Capitolo 28 - La realtà fa male

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Erano cinque notti che tentavo di rivedere quel drago. Mi alzavo nel bel mezzo della notte ed andavo sul picco del monte, ma lui non si faceva vedere. Cominciai a pensare che fosse stato frutto della mia immaginazione. Così, quel giorno, decisi di parlarne con Zeref.

<Emmm...scusa, Zeref, posso chiederti una cosa?> chiesi trotterellando verso il drago verde.
Lui era accovacciato accanto alla mia tana, il suo posto. Quando pioveva si riparata sotto i pini appena dietro alla tana. Così voleva, diceva che gli ricordava casa sua. <Certo, dimmi Krepta.>
Mi sedetti accanto a lui <Ci sono draghi qui vicino?>
Lui rise, una risata quasi impercettibile. <Sì, mia cara. Qui vicino ci sono tre accampamenti di draghi d'Acqua, oltre i Picchi del Nord, di draghi di Fuoco, nel vulcano Inferis a sud, e quelli del Buio, oltre il fiume.> mi disse guardando il cielo, come se stesse pensando.
Esitai, poi mi decisi. <Mi sembra di aver visto un drago del buio qualche notte fa.>
Zeref si alzò di scatto. <Non è possibile! Loro non possono venire qui, è proibito!> cominciò a camminare da destra a sinistra e viceversa davanti a me <È la zona in cui vengono allontanati i draghi che hanno commesso atti scandalosi.>
Atti scandalosi? Indietreggiai d'istinto di due passi dal drago. <Tu perché sei stato esiliato? Mi sembri un drago buono, cos'hai fatto?>
Zeref si fermò per fissarmi serio. <Come ho detto tempo fa: è stato un errore giudiziario. Non voglio parlarne, Capobranco.>
<Io mi permetto di insistere.> rincorsi il suo sguardo quando si voltò per guardare altrove.
Lui alzò gli occhi al celo. <Va bene.> poi si accucciò nello stesso posto di prima. La sua espressione si fece dura per aver subito un'ingiustizia. <Qualche settimana fa ero con mio nipote, il figlio di mio fratello. Dorian si chiamava ed aveva le scaglie di color verde acceso, come le foglie di betulla estive. A volte pareva che brillassero al sole.
<Eravamo sulle praterie delle gazzelle e gli stavo insegnando come cacciare. Purtroppo durante la caccia, un gruppo di gnu imbizzarriti ci travolse. Persi di vista Dorian, così sorvola la zona per ore, finché gli gnu non si calmarono. Trovai il corpo ferito del cucciolo appena fuori la radura delle gazzelle e lo portai subito dai draghi della Mente, esperti nelle cure e in erbe. Lo curano,  ma perse parzialmente la memoria. Sua madre si arrabbiò e chiamò gli Anziani per condannarmi a morte, ma loro decisero diversamente. I Draghi Anziani sono come dei giudici in tutta la razza dei draghi, sono uno per ogni specie.
<Decisero di esiliarmi per un periodo limitato: 5 settimane. Ora me ne rimangono ancora tre e quattro giorni.>

Poi tacque e Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti. Gli Anziani decisero bene, alla fine non era colpa sua. Avevano fatto anche un favore a Zeref, allontanandolo dalla madre di Dorian.
Ogni Anziano di un tipo diverso: acqua, fuoco, terra... Ognuno con poteri diversi, ma quali?
<Scusa se cambio discorso...> ruppi il silenzio pieno di tristezza che ci avvolgeva fino ad un attimo fa <...quali sono i tuoi poteri in qualità di Drago della Terra?>
Zeref sembrò stupito dalla mia domanda, ed anche un po sollevato, dato che cambiai discorso. <Posso controllare la natura senza ucciderla,> disse fiero alzandosi e mostrandosi vanitoso. Comportamento tipico da draghi! <Posso sentire una perturbazione giorni prima che arrivi; posso sentire i legami della natura e la natura stessa; capisco dov'è un animale dal solo rumore della terra, e poi...>
<COSA?!> chiesi in un solo fiato balzando in piedi. La soluzione che cercavo era proprio sotto il mio naso?! Il drago si voltò di scatto verso di me.  <Tu puoi sentire la posizione di un determinato animale?> lo guardai a bocca aperta.
Zeref mi si avvicinò di un passo. <Sì, certo. Perché?>
Le zampe mi tremavano. <Perché ho perso il mio compagno alcuni giorni fa,> lo guardai dritto negli occhi <riusciresti a capire dov'è si trova?>
Lui annuì. <Provo a cercarlo usando il tuo filo emozionale, sarà difficile perché è un lavoro da draghi della Mente. Mi hai aiutato tanto, te lo devo.> mi guardò con occhi dolci per poi chiuderli e farmi perdere i sensi.

Volo sopra il nostro territorio, sopra le cime degli alberi che, però, ora sono blu. Dove sono? Mi chiedo, ma prima che possa cercare una risposta una voce mi risponde: Sei nella mia mente. Zeref sta usando i suoi poteri e questo è ciò che sa fare. Vedo una macchia rossa tra gli alberi blu e, come se mi leggesse nella mente - anzi, è proprio quello che fa - il drago si avvicina. Passiamo un albero e poi ci tuffiamo tra i rami e le foglie di un pino. La macchia rossa prende forma: ha quattro zampe esili e lunghe corna sottili. Il cervo sta brucando tranquillo, come se non ci vedesse. Forse non ci vede davvero.
Mi muovo in giro e vedo una scia di fumo a terra di color giallo. La seguo mentre fa zig zag tra gli alberi. Termina davanti al cervo. Avevo capito: era la scia dell'odore del cervo. Poco più il là, verso sinistra, altre due scie si incrociavano: una rosa ed una blu.
Riprendemmo la ricerca dall'alto, sopra le punte degli alberi ed ad ogni macchia rossa andavamo a controllare. Orsi, gufi, conigli...tanti animali, ma di Thalon non c'era traccia.
Ad un tratto vedo una scia verde. Avevo imparato a distinguere le scie, ma quella verde era nuova. Blu per gli orsi, rosa per i conigli, giallo per i cervi, ma verde...per cosa stava?
Seguo la scia tra gli alberi, per poi salire in cielo. Qui si fa più offuscata, ma si vede.
E' la scia di un drago, un drago della Morte. Mi dice Zeref mentre la seguiamo. Ci porta oltre il fiume, in luoghi a me sconosciuti.
Termina dentro una grotta buia e deserta. Entriamo. L'unico spiraglio di luce è il sole pomeridiano che entra dall'entrata della grotta.
Avanzo incerta non sapendo dove andare. Mi guardo attorno: nulla di strano.
Sto per uscire, rassegnata che nn vedrò mai più quel drago, quando si apre una voragine nel terreno. Esce del fumo grigio che si dirige fuori dalla caverna.
Lo seguo e, appena fuori, si modella in maniera da formare un drago. Lo riconosco: era il drago che avevo incontrato! Mi avvicino entusiasta, ma lui non mi vede. Poi ricordo che sono invisibile. Lui annusa l'aria e gira la testa a destra e sinistra annusando. Infine si ferma verso ovest, apre le ali e si alza in volo.
Quando capisco che sta andando verso il mio branco mi allarmo. <Zeref! Dobbiamo fermarlo!> urlo inseguendo il drago nero.
Aspetta, ti faccio uscire dalla mia mente. Al suono di quelle parole perdo conoscenza ancora una volta.

Solo in quel momento mi resi conto che Thalon non c'era più. Lo avevo perso per sempre, ed una parte di me se ne era andata con lui. Speravo con tutto il cuore di poterlo trovare, ma ora compresi che non tornerà più da me. La notte prima mi ero addormentata con il bracciale di ramoscelli, creato da lui, accanto. Mi sembrava di averlo vicino, ma era solo una stupida illusione.

AUTRICE
Buonasera! Mega scontro in arrivo! Ma sto zitta altrimenti vi dico tutto. La mia bocca che non riesce a star chiusa!
Basta, basta! Buonanotte, le corde si son rotte ed attenti alle cimici dei letti!!!
Un mega ululato,
Kre

Wolfspirit 2: Il Branco LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora