Capitolo 26 - Solo il tempo aiuta

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Corro. Sono inseguita da un'ombra dagli occhi rossi. Sul volto ha un sorriso bianco con denti affilati che mi vogliono staccare la carne a morsi. Corro il più veloce possibile, ma non posso nascondermi. La pianura d'erba secca non ha neanche un cespuglio o un albero.
Mi volto e l'ombra non c'è più. Mi fermo e mi guardo attorno. Sembra tutto tranquillo. In lontananza un ululato straziante di dolore s'innalza. Lo riconosco: Thalon.
<Non aver paura! Sto arrivando!> urlo al vento sperando che mi senta. Ricomincio a correre, ma ora non è una fuga. È una corsa verso un obbiettivo.
In lontananza vedo due figure che lottano. Mi avvicino e ne riconosco una. Il mio compagno sta lottando contro un leone. Le ampie ferite gocciolano sul suo pelo nero. Mi faccio avanti e mi fiondo sul dorso del leone. È enorme. Si scrolla e io cado. È sopra di me e il suo fiato mi è sul collo. Si avvicina, apre la bocca e affonda i suoi denti nel mio collo.
<AAAAAAAAH!!!>
Mi sveglio col fiatone. E molte voci mi riempiono la testa. "Va tutto bene", "Stai tranquilla, è tutto finito" dicono. Ma non era finito. Sentivo ancora la stretta del morso del leone sul mio collo.
Era ormai passata una settimana dalla scomparsa di Thalon, ma io non mi arrendevo. Di giorno perlustravo più territorio possibile, anche fuori dai confini, la notte facevo incubi e la maggior parte delle volte finivo morta. Ogni giorno usavo tutta la magia che avevo in corpo pur di trovare la forza materiale di andare avanti.

Tutti questi sforzi si cominciavano a vedere: gli occhi erano stanchi e il pelo si cominciava a schiarire andando sul grigio.
Lidya era preoccupata e tutti i giorni mi chiedeva se stavo bene o se avevo bisogno di aiuto.
Quel giorno mi chiese di venire con me alla ricerca di suo padre, così si aggregarono anche Elros ed Eden.
<Vediamo chi arriva primo alla roccia?> disse quest'ultimo per poi partire a correre.
<Non vale!> urlò Elros e i gemelli corsero verso Eden ridendo. Ridacchiai per la scena: Lydia si era buttata di peso sul lupetto bianco e suo fratello lo mordicchiava sul fianco sinistro.
Un urlo. Tutta la foresta tacque. Io mi guardai attorno con le orecchie in avanti, pronta a qualsiasi attacco. I cuccioli tornarono subito vicino a me spaventati. Uno schianto e la terra sotto le nostre zampe tremò. Degli uccelli impazziti scapparono dai rami in lontananza con urla strazianti.
<Statemi dietro.> ordinai ai cuccioli terrorizzati dietro di me. Poi, tremante, avanzai piano con il muso basso ed annusando tutti gli odori possibili. Muschio, pino, erba, animali di varie specie, nulla che potessi ritenere una minaccia.
Mentre avanzavamo, una nuvola di terra si stava spargendo, forse frutto dello schianto di poco prima. Qualche metro e ci trovammo davanti una distesa d'alberi completamente distrutti ed ammassati sugli altri più resistenti. Trovammo uno spiraglio tra i tronchi e scavammo un passaggio. Una volta entrati lo scenario cambiò: un'enorme roccia verde scuro e coperta di muschio incombeva su di noi. Gli alberi che si erano sradicati o distrutti, giacevano sotto o ai lati della conca che la...cosa aveva creato nel terreno. Sopra, una piccola nuvola di vapore si alzava verso il cielo.
<Mamma,> mi chiamò Elros con il muso <Io ho paura.>
Mi voltai con uno sguardo amorevole tentando di rassicurarlo. <Tranquillo, vado a vedere e torno subito.> poi camminai veloce vero la "cosa con il muschio" e annusai cercando di capire cosa fosse. L'odore era di muschio bianco con una nota di corteccia di quercia. Dove terminava il muschio iniziava un colorito misto verde scuro e marrone su delle specie di squame.
Presa dalla curiosità, mi avvicinai alle squame e le guardai bene: erano lucenti e bellissime, sembravano piccoli specchi. Fu quando inciampa che successe tutto. Fu così in fretta che solo l'istinto mi poté salvare. Un ramo mi fece ruzzolare in avanti e sbattere con il fianco sulla roccia verde. La terra tremò, poco a differenza di prima, e la cosa si mosse. Si evidenziò una coda lunga coda lunga e squamosa, due ali membranose e muschiate, quattro zampe forti con artigli affilati e un collo lungo ed affusolato. La testa squamosa mi fece capire all'istante quel che era, ancor prima che Eden, nel panico, ululasse aiuto.

AUTRICE
Buonasera!! Come va? Spero bene perché i colpi di scena non sono finiti! Dopo la scomparsa di Thalon, che capiterà? Ci saranno altri pretendenti per Krepta, o saranno tutti tranquilli? E poi questo nuovo arrivato che cade dal cielo. Suspance...
Nel frattempo lascio nei media la foto del pelo grigio della protagonista, tanto per farvi un'idea.
Un ululato forte,
Kre☆

Wolfspirit 2: Il Branco LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora