Capitolo 24

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Giorgio arrivò con il vassoio in mano: aveva preso due panini, due confezioni di patatine fritte, una coca cola e una birra.《Non sapevo se ti piacesse  la birra, perciò ho optato per una coca, le patatine piacciono a tutti, e i pan-》lo interruppi sussurrandogli un timido ' grazie ',  non era costretto a fare tutto ciò, infondo per lui non ero che una semplice sconosciuta. Mi sorrise in risposta mentre iniziava a mangiare il suo panino. Sorseggiai un po' della mia coca e  giocherellai distrattamente con le patatine che avevo davanti. Mi sollevò  il mento delicatamente costringendomi  a guardarlo in faccia.《Vedrai che si sistema tutto, però  tu ora mangia o giuro su Dio che ti imbocco davanti a tutti 》disse facendo un sorriso al quale non potei resistere e Scoppiai a ridere insieme a lui.《Ma non tuo eri ateo, se non satanista?》non riuscii a tenermi quella domanda per me, quasi gli andava di traverso il panino. Iniziò  a tossire cercando di riprendersi. Mi guardò  con aria interrogativa, non capendo dove volessi andare a parare.《Voglio dire.. nelle  tue canzoni sei così esplicito su questo argomento...》sussurrai imbarazzata.《Così sei una mia piccola fan!》mi pizzicò  la guancia  come si fa con i bambini.《Smettila.》lo guardai di traverso. 《La smetto se cominci a mangiare.》disse puntandomi l'indice contro. A malavoglia  presi il mio panino e iniziai a mangiare lentamente. Finii tutto velocemente cercando di non fare storie per poter andare via il più in fretta possibile.《Brava bambina.》mi prese in giro Giorgio. 

《Ti porto in un posto, così magari ti torna il sorriso》Giorgio mi fece tornare alla realtà, mi voltai di scatto verso di lui distogliendo lo sguardo dal finestrino.《Un posto in cui si scompare dalla faccia della Terra?》chiesi con finto entusiasmo tornando a guardare la strada.《Te l'hanno mai detto che sei veramente  brutta quando metti il muso?》lo guardai inarcando le sopracciglia fingendomi offesa alzando il dito medio.《Portami dove vuoi, basta che mi tieni lontana da tutto e tutti.》sussurrai. Mi prese la mano e la strinse prima di tornare a guidare. Un brivido percosse tutto il mio corpo a quel tocco, non aveva avuto bisogno di parlare, era bastato solo un piccolo gesto rassicurante per farmi tranquillizzare. Non riuscii però a trattenere le lacrime che cominciarono a scendere silenziosamente. Mi strinsi nelle spalle sperando di arrivare in questo posto il più in fretta possibile. Giorgio tirò giù il finestrino e iniziò fumare, alternando lo sguardo da me alla strada e viceversa, senza dire una parola. Mi piaceva questo lato di Giorgio: non faceva domande e non parlava troppo, ma sapeva dire e fare le cose giuste nel momento giusto, senza il bisogno di invadere  il mio spazio. Lo apprezzava per questo.
Arrivammo poco dopo a destinazione e rimasi a bocca aperta quando capii dove fossimo.《Seriamente?!》domandai sarcastica alzando le mani in aria scoppiando a ridere di gusto.《Dai! Lo so che infondo sei contenta, non aspettavi altro! Ammettilo.》non riusciva a trattenere le risate, lo colpii sul braccio destro《Davvero, quanti anni pensi  che abbia? Cinque?!》ignorò il mio sarcasmo e mi spinse verso l'entrata.
《Tutto questo è  ridicolo, Giorgio.》sbuffai mentre facevamo la fila per salire sul Yamaica.《Andiamo! Il luna park piace chiunque, solo alle musone  come te può non piacere》alzai gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto.《Se fai la brava, dopo provo a vincere un peluche per te.》mi sussurrò orecchio dandomi un bacio sulla guancia.

Scendemmo  da quella giostra infernale, mi tremavano le ginocchia e il mio viso era pallido. Giorgio era piegato in due dalle risate 《Dovresti  vedere la tua faccia.》 Continuava a ripetere. Chiusi gli occhi a fessura guardandolo infuriata. 《Non è divertente, scemo!》Lo spinsi  via arrabbiata. 《Dai smettila》disse attirandomi a sé avvolgendo un braccio intorno alla mia spalla. 《Ti compro lo zucchero filato rosa..》Mi diede l'ennesimo bacio sulla guancia. 《Cercherai di corrompermi ogni volta che sarò triste o arrabbiata?》Chiesi ridendo. 《Forse.》rispose imbarazzato.  Ci avviammo verso il bancone in cui si vincono i pupazzi e come promesso Giorgio riuscii a vincerne uno con il tiro al bersaglio. Scelsi un coniglietto  grigio e rosa, che mi colpì  fin da subito.
《Andiamo sugli autoscontri!》Giorgio mi tirò per un braccio emozionato come i bambini che correvano davanti a noi. Lo bloccai velocemente.《E il mio zucchero filato?》domandai mettendo il broncio. Si girò di colpo, guardandomi divertito.《Bene, bene, bene. E così qualcuno vuole lo zucchero filato. Non eri tu colei che non voleva essere corrotta con il cibo?》alzò  un sopracciglio. Oh, era davvero irritatante.《Sisi come vuoi.》mi avviai verso gli autoscontri, quando sentii due braccia afferrarmi  per la vita stringendomi.《E chi ha detto che non te lo compro?》sussurrò mettendo il mento sulla mia spalla sinistra.

Io verrò a salvarti, non andartene. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora