Capitolo XXXV : Waitin' For You

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 Non riuscivo a credere di aver quasi smascherato il mio stalker, di aver avuto la possibilità di stappargli via quel passamontagna . Volevo scoprire la sua identità , volevo rompergli tutte le ossa del corpo e vederlo strisciare dalla vergogna. Ero stanco di essere preso di mira, avevo una carriera da chirurgo generale davanti a me. Non potevo arrendermi, non dovevo rompere i vetri che sostenevano la mia vita. Sentivo ancora i suoi occhi grigi scrutare la mia anima, sentivo la sua gelida voce nella mia testa da una settimana. Dovevo resistere ancora una settimana, solo una settimana e tutto questo sarebbe finito. 

<< Jake, ricordati di andare a ritirare le  bomboniere e il tuo vestito più tardi>> dissi mente ero sotto la doccia.

<< Si, andrò a prendere tutto dopo le 17 , almeno che non ci siano operazioni da fare o specializzandi da torturare>> .

<< Ti ricordo che mi mancano ancora due anni per finire la specializzazione e se mi torturi in ospedale sei morto>> risi. Sentii un forte rumore acuto . Il cerca persone di Jake iniziò a suonare all'impazzata. 

<< Cazzo, c'è un codice rosso. Devo scappare>> disse mentre sentivo dei rumori di chiavi e poi uno sbattere di porte.  Uscii dalla doccia e cercai il mio accappatoio. Il telefono iniziò a suonare. Il suono era troppo breve per essere una chiamata o un avviso dal cerca persone. Era un messaggio. Il sangue mi si raggelò nelle vene, la stanza sembrava rimpicciolirsi ad ogni battito di ciglia e io non riuscivo a respirare. Presi il cellulare, le mani tremanti e nella mente risuonava la sua voce.

" Sei davvero sexy tutto bagnato, voglio che tu sia mio, voglio essere il tuo dolce incubo, ti voglio e ti otterrò. 

P.S: sono sempre stato la tua ombra e ho visto come scopavi con Alec e con Jake. Non preoccuparti, quando quei due saranno morti tu sarai solo mio. 

                                                                                              - Killer ".

Caddi a terra, le gambe non avevano più forza per sostenere il mio peso.  Voleva uccidere le persone più importanti della mia vita ? Era arrivato a tal punto?

<< Figlio di puttana, se mi vuoi non devi torcere un capello ad Alec e Jake, devi lasciarli stare>> urlai improvvisamente, sperando che quel pazzo sadico del cazzo mi sentisse.<< Puoi avere tutto questo , ogni centimetro di me , ma devi lasciarli stare>>. 

Il cellulare squillò. Una chiamata da un numero bloccato era in arrivo. Il cuore uscì dalla gabbia toracica e mi finì in gola. La paura era tanta ma non potevo permettere che mi uccidesse. 

<< Chi sei ?>> il mio tono era minaccioso e impaurito. 

<< Voglio possedere ogni centimetro della tua pelle >> la sua voce era fredda come quella notte al parco. Un brivido percorse il mio corpo, quella freddezza penetrò nelle mie ossa. Visualizzai la sua immagine davanti a me . Una figura slanciata ma era completamente nera, nera come il suo cuore.Delle lacrime rigarono il mio viso.

<< Sei solo capace di dire questo? Che vuoi avermi e scoparmi come una puttana? Non ho paura di te>>.

<< Sembra che le tue lacrime dicano il contrario>> .

<< Mi stai osservando? >>

<< Sono dentro casa tua, sono ovunque e da nessuna parte, sono la tua ombra Shane>> rise.  Come diavolo faceva ad essere in casa?  Una sedia di legno era in fondo al bagno. L'avevo portata lì per raggiungere il lampadario e cambiare la lampadina e non l'avevo riposta. Di scatto la presi e cercai di staccarle un piede. Un oggetto perfetto per difendersi.

A different love [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora