Capitolo 30

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"Oddio cosa mi metto?" lanciai a Giulio un'occhiata disperata, che alzò le mani in segno di resa. "Non chiederlo a me!" scosse la testa ridendo. Ci stavamo tutti preparando per andare in questo pub ed io, come penso ogni ragazza prima di uscire, ero nel panico più totale. Uscii dalla stanza e corsi al piano di sotto e mi avviai verso la camera che Elisa divideva con Giorgio e aprii la porta senza nemmeno bussare. "Eli, ti prego aiutami! Non so cosa mettermi!" piagnucolai ignorando Giorgio che mi sfotteva. "Okay. Niente panico! Quanto tempo abbiamo?" guardai impanicata l'orologio che segnava le 19.47. "Valerio ha detto che dovremo essere tutti pronti per le 21.30." risposi cercando di mantenere il controllo. "Giorgio esci." gli ordinò Elisa indicandogli la porta. "Cosa? Perchè?" domandò sedendosi sul letto di scatto. "Perchè dobbiamo decidere cosa metterci e prepararci." anticipai Elisa. "Esatto e già che ci sei dì a Iman di scendere anche lei." aggiunse la mia amica. "Volete qualcos'altro? Non so un thè, oppure un massaggino rigenerante?" chiese sarcastico, scoppiammo a ridere non riuscendo a trattenerci . Uscì scuotendo la testa e chiudendo la porta dietro di sè.

Finalmente ero riuscita a scegliere cosa indossare. Optai per degli shorts a vita alta neri e un top dello stesso colore e i Dottor Martens (di Iman) che rendevano il mio look perfetto: parole sue.
Dovevo solo truccarmi ed ero pronta.
"Non penserai davvero di uscire così!" Alzai gli occhi al cielo continuando a truccarmi ignorandolo. "Guarda che non esci di casa con quei pantaloncini!" stava diventando davvero irritante.
"Ma chi ti credi di essere? Mio padre?" Guardai Giorgio sbigottita. "Ma guarda questo." Borbottai scocciata. Stupido idiota che non era altro. Speravo in tutti i modi di trovare qualcosa che gli piacesse e che magari rimanesse senza parole, ma no. Doveva sempre fare lo stronzo rovinando tutto. Finii di truccarmi e uscii dal bagno sbattendo contro la sua spalla. Mi tirò per il gomito facendomi girare e ritrovandomi faccia a faccia con lui, avvolgendomi la schiena con un braccio.
"Vorrà dire che stasera non ti perderò d'occhio un secondo." mi guardò dritta negli occhi. "Fa un po' come ti pare." Girai la testa di lato guardando da un'altra parte. Mi prese il mento, facendo in modo che lo guardassi. "Sei arrabbiata?" Chiese come un bambino.
"No Giorgio. Non sono arrabbiata. Ora per favore lasciami." tirai un sospiro che non sapevo di star trattenendo.
"Dai, dimmi che cos'hai." Supplicò. I suoi occhi erano cupi.
"Ma niente cosa devo avere. Ho passato tutta la sera a prepararmi e invece di dirmi come sto mi rimproveri come una bambina." mi lamentai.
"Ma tu sei la mia bambina." mi baciò la fronte. "E poi sei sempre bellissima, solo che non mi va che altri posino gli occhi sul tuo bel culetto. Perciò tu stasera non tu stacchi da dove sto io." Aggiunse lasciandomi lì come una scema, con il cuore a mille, le farfalle nello stomaco e la bocca mezza aperta con le parole che morivano in gola.

***
Prendemmo posto nei divanetti in fondo al locale e ordinammo da bere. Il posto era carino tutto sommato; era piuttosto moderno, mi piaceva.
Ridevamo e scherzavamo tra di noi. Elisa mi prese per un braccio e mi trascinò a ballare insieme a lei. Sentivo gli occhi di Giorgio fissi su di me. Ballavamo tra le note della canzone di J Balvin Ay vamos: amavo quella canzone, mi lasciai andare cercando di non pensare che Giorgio fosse lì a guardarmi. Ondeggiavo i fianchi al ritmo della musica e mi lasciavo trasportare. Quando la canzone finì tornammo dagli altri, ma Giulio non c'era. Domandai a Giorgio dove fosse. "Ha adocchiato una bella biondina ed è partito alla carica." e mi indicò il punto in cui erano seduti. Era davvero carina.: capelli lunghi, fisico slanciato, gambe lunghe e magre. Mi girai verso Elisa, che fece una faccia schifata. "Io vado a spaccarmi a merda, a dopo." si alzò e andò al bancone delle bibite.
"Giulio oggi mi ha detto di cos'è successo l'altra sera tra di loro." mi confessò Giorgio. "Che situazione di merda onestamente." dissi fissando il vuoto. "Effettivamente." annuì lui.
"Ma poi perché l'hanno fatto?! Lei è ancora in crisi con il suo ex e lui non vuole niente di serio." Borbottai imbronciata. "Non mettere il muso che diventi brutta." mi disse all'orecchio scendendo con le labbra mordicchiandomi il collo. "S-smettila." Balbettai. Ovviamente mi ignorò, continuò a lasciare soffici baci alternandoli a morsi e succhiando. Lo scansai. "Così mi lasci il segno, scemo!" Urlai portandomi una mano al collo. "L'intento era quello." disse sogghignando. Alzai gli occhi al cielo. "Dormi con me anche stanotte?" La sua domanda mi colse alla sprovvista, lo guardai sorpresa. "Siamo appena arrivati e tu già pensi a quando saremo a casa?" ridacchiai divertita. Distolse lo sguardo imbarazzato. "Dormi o no con me?" chiese di nuovo, impaziente. "Elisa e Giulio li butti dalla finestra?" domandai sarcastica. "E non dirmi 'possiamo fare cambio coinquilini' perché sai che non si può visto come stanno le cose." Aggiunsi in fretta. Giorgio sospirò pesantemente. "Allora dormiamo sul divano io e te." propose testardo. Lo ignorai e lo presi per mano trascinandolo a ballare.



Io verrò a salvarti, non andartene. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora