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Dopo essere arrivata in aeroporto, Benjamin è dovuto andare via, e gli ho pagato tutto. Sono stata per quasi due ore a girare per i negozi, ma niente mi attraeva, e una mezz'oretta a un bar. Poi ci hanno imbarcato con mezz'ora di anticipo, e per l'intero viaggio ho letto il libro, che ho trascurato tutta l'estate. Siamo agli inizi di settembre, quindi a Los Angeles credo che ci siano ancora 20 gradi, spero. O se ho sfiga, come si è già potuto dimostrare, farà già fresco. Scendo dall'aereo, e agli arrivi, trovo Frankie e Taylor, con un cartello enorme con scritto 'ARIANA GRANDE' gli corro incontro, e abbraccio fortissimo Frankie. Non voglio fargli sapere di Harry e tutto il resto. Continuo ad avere chiamate perse e messaggi dai ragazzi e da Harry, ma non sono pronta per rispondere. Cerco di trattenere le lacrime, e stavolta sono più forte io, e le ricaccio indietro. 

Frankie: ehi Ariana! Perchè non sei con Harry?

sapevo già che mi avrebbero chiesto questo, ma non so cosa rispondere.

Ariana: ehm ... è rimasto a Bath, volevo tornare qui per fare una cosa, e gli ho detto di rimanere a Bath, che tanto torno tra qualche giorno.

Frankie: okay, strano, ma okay!

dice sorrindendomi. Andiamo alla macchina e intanto parliamo.

Taylor: a proposito cosa devi fare in questi giorni?

Ariana: niente ... riguarda il mio lavoro.

Taylor: ah okay. Visto che starai a casa con noi, ti volevamo dire che tra tre giorni noi partiamo per la Francia, e quindi se tu non dovessi finire questa cosa prima di ciò, di lasciare le chiavi sotto il vaso blu.

Ariana: okay, non vi preoccupate, ci dovrei mettere uno o due giorni tanto.

Frankie: allora, perchè non sfruttiamo questo tempo che abbiamo? Andiamo a casa lasciamo i tuoi bagagli e andiamo a divertirci.

Taylor: mi sembra un ottima idea, Ariana tu vieni vero?

Ariana: ehm ... si, devo vedere .. insomma ...

Frankie: ... okay ...

Arriviamo a casa, e tutto il viaggio in macchina c'è stato un silenzio tombale, a parte per la radio che andava con canzoncine country. Le mie valigie le lascio in una camera degli ospiti, e poi prendo il mio laptop blu, e cerco un volo per Milano, che non costi tanto, per domani o dopodomani. Sono venuta a Los Angeles solo per salutare Frankie e Taylor di persona, per poi non vederli più. Se rimanessi a Los Angeles, vedrei quasi tutti i giorni Taylor, sua sorella. Non potrei resistere. Con questo ultimo volo, solo andata, ho quasi finito tutti i miei soldi guadagnati con il lavoro. Fatto: un volo domani sera, per le sette. Okay, allora questi vestiti li metto nella valigia, e ne tiro fuori altri per domani. Per oggi starò col pigiama che Taylor mi ha prestato.

Frankie: Ariana noi andiamo al mare, tu vuoi venire? o sei indaffarata con bagagli e cose tue?

Ariana: no, andate voi, magari vi raggiungo più tardi ..

Frankie: okay. Be' noi ti aspettiamo, a dopo.

Ariana: ciao.

sto ancora in camera, e sento le loro voci di la che parlano, di me.

Taylor: Frankie a me preoccupa, sembra che ha perso la voglia di vivere. Deve essere successo qualcosa, con Harry, o anche senza Harry, ma è successo qualcosa.

Frankie: non ti preoccupare, quando ne vorrà parlare allora lo farà. Se non parla prima che andiamo via, allora glielo chiediamo noi, okay? però fino allora non essere troppo opprimente, mi raccomando.

Taylor: okay, Ariana noi andiamo!

dice poi venendo in camera da me.

Ariana: okay, ciao.

le dico cercando di sorriderle, ma non so cosa mi sia venuto fuori, quindi torno a guardare sul laptop dei vine divertenti, per cercare di sorridere. Ma non è ancora uscito niente. La port sbatte, e finalmente sono da sola. Amata solitudine.




The Best Mess of my Life (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora