostri genitori ci aiutavano un sacco e non avevamo cercato ancora lavoro, perché i genitori di Harry ci avevano detto che non ne avremmo avuto bisogno. Ovviamente non ero d'accordo, quindi avrei cercato lavoro al più presto, così come Harry.
Quella mattina mi alzai alle nove e notai che né Harry né la bambina erano nel lettone come sempre. Mi alzai, stiracchiandomi e mi ricordai che il giorno dopo la bambina avrebbe fatto un anno. Con gli altri avevamo deciso che il viaggio l'avremmo fatto verso agosto e saremmo andati a Los Angeles di nuovo. Ci saremmo sicuramente divertiti girando per tutti i parchi giochi. Riguardo alla festa di Lexi, Zayn aveva insistito per festeggiarla a casa sua e così sarebbe stato.
Quando scesi al piano di sotto vidi Harry sul divano con la bambina in braccio - che dormiva - mentre guardava la televisione, e sorrisi alla scena, avvicinandomi a loro.
«Buongiorno!» sorrisi, stampando un bacio sulla guancia di Harry e un altro sulla testolina di Lexi.
«Buongiorno anche a te amore della mia vita, luce dei miei occhi, sole splendente che illum-»
«Cos'hai combinato, Harry?» alzai le sopracciglia, incrociando le braccia al petto e guardandolo con la testa leggermente inclinata da un lato.
Lui sorrise innocentemente.
«Beh, potrei aver... rotto un altro piatto.» ridacchiò nervosamente.
«Ma come...? Ne hai rotti circa dieci in tre giorni.» dissi sgranando gli occhi.
«Non è colpa mia se scivolano dalle mani.» fece spallucce e cercai di rimanere seria ma ridacchiai, scuotendo la testa disperatamente.
«E' colpa dei piatti, quindi.» dissi e lui annuì più volte.
«Sei sempre il solito.» alzai gli occhi al cielo divertita.
«Però mi ami.» sorrise furbamente e gli feci la linguaccia, prendendo Lexi in braccio.
«Tuo padre riandrà a comprare tutti i piatti, vero pulce?» parlai con la mia bambina.
«No, ce ne sono ancora.» disse Harry.
«Uno.» dissi alzando lo sguardo verso di lui. «Ne è rimasto uno.»
«Okay, okay, però verrete con me.» sorrise furbamente e annuii, sbuffando divertita e mettendomi seduta vicino a lui.
«Maaa'.» fece un verso Lexi e ridacchiai, trovando adorabile il fatto che cercasse di parlare.
«Amore, dì mamma.» dissi, scandendo bene le lettere dell'ultima parola ma lei continuò solo a fare dei versi strani, facendo ridere Harry.
«Smettila di ridere, idiota.» alzai gli occhi al cielo. «Fidati, la sua prima parola sarà mamma.»
«No, perché il suo sexy papà le insegnerà altro, vero pulce?» sorrise furbamente Harry, avvicinando il viso a quello della bambina e gli feci una linguaccia.
