Capitolo XXV: I'm a nightmare dress like a daydream.

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Dopo qualche ora passata a controllare i post operatori di alcuni pazienti , vidi Alec avvicinarsi con un grande sorriso sulle labbra . Era disgustosamente perfetto ma lo odiavo. Lo odiavo per ciò che mi aveva fatto, lo odiavo per ogni ferita che mi infliggeva , lo odiavo per ogni sua parola dolce che mi rivolgeva e ogni volta che mi possedeva. Io dovevo resistere per la riuscita del piano , anche se dovevo scoparmi quell'essere viscido . Non era più "fare l'amore ",no, ora era "fare sesso ", nient'altro che sporco sesso . I miei pensieri correvano velocissimi , estraniandomi completamente da ciò che mi circondava .
" Amore è tutto okay ? "- mi chiese quasi terrorizzato e faceva bene ad averne perché io ero un incubo travestito da sogno .
"Si , tutto bene "-gli risposi-" sono solo molto stanco ma se vuoi andiamo in una camera vuota , le mie energie non sono del tutto esaurite"-dissi con voce molto sexy e provocante! Dovevano darmi l'oscar come miglior attore vista la mia ottima recitazione nel provare sentimenti per Alec.
"Oh, se la metti in questi termini , le mie batterie si sono appena caricate "- mi sussurrò sensualmente e iniziò a baciarmi sul collo . Mi divincolai dal suo abbraccio visto che eravamo in pubblico e soprattutto in un ospedale.
Lo guardai nei suoi grandi occhi, dove tante volte mi persi nella loro intensità , e  gli feci cenno di andare . Lui si guardò intorno, arrossì e andò via . Tirai un sospiro di sollievo. Forse io non provavo più sentimenti nei suoi confronti, ma lui ne provava ancora nei miei ? Ero talmente concentrato su di me e sulla mia vendetta che non avevo pensato a come si sarebbe sentito lui dopo . Perché io mi stavo facendo degli scrupoli mentre lui no ?  Perché dovevo sottostare al suo comportamento orribile e non dire niente?  Adesso le regole le dettavo io , ero io a condurre il gioco, e se lui era felice con lei io lo ero per lui .
Finii di visitare gli ultimi pazienti e mi diressi in corridoio. Una graziosa infermiera mi informò che ero atteso nella stanza 1854 del reparto di ortopedia. Era sicuramente Alec .  La ringraziai e mi diressi subito in ortopedia per fare sesso con lui .
Entrai nella stanza e lo vidi a torso nudo, seduto sul letto che mi guardava fisso negli occhi. Mi chiusi la porta alle spalle , mi tolsi la divisa da specializzando e mi sedetti accanto a lui . Nel suo viso non vidi il minimo segno di senso di colpa. Mi baciò.
Le nostre lingue iniziarono a ballare , lente e malinconiche, e forse erano all'ultimo ballo. Si sfilò i pantaloni e rimase in mutande. Appoggiò il suo ventre sul mio e mi baciò il collo. Le sue mani formavano dei piccoli cerchi sul mio sesso. Gli avvolsi i fianchi con le mie gambe e le mie mani gli accarezzavano la schiena e la graffiavano per poi accarezzarla di nuovo. L'amato a tal punto da accarezzarlo e proteggerlo da tutta la malvagità del mondo ma l'odiavo così tanto da diventare io la cosa da cui proteggerlo . Il sesso con lui era una favola, ci sapeva davvero fare , ma rimaneva tutto molto freddo , l'amore era una mera utopia. Il mio amore era in una bara di legno nero e io camminavo lentamente per celebrare il suo funerale. Lui era sopra di me che ansimava per il piacere ed io lo guardavo per cercare un pizzico di amore nei suoi confronti, ma non c'era . Tutto a puttane , due anni di relazione, di sostegno a vicenda erano andati tutti a puttane .
"Ti è piaciuto?" -mi domandò con il fiatone. Questa domanda mi ricorda molto il sesso con una prostituta . Che volgarità!
"Si, è stato davvero fantastico "-gli risposi.
"Ora devo andare " - disse baciandomi la fronte. Si rivestì velocemente ed uscì dalla camera e io mi incupii. Mi sentivo sporco e usato solo per dare piacere ad un uomo che ho amato.
Il telefono iniziò a squillare.
"Alec ci siamo lasciati un minuto fa , che hai combinato? "- cercai di ridere .
"Venerdì ho una cena con i colleghi di reparto e volevo informarti perché avevo completamente rimosso questo impegno. Ora vado , un bacio! "- e riattaccò.
Chiamai subito Jake .
" Jake, inizia a sedurre il bastardo "- dissi.
"Di già? Okay se devo farlo ora lo faccio "- disse .
"Dai che ti faccio fare il pieno di tequila dopo J"- Risi .
"Lo faccio solo perché sei la mia persona , ora vado e non essere un eroe, sei la mia persona e ti voglio bene "- riattaccò.
Avevo un sorriso stampato sulla faccia . Non ero riuscito a togliermi dalla testa Jake dopo il bacio. Era amore o senso dì gratitudine?
Adoravo tutte le sue imperfezioni, quel po' di ciccia che mi faceva impazzire, il suo essere goffo ma con quella sicurezza di un grande chirurgo che non sfociava in arroganza. Non era necessario avere un fisico da deo greco per essere amati , il segreto per amare una persona è amare ogni imperfezione e considerarla perfezione. Io ero troppo accecato dalla perfezione fisica e ora mi ritrovo con un doppiogiochista al mio fianco!

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