Capitolo 29

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Appena mi svegliai andai a cercare un'aspirina da dare a Giorgio nel caso si alzasse con mal di testa per il dopo sbronza. Scesi in cucina e non c'era nessuno. Sicuramente dormivano tutti, erano solo le otto. Presi un bicchiere d'acqua e tornai in camera. "Giorgio.." bisbigliai.
"Mm.." farfugliò girandosi dall'altro lato. "Devi prendere la medicina. Svegliati." Sussurrai di nuovo. Si tirò su poggiandosi sui gomiti. "Prendi questa, poi torniamo a dormire." Gli porsi il bicchiere e la pastiglia. "Bravo." gli diedi un bacio sulla fronte.
Mi tirò per un braccio facendomi cadere su di lui. "Che brava bambina che sei." disse posizionandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, baciandomi la punta del naso. Arrossii abbassando lo sguardo.
"Ho sonno." sussurrò dolcemente. "Ci credo. Sono appena le otto." Ridacchiai divertita. "Dormi." dissi baciandogli il petto. "Solo se rimani con me." Aggiunse. "Non vado da nessuna parte, Gio." Risposi abbracciandolo.

*
La porta si spalancò e qualcuno accese le luci. Ma che cavolo?! Nascosi la testa nel petto di Giorgio, che mi strinse più a sé lamentandosi.
"È ora di svegliarsi!" Canticchiò la voce di Iman andando ad aprire la finestra e gli scuri. Sentii qualcun altro entrare nella stanza ma non volevo aprire gli occhi. "Non ti ha insegnato nessuno a bussare?" Ringhiò Giorgio a Iman mettendo la faccia nell'incavo del mio collo.
"Anche tu sei venuta a svegliarci ieri." bonfocchiò la voce di Valerio dalla porta. Che odiosi. "è quasi mezzogiorno." fece notare Iman. "Ancora qua state?!" grugnì di nuovo Giorgio. "Onestamente ero venuta a svegliare Maria, questa non è camera tua fino a prova contraria." aggiunse lei sarcastica. Mi tirai su a sedere stropicciandomi gli occhi. "Cosa facciamo oggi?" domandai sbadigliando. "Cos'è tutto sto casino in camera mia?" Giulio entrò sorridendo nella stanza. "Buongiorno dormigliona!" aggiunse stampandomi un bacio sulla fronte. "Buongiorno" farfugliai assonnata. "Gio, alza il culo dal mio letto." disse buttandosi su di lui. "Oh, bro ma che cazzo." si lamentò Giorgio sprofondando la testa nel cuscino. "Dov'è Elisa?" chiese Iman a Giulio, che si era steso di fianco a Giorgio. "Credo che stia ancora dormendo." rispose lui. "Quindi cosa facciamo oggi?" stavolta fu Valerio a porre la domanda. "Dormire." borbottò Giorgio. "Io direi di starcene a casa e uscire poi stasera." propose Giulio. "Si può fare dai. C'è un pub ad una ventina di minuti da qui." disse Valerio.

GIULIO'S POV

Avevo bisogno urgentemente di parlare con Maria, ma il fatto che tutti fossero in camera me lo impediva. Dannazione. "Okay, io direi che ora potete uscire tutti di qui, anche tu bro." cercai di cacciarli via nel modo più carino possibile. Quando furono tutti fuori chiusi la porta alle mie spalle. Maria era ancora seduta sul letto e mi rivolse un dolce sorriso. "Possiamo parlare?" chiesi incerto sedendomi di fianco a lei. "Certo, Giù." rispose. "Da dove posso cominciare.." sbuffai passandomi una mano tra i capelli. "Ehi lo sai che a me puoi dire tutto." mi incoraggiò sistemandosi i capelli dietro le orecchie. Annuii. "Io ed Elisa l'abbiamo fatto." buttai fuori tutto d'un fiato. Maria rimase a fissarmi qualche secondo per poi scoppiare a ridere. "Non è divertente.. eravamo fatti e non è significato nulla." borbottai lanciandole un cuscino. "Giù ma ti rendi conto che me l'hai detto come se stessi confessando un omicidio?" scoppiai a ridere insieme a lei, sentendomi in effetti un perfetto idiota. "Spero che non nascano drammi per questa cosa." disse tornando seria. "A proposito di drammi; parliamo un attimo di te e Giorgio." si irrigidì all'istante sentendolo nominare. Mi avvicinai a lei e le presi il viso tra le mani costringendola a guardarmi. "Guarda che è tutto okay. Non so cosa provi per lui ma vedo il modo in cui lo guardi e il modo in cui lui è con te." mi inumidii le labbra e continuai. "Ho parlato con Valerio e ha cercato di farmi vedere le cose in modo diverso, per me è okay." le baciai la fronte. "Sai che sei il mio migliore amico e che non ti cambierei nemmeno per tutto l'oro del mondo?" avvolse le mani intorno al mio collo e mi riempì di baci per tutta la faccia. La abbracciai forte. "Ma resta il fatto che devi dirmi tutto di ieri sera!" continuò a sfottermi. "Dimentica quella storia!" urlai ridendo e tappandomi le orecchie. "Mai!" urlò in risposta, saltando giù dal letto. "Se ti prendo sei morta!" le gridai correndo verso di lei che era ormai uscita dalla stanza. Rischiai di inciampare, ma mi ripresi e continuai a correre. La rincorsi giù per le scale e finalmente la presi. La caricai su una spalla. "Mettimi giù!" gridava tra le risate. "Qualcuno mi aiuti!" urlava. Le diedi una sculacciata e la feci scendere. "Mary, davvero. Non devi parlarne con nessuno di quella cosa." tornai serio guardandola negli occhi. "Di cosa?" Giorgio entrò in salotto addentando un panino.

MARIA'S POV
"Niente!" urlammo io e Giulio in coro. Giulio mi fece l'occhiolino e andò cucina. "Di cosa parlavate?" insisteva. "Nulla di importante, fammi dare un morso." allungò la mano con il panino verso di me. "Mm.. che buono, chi l'ha fatto?" domandai prendendone un altro pezzo. "L'ho fatto io e vorrei mangiarlo senza che tu me lo finisca tutto." gli feci una smorfia di disapprovazione. "Dai te ne preparo uno. Vieni." mi prese per mano e andammo in cucina.

Io verrò a salvarti, non andartene. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora