Capitolo XXXVI: Alive

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WASHINGTON HIGH SCHOOL, A.S 2005/2006
Era finalmente il mio ultimo giorno del mio ultimo anno di liceo, gli ultimi giorni in questa città. Mi ero iscritto alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Boston e cambiare la mia vita, volevo essere grande , importante. Entrai in quel covo di matti, cafoni e troiette. Odiavo la scuola, non per lo studio ma per le persone che la frequentavano.
<< Buongiorno >> disse una voce profonda alle mie spalle e mi si raggelò il sangue. Mi girai di scatto .
<<Lasciami stare Levi >> tuonai .
<< Santo Dio, non riesco a dimenticare cosa è successo ieri sera >> i suoi occhi grigi e crudeli erano puntati su di me , mi studiavano e il mio cuore pulsava all'impazzata .
<< Mi hai maltrattato, mi hai legato per il tuo gusto sadico, mi hai fotografato e baciato per tutto il corpo >> strinsi i pugni, il respiro era più affannoso e la mente offuscata dall'irrazionalità.<< Voglio solo andare via da te e dimenticare tutto , dimenticare i tuoi occhi , la tua voce e il tuo nome>>.
<<Se avessi un cuore ti amerei nel modo giusto , saprei comprenderti e aiutarti quando i tuoi passi sono fragili>>mi guardava come perso nel vuoto , un sorriso senza sentimenti sul volto .<< A modo mio ti amo , sono ossessionato da te , da tutto ciò che sei >>. Si avvicinò a me , lento ed inquietante, come l'occhio del ciclone.
<<Mi fai paura, smettila di farmi questo>> lo supplicai . Non sapevo come reagire, la paura mi fotteva , mi fotteva ogni volta e non reagivo . Mi poggiò la sua lurida mano sulla spalla, occhi fissi sui miei.
<< Sei un incubo , non sono tuo >>.
<<Non puoi svegliarti, questo non è un sogno, farai parte del mio piano >> mi sussurrò all'orecchio e mi diede un bacio sulla guancia. Si allontanò velocemente e rimasi solo in quella folla rumorosa.

SEATTLE  20 APRILE 2014

<< Jake, ho un nome e un volto>> dissi con voce affannosa. Stavo correndo in ospedale per confermare la mia tesi. 

<< Come ? Come hai fatto ad averlo ? >> era stupefatto.

<< Ti spiego tutto quando arrivo in ospedale >> e staccai la chiamata bruscamente.  Corsi tra la folla, i polmoni che bruciavano , il cuore che batteva velocemente. Adrenalina che scorreva nelle vene e il coraggio che non avevo bussò alla mia porta. Tutti i ricordi affioravano nella mia mente, ogni frase detta e ogni gesto. Non riuscivo a credere che , dopo otto lunghi anni,  Levi era di nuovo nella mia vita. Voleva distruggere tutto ciò che avevo costruito per diventare il suo burattino , la sua bambola . Ero cambiato , ero diventato più duro e forte, e lui non mi faceva più tanta paura. Avevo imparato a lottare, avevo superato i test e sotto questo aspetto impaurito c'era un guerriero.  Arrivai in ospedale, stremato e affannato. Le gambe mi facevano male ma questo non mi fermò . 

<< Shane? Cosa ci fai qui ? Ti sposi tra pochi giorni e ti presenti a lavoro ? >> Janine si parò davanti a me. 

<< Devo parlare con Jake e Alec>> dissi annaspando.

<< Hai dei ripensamenti ? >> mi poggiò una mano sulla spalla. Lei non sapeva niente ma era giusto informarla ? Non potevo permettere che anche Janine venisse coinvolta nel piano malato di Levi.

<< No, nessun ripensamento ma tu devi venire con me adesso>> l'afferrai per un braccio e iniziai a strascinarla verso l'ascensore.

<< Ma ho una colicistectomia tra pochi minuti>> .

<< Se ne occuperà qualcun altro, devi venire con me e non fare domande>>.

<< Mi spieghi cosa diavolo sta succedendo ? >> era confusa e non potevo biasimarla. La mia vita era un tale casino che neanche io riuscivo a capirla. Prendemmo l'ascensore e le spiegai molto velocemente cosa stava succedendo. La mia voce era fredda, dura e carica di disprezzo verso Levi.

A different love [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora