Sono passate due settimane dalla mia partenza è giunto il momento di tornare a casa. Preparo le valigie e con i miei genitori andiamo alla stazione. Il momento del saluto non è triste come al solito, siamo tutti di buon umore. Ci scambiamo baci e abbracci, e poi salgo sul treno per tornare a Roma. Ho molte faccende da sbrigare. Mi accomodo al mio posto metto le cuffie,accendo la musica e mi lascio travolgere dalla delicata melodia di Debussy. Il treno parte e vicino a me si siede un ragazzo, vorrei girarmi per guadarlo, ci ripenso e comincio a guardare fuori dal finestrino. Entriamo in una galleria e con il buio riesco a intravedere il profilo del mio vicino.."Stefano?.. Ma che ci fai qui?"
"Piccola ciao! Che coincidenza,sono dovuto venire qui per degli ordini.. E' un piacere!"
".... Si.... Che bello!"
"Coma mai qui? E' un po' che non ti sento.. Perchè non rispondi alle miei chiamate?"
"Stefano.. Senti non mi va di girarci intorno.. Ho deciso di non risponderti perchè non voglio più vederti.. Nè come amico né come altro, provo dei sentimenti per un'altra persona e non voglio prenderti in giro.."
"Un'altra persona? Come puoi .. Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme?"
"Che? Io e te non abbiamo passato niente insieme, abbiamo solo fatto .. Sesso in auto.. E' una storia passata sono andata avanti, dovresti farlo anche tu.."
Mi guada con gli occhi pieni di rabbia, mi afferra per un polso e stringe..
"Stefano mi stai facendo male..Stefano smettila.."
Mi lascia bruscamente il polso, dopo essersi accorto che gli altri passeggeri cominciavano a fissarlo..Durante il viaggio non abbiamo più parlato, mi sentivo sollevata forse aveva finalmente capito che doveva lasciarmi in pace. Arrivati alla stazione prendo la mia valigia e scendo dal treno, dovevo trovare un taxi per arrivare a casa. Dietro di me si avvicina Stefano..
"Carolina. Mi dispiace davvero per prima, ti accompagno a casa e poi giuro che ti lascio in pace."
"Va bene Stefano.."
Saliamo in auto , sono stanca morta e crollo,mi addormento ..
"Piccola svegliati.. Devo dirti una cosa"
Mi sveglio, spaventata.. Dove siamo questa non è casa mia.. Un momento questa è ..
E' casa di Stella..
"Che ci facciamo qui? Che cosa devi dirmi?"
"Calmati .. Ho deciso che adesso ti racconto tutto.. Non voglio più mentirti.."
"Va bene ti ascolto."
Presi un lungo respiro, ero pronta a sentire quello che voleva dirmi..
"Io e Stella ci siamo conosciuti due anni fa nel suo paese, mi è piaciuta fin da subito era così allegra e così sexy! Le cose tra noi andavano benissimo, ci amavamo,volevamo andare a vivere insieme. Avevo già trovato una casina davvero pittoresca.. Nell'ultimo periodo era strana, distante,evasiva.. Non capito perchè quel comportamento, non era mai stata così. Un giorno chiusi il negozio prima del solito. Volevo farle una sorpresa, andai dal fioraio e comprai delle rose. Quando andai a casa, i suoi non c'erano. Sapevo che avevano la chiave di scorta sotto lo zerbino quindi la prese ed entrai.. Mi crollò il mondo addosso quando la vidi.. Stava sul divano con un tizio e stavano facendo sesso.. Non me lo sarei mai aspettato da lei.. Provò mille volte a farsi perdonare, era diventata appiccicosa la ritrovavo ovunque.. Ormai era finita! Poi ho visto te, in quel bar e il mio cuore è praticamente scoppiato di gioia, ero vivo di nuovo.. Volevo starti vicino,credo.. Di essermi innamorato, non passa giorno che io non ti pensi,voglio te Carolina.."
"Stefano... Io amo un'altro e devo ringraziarti per avermelo fatto capire, davvero! Non voglio farti stare male.. Scusami, scendo qui vado da Stella.. Ciao!"
Gli lascio un dolce bacio sulla guancia e scendo ..Mentre scendo dalla macchina mi sento tirare per un braccio.. Eccolo di nuovo, il maniaco..
"Stefano lasciami.."
"Carolina.. Cara Carolina, me la pagherai.. Nessuno può rifiutarmi"
"Tu sei pazzo!"
Mi libero e scappo via, Stella mi apre il portone ed entro senza voltarmi, mentre Stefano era impegnato a parlare le ho scritto di tenersi pronta.. Ho una paura tremenda di quel tizio.. Sul pianerottolo chiamo Raffaele, è arrivato il momento di dirgli tutto.. Il telefono squilla.. Passa qualche minuto e risponde una donna..
"Pronto.. Salve il proprietario del telefono ha avuto un'incidente.."
"Oddio.. Dove si trova adesso?"
Scoppio a piangere, non è possibile..
"Lo stanno portando in ospedale"
"Ok, grazie lo raggiungo lì..
Stella .. Puoi accompagnarmi in ospedale?"
"Che cosa è successo?"
"Raffaele ha avuto un'incidente.."
"Andiamo!"
Arriviamo in ospedale non c'è nessuno.. Solo io e Stella, lascio il telefono a Stella e le dico di chiamare suo padre. Nel frattempo vado dall'infermiera e chiedo di lui.. In questo momento è sotto osservazione, ha varie lesioni e un trauma cranico fortunatamente non grave.. Tiro un sospiro di sollievo e aspetto di poterlo vedere.. Arriva anche suo padre che viene subito accompagnato nella camera.. Quest'attesa mi sta uccidendo.. Mi sento male.. Sento le persone correre per i corridoi ma non vedo niente.. Buio.. Totale..
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Inaspettato.
Teen FictionQuesta è la storia di un'amicizia nata da poco e subito diventata indistruttibile. Due amiche completamente diverse. Qualcuno cercherà di intromettersi cercando di farle distaccare e cercando di rovinare ogni rapporto che hanno con altri.. Ci riusc...