18.

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Mi svegliai a causa di un forte lampo che rimbombò per tutta la stanza buia e quando mi girai per guardarmi attorno notai l'assenza di Harry e Lexi nel grande letto. Aggrottai le sopracciglia, cominciando ad entrare già in paranoia e appena vidi l'orario della sveglia sul comodino capii tutto. Quello era il primo giorno della vacanza e sicuramente Harry era andato a far mangiare Lexi, senza svegliarmi, facendomi così dormire un po' di più. Sorrisi al pensiero e sentii un pianto, così mi alzai dai letto, infilandomi i calzini da camminare, andando poi verso l'uscita della mini camera d'albergo dove si trovava il letto. Trovai Harry che teneva in braccio la bambina, cullandola piano mentre le accarezzava la schiena dolcemente e sorrisi, avvicinandomi a loro. Abbracciai Harry da dietro, poggiando la testa sulla sua schiena e per un attimo lo sentii sussultare di sorpresa, ma quando si girò verso di me un grande sorriso comparve sul suo viso, facendo spuntare le fossette ai lati della bocca. Gli stampai un bacio sulla guancia e poi uno sulla testolina di Lexi, la quale aveva smesso di piangere.

«Dalla a me, tu vai a riposarti un altro po' che è presto.»

Detto questo presi tra le mie braccia Lexi ed Harry annuì piano, ancora mezzo addormentato.

«Ha già mangiato, okay?» mi disse e annuii come risposta.

Harry salì al piano di sopra e nel frattempo io accesi la televisione, mettendo Lexi sul divanetto della suite per tenerla un po' occupata con i cartoni mentre io avrei preparato la borsa che mi sarebbe servita per quella giornata. Dopo essermi assicurata che ci fosse tutto, mi sedetti accanto a Lexi che era ipnotizzata davanti ai cartoni animati. Sorrisi a quella scena e presi velocemente la macchinetta fotografica di Harry, che gli avevo regalato molto tempo prima, immortalando quel magnifico momento. Dio, a pensarci faceva quasi strano: era già passato un anno dalla nascita di Lexi e non facevo altro che essere sempre più felice della famiglia che si stava formando. Amavo così tanto Harry da star male e anche se non sembra una cosa carina era la verità; ma da star male in maniera positiva, perché ogni volta che incontravo i suoi occhi non sembravano passati tutti quegli anni, mi sentivo ancora una ragazzina alle prime armi, con una cotta per un ragazzo più grande che probabilmente non mi avrebbe mai notata. E invece non fu così. Successe tutto all'improvviso e quando mi chiese di uscire insieme non potevo crederci: infatti inizialmente pensai che lo avesse fatto per una stupida scommessa con gli amici e non gli diedi molto peso, ma poi le uscite divennero due e poi tre, fino a diventare giornaliere e così diventammo una coppia. Mi fece conoscere tutti i suoi amici ed io i miei, così ormai a scuola tutti ci conoscevano come 'Harry e Suzy la coppia che non si separerà mai', perché era proprio vero: fin dalla prima uscita non ci eravamo mai distaccati. Ovviamente le litigate erano veramente numerose, soprattutto passati i primi due anni di fidanzamento, ma non era mai successo niente di grave o irrisolvibile. Mi ricordavo ancora di quella volta in cui lo cacciai fuori di casa mia in lacrime, perché si era comportato da stronzo ballando con una che non ero io al ballo della scuola, ma poi fortunatamente era riuscito a farsi perdonare qualche giorno dopo. Io credevo fermamente nella nostra storia e non avrei mai smesso. Eravamo decisamente inseparabili.

«Amore, dovremmo andare che gli altri ci aspettano al piano terra.»

Mi risvegliò dai miei pensieri Harry, sorridendomi. Aveva smesso di piovere fuori e lui era già pronto, mentre io ero rimasta sul divanetto ad immergermi nelle acque profonde dei ricordi bellissimi che avevamo vissuto.

«Sì, scusami ero sovrappensiero, vado così vesto anche Lexi.»

«La vesto io, tranquilla, tu vai a prepararti.»

Era sempre comprensivo e mi aiutava un sacco, sia con la bambina che con le faccende domestiche. Era un ragazzo d'oro e non ce n'erano molti come lui, mi ritenevo veramente fortunata.

Una volta aver detto ad Harry come vestire Lexi (ovvero con gli abiti praticamente identici ai miei), mi preparai anche io, truccandomi solo un po'.

Quando finalmente fu tutto pronto presi Lexi in braccio mentre Harry prendeva il passeggino, aprendolo fuori dalla porta della suite. Mandai un messaggio a Sally scrivendole che stavamo in ascensore e quando arrivammo al piano terra per fare colazione nell'hotel già c'erano Sally e Zayn.

«Gli altri?» chiesi, trascinando il passeggino, sul quale Lexi stava giocando con una bambolina, rigirandosela tra le mani. Era la sua preferita quella.

«Dormono e penso che salteranno la colazione.» disse Sally.

Zayn era tipo uno zombie: sicuramente Sally l'aveva buttato giù dal letto e aveva un sonno allucinante.

Per la colazione Harry prese in braccio la bambina, mettendosela sulle gambe e mangiò tranquillo, visto che lei era troppo occupata a passare le mani sui capelli della sua bambolina. Subito dopo anche gli altri ci raggiunsero e mangiarono velocemente per poi uscire tutti insieme dall'hotel.

«Hai coperto bene Lexi, Harry?» chiesi e Louis scoppiò a ridere.

«Suz, è fine luglio e fa un caldo allucinante!» esclamò Niall, sventolandosi con un giornale.

Da quando Niall leggeva giornali?

«Sì, ma stanotte ha piovuto e-»

«La vuoi far morire di caldo?» intervenne Zayn.

Mi arresi e alzai gli occhi al cielo, togliendo a Lexi qualche maglione di troppo. Avevo una terribile paura che si potesse ammalare, al contrario di Harry che invece era sempre molto tranquillo.

Quel giorno lo passammo a fare una passeggiata per la città e quando arrivò la sera andammo in un ristorante a cenare sotto richiesta di Sally che ci avrebbe dovuto dire una cosa straimportante.

«E' arrivata l'ora di dirvelo.»

Annunciò Sally, alzandosi dal suo posto, facendo così rumore con la sedia e noi ridacchiammo. Lexi stava come al solito cercando di staccare le guance al padre che però non diceva nulla a riguardo. Dio, quant'era paziente.

«Ragazzi, sono incinta.»

«E' incinta.»

Lo dissero insieme e sgranai gli occhi, facendomi scappare un 'cazzo' ma subito dopo mi tappai la bocca per paura che Lexi lo potesse ripetere.

«Non ci posso credere! Congratulazioni!» urlai quasi, saltando praticamente in braccio a Sally che rise.

«Congratulazioni e buona fortuna.» ridacchiò Harry, stringendo la mano di Zayn.

Tutti ci congratulammo ed ero veramente felice che Sally fosse rimasta incinta, anche perché sapevo che Zayn le volesse chiedere di sposarlo e in quel modo c'era anche un motivo in più per farlo. Stavamo crescendo tutti veramente velocemente, ma ricordavo ancora il primo giorno di scuola quando incontrai Sally nei corridoi e le andai addosso, facendole cascare tutto il caffè sulla maglia. Dio, ci eravamo odiate inizialmente, anzi, lei aveva odiato me. E in quel momento ci ritrovavamo io con una bambina e lei incinta del mio migliore amico.

Da non credere.

-

Non ho riletto, perdonatemi eventuali errori.


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