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Finalmente atterrata, è mattino, e il sole emana una luce intensa, quasi da farmi male agli occhi. Osservo la gente che va e viene per le strade dell'aeroporto, che entra nei negozi, che esce dal bar o che prende un taxi o la macchina lasciata nel parcheggio. Poi vedo due anziani, e per la scena che assisto, mi commuovo. La signora tornata da un viaggio va incontro al marito, che ha in mano un mazzo di rose. Si abbracciano e lui le da un bacio sulla testa, rimanendo in quell'abbraccio per qualche secondo. Delle ragazze di credo 15 anni vicino a loro, li guardano e fanno degli urletti, parlando tra di loro di quanto sono teneri. Distolgo lo sguardo da quella scena, e vado alla ricerca di Starbucks. Quando a malincuore mi accorgo che no c'è, entro in bar e ordino una brioche alla marmellata di albicocca e un caffè latte. Finita la colazione, se così vogliamo chiamarla, chiamo la Zia Perri, e le chiedo se riesce a venirmi a prendere. Entusiasta, mi dice che sarebbe arrivata in un lampo, e di aspettarla alle panchine fuori, allo scarico e carico. Mi siedo su una panchina in mezzo a un bambina e a un uomo alto due metri, prendo il laptop e controllo le e-mail, non sapendo che fare. Poi la bambina mi dice

X: che fai?

Ariana: ehm, sto controllando le e-mail. Come ti chiami?

X: mi chiamo Brianna, e tu?

Ariana: io mi chiamo Ariana

Brianna: come Arianna ma con una n?

Ariana: si, giusto. Quanti anni hai?

Brianna: ne ho appena compiuti 8

dice tutta fiera, gonfiando il petto, e non posso fare a meno che sorridere. Adoro i bambini.

Ariana: davvero? ma sei già un donnino.

Brianna: si mi sono già caduti un po' di denti. Scommetto che ora i maschi mi cadranno ai piedi, quando sapranno che ho già dei denti permanenti.

ma quanto è tenera?

Ariana: tu abiti qui? Sei dell'Italia?

Brianna: si, ma ho la mamma irlandese, quindi le estati le passiamo in Irlanda. Tu invece? Non hai esattamente un accento come il nostro. Da dove vieni?

Ariana: sono di Los Angeles, ma ho imparato un po' di italiano, avendo dei parenti.

Brianna: dovresti lavorare un po' sulla pronuncia, sembri molto straniera. La gente potrebbe prenderti in giro o guardarti strano, ho visto come gli adulti o i ragazzi più grandi guardano, o trattano, gli stranieri. Non capisco neanche il motivo.

Ariana: grazie del consiglio, ci lavorerò prossimamente. Hai 8 anni quindi che classe fai?

Brianna: prima delle vacanze ero in seconda elementare, ma ora che ricomincia la scuola sarò in terza elementare. Inizio a fare inglese quest'anno, anche se un po' lo so già.

Ariana: tu sai già cosa vorrai fare da grande?

Brianna: be' intanto voglio sposarmi con un bel ragazzo, biondo con gli occhi marroni, e lui deve fare l'architetto. Invece io sarò una cantante, e la mia migliore amica sarà la mia stilista di fiducia, o una tra le mie ballerine, dobbiamo ancora decidere. Vivrò in una casa grande in Giappone, con mio marito, i miei quattro figli, Michele, Jonas, Stefano, Angie, e i miei tre cani, Bobby, Bruce e Bennie. Una parte della casa sarà per la mia migliore amica e la sua famiglia, così che potremo vivere insieme e non lasciarci mai. Fine

dice con un aria sognante. E' troppo tenera, ha un carattere fortissimo.

Ariana: wow, sembra bellissimo. E dimmi, questo ragazzo biondo con gli occhi marroni, è nella tua immaginazione, o lo conosci?

Brianna: in realtà lo conosco ...

dice arrossendo

Brianna: si chiama Alberto, è in classe con me. Ma non dirlo a mia madre, sarebbe imbarazzante se scoprisse che mi piace un mio amico.

dice parlando sottovoce all'orecchio, indicando la madre nella sedia a fianco al signore alto due metri, che ora sta leggendo una rivista 'Donna Moderna'.

Brianna: e tu? ce l'hai il tuo Alberto?

Ariana: ehm ... ecco, preferirei non parlarne.

Brianna: perché?

Ariana: ecco ... mi ha fatto una cosa brutta, e mi ha mentito.

Brianna: cosa ha fatto?

Ariana: ehm ... ... ... 

non so cosa dirle, ho paura di rovinarle l'infanzia o qualcosa del genere. Per fortuna vedo una Panda vecchia rossa sfrecciare tra le macchine, a suon di clacson.

Zia Perri: Arianaaa! Sono arrivata, sali in macchina.

Ariana: ciao Brianna.

Brianna: ciao Ariana.

la abbraccio, e metto le valigie nella macchina. Salgo su, e metto la cintura, sapendo la guida d Zia Perri.

Ariana: ciao zia! quanto tempo.

dico abbracciandola, prima che riparta in quarta

Zia Perri: sono così emozionata di vederti, ho preparato da mangiare a casa, non sai quanto ci ho messo, hai fame?

ho praticamente appena mangiato, ma non voglio darle un dispiacere.

Ariana: si, abbastanza. Cos'hai preparato?

Zia Perri: il tuo piatto preferito, gnocchi di patate al pomodoro speciale della zia

Ariana: davvero? oddio, come sono buoni. Non vedo l'ora di mangiarli.

per quelli trovo sempre uno spazio nel mio stomaco. Parliamo tutto il tempo in macchina, e poi ascoltiamo un po' di musica. Arrivati al condominio di Zia Perri, saliamo due piani di scale, ed entriamo nella piccola e modesta casa; disfo i bagagli nella stanza degli ospiti, e poi mi siedo a tavola a mangiare gli gnocchi, che sono divini. Dopo aver chiacchierato un altro po' passeggiando per la città, torniamo a casa e schiaccio un pisolino, cercando di rilassarmi.





The Best Mess of my Life (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora