38. Basta bugie

23 10 0
                                    

"Ciao amore mio!"

"Smettila di chiamarmi così.."

"Adoro giocare a nascondino!"

"Basta, Stefano sono venuta qui per sapere la verità. Basta bugie.."

Veramente sono venuta qui per vedere se ti avevano arrestato, ma credo che lo terrò per me. Visto che ci sono mi rendo utile e ti distraggo fino a che la polizia non si decide ad arrivare!

"La verità.."

"Si! Come hai conosciuto Stella,perchè l'hai picchiata.. Cosa vuoi da me.. "

"E va bene.. Ho conosciuto Stella più o meno tre anni fa nel suo paese, mi ero da poco trasferito lì da Milano per lavoro, stavo aprendo il mio negozio qui a Roma.. Il paese era abbastanza vicino, erano solo poche ore di viaggio in macchina e non mi dispiaceva fare su e giù. La vedevo spesso la mattina passare davanti la mia casa per andare a lavoro, la trovavo bellissima. Un pomeriggio, dopo qualche giorno dall'apertura del mio negozio, si è presentata con una sua amica per dare un'occhiata. Non mi sono fatto scappare l'occasione e mi sono presentato. Una mattina,proprio mentre stava passando come al solito davanti casa, la sua macchina ha fatto tantissimo fumo e si è fermata. Ho colto l'occasione per aiutarla e alla fine l'ho accompagnata a lavoro,abbiamo passato la pausa pranzo insieme e abbiamo avuto l'occasione per conoscerci. La sera l'ho accompagnata a casa ed è finita lì. Me ne ero innamorato e l'ho corteggiata a lungo fino al giorno in cui anche lei ha capito di amarmi. Siamo stati insieme molto tempo, i primi mesi era tutto fantastico tutto nuovo, praticamente viveva a casa mia. Poi ha cominciato a diventare pesante, gelosa, mi riempiva di chiamate e di messaggi. Sono un tipo libertino e questo mi stressava. Cominciammo a litigare, ogni giorno, io iniziai a tradirla. Non mi sentivo in colpa, neanche un po'.. Una sera mi disse di essere rimasta incinta.."

"O mio dio.. Incinta? Io.. Io non lo sapevo.."

"Già, immaginavo.. Non vuoi sederti cara?"

"No sto bene in piedi.."

"Va bene.. Comunque io non volevo quel bambino, io non l'amavo più come prima.. Era diventata insopportabile, litigammo tantissimo.. Il giorno dopo venne in negozio per farmi una sorpresa e chiedermi scusa, mi trovò a scopare con una cliente.. Perse il bambino e si trasferì, cosa che feci anche io. Gli anni che passarono mi fecero sentire la sua mancanza,cominciai a cercarla e scoprii che si era trasferita proprio a Roma,la seguii e scoprii che era diventata come me.. Una ragazza senza sentimenti, voleva solo divertirsi, un po' mi dispiaceva, poi un giorno la vidi insieme ad una ragazza bellissima, e il senso di colpa che provavo nei suoi confronti, si dileguò. Volevo sapere di più sulla sua amica.. Avevo notato che non era come le altre, lei stava al posto suo non era un'esibizionista, non faceva la stupida con i ragazzi, mentre le sue amiche bevevano lei cercava di farle smettere. Quando uscivano per fare shopping e si fermavano in un bar per chiacchierare lei leggeva. Aveva uno stile diverso,tutto suo anche nel vestire, con quel viso così dolce e pure. Mi aveva stregato quindi cercai di farla innamorare, non volevo che tra noi ci fosse una storiella da una notte io volevo di più.. Fu difficile era molto restia, piano piano si addolcì. Arrivò il bacio che tanto aspettavo. Mi si aprì un mondo, pieno di gioia, di colori, vedevo il nostro futuro insieme.. Cercò di ignorarmi, e scoprii che si vedeva con un'altro. Questa cosa mi offuscò la vista, mi fece arrabbiare, era mia. Riuscii a farli litigare e lei si gettò nelle mie braccia. Facemmo l'amore, il suo profumo mi riscaldava il cuore,i suoi lunghi capelli che mi sfioravano mi facevano provare mille brividi. Ebbi l'orgasmo più rasserenante e bello della mia vita,per la prima volta capii cosa volesse dire amare. Avevo mille farfalle nello stomaco, ogni volta che pensavo a lei miliardi di brividi mi invadevano, praticamente ero diventato uno di quei ragazzi che fanno da cagnolino alla fidanzate. Avrei fatto di tutto per lei,anche buttarmi da un ponte se me lo avesse chiesto. Purtroppo io.. Io soffro di attacchi di schizofrenia, pensavo di essere guarito invece, quando l'altro tizio si rifece vivo e lei mi disse che lo amava tornai ad essere il bambino problematico che ero stato, il bambino che staccava le code alla lucertole, quelle che le vivisezionava, quello che lanciava dei piccoli pulcini indifesi dal balcone.. "

Inaspettato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora