Era una serata piuttosto umida per essere maggio. Faceva freddo. Guardai fuori la finestra e ammirai il caotico via vai di auto , di persone che parlavano al cellulare sorseggiando del caffè. Coppie di fidanzati dimostravano il loro amore pubblicamente ed io , vedendoli , morivo dentro. Avevo una gran voglia di rompere finestre, fare a brandelli tutto ciò che riguardava l 'amore, ridurre tutto a brandelli come la mia anima. Il suono di un messaggio mi riportò alla realtà .
" Dopo il ristorante andiamo a prenderci qualche bicchierino di tequila?
-Alec ".
Leggendo quel nome , la mia mente trovò un strano equilibrio, una sensazione di benessere percorreva il mio corpo. Alec era un ragazzo che frequentava la facoltà di Medicina e Chirurgia a Boston , dove ero iscritto anche io . Ero segretamente innamorato di lui dal primo momento che l'ho guardato, la prima vota che incrociai il suo sguardo e vidi la sua anima. Poggiai sul letto della mia camera da letto una camicia grigia, un maglione nero e un paio di pantaloni, anch'essi neri . Adoravo il nero , mi faceva sentire bene e in pace con il resto del genere umano . Mi recai in bagno per fare una lunga doccia rilassante, cercando di allontanare ansie e cattivi pensieri. Dopo circa venti minuti uscii dal box doccia e mi avvolsi nel mio accappatoio azzurro. Mi guardai allo specchio. Non mi riconoscevo più, non ero più io. Ero davvero disposto a sacrificare la mia tranquillità, senza persone che ti giudicavano, per stare con un uomo ? Mi asciugai i capelli, chioma selvaggia castana che si sottometteva al mio volere. Un po' come me nella società, un piccolo pesciolino rosso che nuotava nell'ombra per non essere mangiato dagli squali. Andai in camera da letto, mi misi i capi d'abbigliamento che avevo precedentemente selezionato , un giubbotto di pelle nero , tracolla ed mi diedi un'occhiata allo specchio. Stavo davvero per sconvolgere la mia vita ? Annuii e scappai via , fiero di ciò che stavo per fare. L'incontro era in un rinomato ristorante giapponese di Boston, il " Takasaki's Avenue ". Avevo una strana dipendenza dal sushi, ogni volta che lo mangiavo sembrava la prima . Parcheggiai la mia cadillac nera ed entrai nel locale, cuore prossimo ad un infarto del miocardio e mente nel pieno di una guerra . Una gentile signora asiatica mi accolse .
«Ha una prenotazione?»
«Si, dovrebbe essere a nome Holt » . La donna controllò la sua lista .
«Tavolo 15, prego mi segua »- disse la donna ed io obbedii .
Arrivai al tavolo 15 e mi guardai intorno. Tutto il locale era in stile orientale, sembrava un piccolo pezzo di Giappone portato qui negli U.S.A . Un cameriere sulla ventina mi portò dello champagne e del vino rosso. Lo ringraziai e guardai l'orario. 20:05 , esattamente 20 minuti di ritardo. Sembravano un'eternità . Si era tirato indietro?
«Lui non vuole uno sfigato come te» disse il lato bastardo della mia mente.Vidi entrare un uomo, capelli neri corvino e occhi ghiaccio. Alto e magro e con muscoli che quella misera giacca non riusciva a contenere. Era qui , era lui .
«Perdona il mio ritardo ma la mia macchina ha deciso di abbandonarmi nel momento meno opportuno» disse mentre mi fissava dritto negli occhi , volto imperlato dal sudore. «Vado a darmi una rinfrescata e sono subito da te ».
Volevo strangolarlo per avermi fatto passare 20 minuti nel costante terrore , ma mi calmai non appena vidi il suo sorriso. « Sono davvero mortificato »si scusò.
«Non preoccuparti! Allora come sta andando lo studio per il tuo esame ? Il mio è un completo disastro,credo che andrò al prossimo appello »
«Dai, non ti abbattere! Se vuoi dopo posso darti una mano visto che devo ripetete soltanto »disse dolcemente .
Accettai senza neanche pensarci. Avevo davvero bisogno di una persona che mi portasse in luoghi mai conosciuti e io volevo lui , solo lui nella mia vita.
Trascorremmo una piacevolissima serata , tra risate e discorsi sul più e del meno, con tanto sushi da fare indigestione. Pagò lui il conto per ripagare il favore del passaggio a casa.
Arrivammo davanti la porta del suo appartamento , eccitato all'idea di studiare e di stare solo con lui. Ogni fibra del mio corpo era impaziente di baciare le sue labbra. Mi faceva stare bene anche se non era al mio fianco. Sin dal primo giorno mi era stato vicino, aiutandomi a sopravvivere nella giungla del college , all'inferno della vita . Ero forte quando mi era accanto.
«Benvenuto nel mio paradiso Shane! Fa come se fossi a casa tua»
"«Oh wow ! Hai una casa stupenda ... sei piuttosto ordinato per essere un uomo single universitario.»dissi , volendomi rimangiare ogni singola parola in quell'istante. Avevo davvero detto che era ordinato per essere un uomo single? Volevo morire seduta stante.
«Ehm ...grazie ,credo»disse imbarazzato.«seguimi ».Annuii e lo seguii senza dire una parola, troppo imbarazzato da ciò che avevo detto .Arrivammo in una stanza piena zeppa di libri,perlopiù fantasy, con una scrivania in mogano , il quale si abbinava perfettamente al parquet anch'esso mogano. La scrivania era rivolta verso il finestrone della stanza e notai solo dopo 2 poltrone di pelle nera all'estremità destra della stanza. Aveva gusto il ragazzo.
«Allora , ci mettiamo subito all'opera Shane?»disse entusiasta.
«Oh, certo!»ero in preda al panico. Quale era la mia prossima mossa ? Studiare e andare a casa con le labbra secche ? E se lo avessi baciato,cosa sarebbe successo? Dovevo provare! Mi sedetti vicinissimo a lui e iniziammo a studiare. In due ore avevamo solo studiato , scambiandoci sguardi fugaci , pieni di paura e desideri. Non riuscivo a fare nulla , ero paralizzato dalla paura di un rifiuto.
«Devo proprio andare, domai devo seguire il corso di anatomia. Grazie di tutto Alec.»dissi assonnato e rabbioso con me stesso per non averlo baciato. Volevo urlare , volevo sbatterlo al muro e baciarlo fino allo stremo delle forze , fino a non avere più fiato, senza avere pudore.
«Ti accompagno alla porta Shane». Il suo sguardo era spento, come se avesse paura di qualcosa? Aveva paura che io lo baciassi? Aveva paura di me ?
Arrivammo davanti all'uscio e lo salutai. Quando mi girai , avevo gli occhi lucidi... cazzo, perchè non avevo fatto nulla per baciarlo? Forse perché avevo paura di quello sguardo ? Aveva paura della mia omosessualità? Non sapevo come spiegarmelo.
STAI LEGGENDO
A different love [IN REVISIONE]
RomanceL'amore per la medicina li ha uniti, una persona molto vicina può separarli . Amore, passione, sesso e tradimento saranno i temi principali di questa storia. Combattere per riavere ciò che è tuo o vendicarti della persona che ti ha rubato l'unica co...