A different love [IN REVISIONE]

Capitolo XXVII : Red Lipstick

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                        SHANE
Tutte queste linee sul mio viso raccontavano la mia storia , la storia di chi ero e la storia di dove sono stato . Tutti i miei amici pensavano che fossi benedetto, che fossi fortunato visto che avevo tutto ciò che si poteva desiderare, ma la mia testa era un casino. Tutto quel dolore mi rendeva solo più forte , non mi faceva sprofondare nel baratro. L'amore era solo una grandissima cazzata , tutto il frutto della parte del nostro cervello chiamato lobo dell'insula, una grandissima illusione . A dire la verità preferivo vivere una vita fatta di illusioni e amare Jake . Si , io lo amavo e non mi vergognavo a dirlo. Alec non mi avrebbe mai aiutato a fare ciò che Jake stava facendo anche se per lui era una tortura. Era lui , lui era il mio piccolo spiraglio di gioia dentro questomondo che girava grazie alla cattiveria e al tradimento. Lo amavo, tutto qui !
Sabato mattina entrai in ospedale da solo visto che Alec era troppo stanco per via della serata galante con Jake della scorsa notte.
Incontrai Jake al banco delle accettazioni intento ad analizzare alcune cartelle di pazienti di cardiochirurgia!
"Hey "-dissi e lo abbracciai .
"Hey S, a cosa è dovuto questo atto di affetto improvviso?"-rise.
"Ho mandato una mail a Demetria e ha accettato il 'trattamento di bellezza gratis ' fissato per domani ".-dissi entusiasta .
"Dio sia lodato, odio baciare quel porco e preferisco baciare te"- mi sussurrò all'orecchio sensualmente.
Mi faceva impazzire e la voglia di baciare quelle labbra rosa/rosse , carnose ed invitanti era troppa , ma non potevo davanti a tutti .
"Dio, non so come , ma mi sto innamorando di te "- gli sussurrai all'orecchio e andai via .
Mentre facevo il giro delle visite, cercando di mostrare al meglio le mie capacità per farmi assegnare un intervento, vidi una coppia che sorrideva .
Erano due donne sulla settantina , una bruna e una bionda, che sembravano essere innamorate da tanti anni . La signora bionda era allettata.
Mi avvicinai per visitarla e notai dalla mia lista che era in lista per un trapianto di reni .
"Buongiorno signora Woodlers , come si sente oggi?"- dissi sorridente .
"Oh molto meglio dottore, è tutto merito della mia Megan "-disse la signora Woodlers guardando negli occhi la sua dolce metà.-" Lei ha sempre avuto un effetto benefico su di me . Sono quarant'anni che stiamo insieme e ogni volta che la guardo ho quella stretta allo stomaco che mi ricorda la prima volta che la guardai negli occhi".
Lacrime calde scorrevano libere sul mio volto .
"Scusate, devo visitare altri pazienti "- dissi cercando di non far tremare la voce  ed andai via a passo svelto.
Corsi via da quella coppia felice, corsi via da ciò che avevo perso, semplicemente corsi .
Mi rifugiai nei sotterranei dove vi erano barelle e altro . Caddi sotto il peso del tradimento. Le mia ginocchia cedettero e mi ritrovai a terra cercando di prendere fiato , cercando una soluzione a tutta questa merda intorno a me. Ero stanco di lottare, ero stanco di questa situazione, ero stanco di vivere . Qual'era il motivo del tradimento di Alec ? Cosa diavolo non andava in me ?
Chiusi gli occhi. Vidi un bivio davanti a me con due figure scure che non riuscivo a distinguere.
"Devi scegliere "-disse una voce meccanica proveniente dall'alto.
Istintivamente scelsi la strada di sinistra . Era una via sterrata e senza ostacoli. Improvvisamente vidi Jake davanti ai miei occhi. Mi tese una mano ed io l'afferrai senza battere ciglio , senza nessun rimpianto.
Aprii gli occhi. Ora era tutto chiaro sul da farsi.
Salii in reparto ( chirurgia generale) e continuai a fare il giro delle visite e a preparare alcuni pazienti per una laparotomia esplorativa . La chirurgia mi faceva tornare sempre il sorriso. Salvavo vite e questo mi appagava più di qualsiasi cosa .
La dottoressa Brooks mi aveva assegnato il mio primo intervento da primo operatore e ciò rese il mio giorno davvero fantastico perché era un privilegio riservato agli specializzandi di terzo anno. Era una semplice appendicectomia ma ne ero comunque entusiasta.
Dopo circa due ore di intervento, presi il mio cellulare per controllare messaggi e chiamate. Dieci chiamate perse da Jake. Lo richiamai tempestivamente con il cuore in gola .
"Jake è successo qualcosa?"-gli domandai in uno stato d'ansia.
" Domani ho convinto Alec a passare una serata di sesso sfrenato all'hotel prestabilito alle 20.30 stanza 612 B.
Va bene ? "
"Si Jake , direi che è perfetto! Sei il migliore e lo sarai sempre. Ora vado a controllare il mio paziente in post operatorio e la Brooks mi ha concesso di fare l'operazione da primo "
" Oh wow , cazzo , sta arrivando Alec devo staccare "- e riattaccò improvvisamente.
Grazie a quell'operazione mi sentivo una rockstar . Lo show stava per cominciare per Alec !

                            JAKE
"Hey Alec , non vedo l'ora che sia domani sera "- dissi .
"Ti scoperò così bene che ne vorrai ancora e ancora fino alla mattina "- ammiccò e sorrise . Volevo tanto tirargli un pugno tra i denti e sgonfiare quell'ego smisurato . Ma come si era innamorato Shane di quel tipo?
Ripensai a Shane e a quella frase detta sottovoce. 
Dio, non so come, ma mi sto innamorando di te .
Lui non mi stava usando come le altre persone, lui mi amava e stava facendo questo per stare con me, o almeno credo . Quella frase mi aiutava a superare il disgusto nei confronti di Alec e di Demetria. Sarebbero caduti entrambi come birilli e quei figli di puttana si sarebbero pentiti di tutto ciò che avevano fatto .
"Alec , sai che non ne avrò mai abbastanza di te e non ho bisogno che tu me lo dica "- dissi toccandogli il pacco .
"Ora dobbiamo correre nella stanza del medico di guardia a farlo "- mi guardò con desiderio.
"Oh no , e che sfizio ci sarebbe? Devi soffrire un po' per avere tutto questo "- gli sussurrai e mi allontanai, alimentando il suo desiderio.
Un suo desiderio lo avrei alimentato il desiderio di fuggire per la vergogna .
Mettevo il mio rossetto rosso per dargli il bacio della morte , la morte della sua dignità, la morte della sua anima. Gli avrei rimasto il segno indelebile della vergogna sul volto e non vedevo l'ora di farlo . Era finito, il mio veleno era pronto per essere iniettato nelle sue vene, era solo questione di tempo.