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Apro, e trovo i vicini con una torta al cioccolato in mano e ... un ragazzo? Li faccio accomodare, e Patrick poggia la torta in cucina e inizia a tagliare le fette, il ragazzo va ad aiutarlo. Steven mi prende da parte e dice:

Steven: tesoro cara, ci conosciamo da appena 10 minuti, ma perché hai gli occhi tutti gonfi e rossi? Hai pianto? Sai con me puoi parlare quando vuoi, e non ci conosciamo affatto, quindi meglio, così parleremo di più. Ma non è questo il punto, il punto è cos'è successo?

Ariana: ... è sempre così gentile?

mi sorride, e dice

Steven: a dir la verità non sempre, e Patrick può testimoniare. Dai, ora dimmi ...

Ariana: be' ecco ...

non riesco a dire neanche due parole che mi sciolgo in una cascata di lacrime, e Steven tira fuori dalla tasca della giacca un fazzoletto di stoffa, che mi porge. Lo prendo e mi asciugo gli occhi, sporcando il fazzoletto con un po' di trucco, e facendomi venire gli occhi da panda.

Ariana: grazie mille, è davvero cortese

Steven: ti prego dammi del tu, con il lei mi sento ancora più vecchio di quanto non lo sia già

dice ridacchiando e mi mette un po' il sorriso.

Ariana: ti dispiace se parliamo di altro, te ne parlerò un altro giorno ma ora, non voglio pensarci, ho ospiti a casa ...

ridacchiamo insieme, e dopo essermi vestita meglio, con dei jeans, e sistemata i capelli e il trucco, torno di la e Patrick ha finito di fare le porzioni. Mi siedo accanto a Steven e di fronte al ragazzo. A proposito mi ero quasi scordata ...

Ariana: ciao, io sono Ariana

Steven: Ariana, lui è Justin

Justin: ehi, ciao.

Steven: è un anno più piccolo, ma scommetto che andrete d'accordo

Justin: quindi hai 20 anni?

Ariana: si. Fai qualcosa ora? inteso lavori o qualcosa del genere?

Justin: si, faccio nel tempo libero, se così vogliamo chiamarlo, il pr, ma lavoro come musicista, suono la chitarra elettrica e il basso elettrico.

Ariana: davvero? wow, io non so nemmeno suonare il flauto.

ridiamo insieme, e con la sua risata, così allegra e spensierata, mi sfiora leggermente un benessere quasi sconosciuto. Parliamo tutto il tempo noi due, quando poi arriva Zia Perri, che dopo le varie presentazioni, parla con Patrick e Steven, e io finita la torta, vado sul piccolo balcone di casa, dove ci sono due sedie, e un piccolo tavolino. Lui tira fuori un pacchetto di sigarette, e inizia a fumare.

Justin: ti da fastidio se ..?

Ariana: no fai pure.

Justin: sempre se non sono inopportuno, perché hai pianto?

Ariana: si capiva molto?

Justin: abbastanza ... per chi o cosa?

Ariana: per il mio lui .. o almeno, non più ..

cado in un pianto disperato e quasi isterico, e Justin mi poggia una mano sulla schiena e inizia ad accarezzarmi

Justin: wow, deve essere grave, meglio non parlarne. Prova a pensare a qualcosa di felice, tipo ... ehm ... tipo ... ecco, tipo la torta al cioccolato che ha portato zio Patrick.

Ariana: si in effetti era buonissima, ma aspetta, zio?

Justin: si, in teoria prozio, e anche padrino. I miei sono morti in un incidente stradale quattro anni fa, e come mio padrino, sono andato a vivere con lui.

Ariana: anch'io chiamo la mia prozia, zia.

Justin: e tu perché abiti la tua prozia?

Ariana: ecco ... sempre per ...

Justin: .. lui, giusto?

Ariana: già, sono così ovvia? oddio, mi sono rovinata per quel ragazzo, ma di fatto è solo colpa mia ..

stavo quasi per ricominciare a piangere, quando Justin dice

Justin: ferma, non piangere, non dovresti pentirti di quello che hai fatto, anche se non so cosa hai fatto. Voglio dire, dopotutto hai incontrato me, un bellissimo, meraviglioso, intelligente, simpatico e potremo continuare ragazzo. Ma non farti strane idee sono già fidanzato.

ridiamo insieme, e alla fine dico

Ariana: sai Justin, sei un ragazzo a posto.

Justin: e ...?

Ariana: e .. cosa?

Justin: .. simpatico, inteligente, meraviglioso, incredibile, creativo, bellissimo, fotomodello, voglio dire, con tutte le mie qualità hai scelto 'a posto'?

ridiamo ancora insieme, e mi sento meglio.



The Best Mess of my Life (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora