Capitolo 32 - Visione

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Non appena toccai le squame di Thalon sentii una scossa che mi passò su tutto il corpo e il drago sgranò gli occhi stupito. Rimasi in attesa per un po, finché lui non sussurrò qualcosa.
<Come?> chiese Lydia.
<È...c'è.....tua madre. Krepta è qui, la vedo. Ti vedo!>
Arretrai di un passo aprendo poco le ali per mantenere l'equilibrio. <Cosa?>
<Si, ti vedo. Sei bellissima anche da umana, proprio come ricordavo.> disse il mio compagno abbassando il muso tra le zampe e fissandomi.
<Papà, tutto bene? Non c'è nessuno qui a parte noi.> chiese preoccupata nostra figlia.
Io sospirai. <Solo tu puoi vedermi e sentirmi, tesoro.> sorrisi al mio compagno <Sono il tuo Angelo Custode ora, ma ne parleremo appena siamo soli.>
Seguì un momento di silenzio in cui Thaoln, molto probabilmebte stava contemplando la mia figura. <Sto bene Lydia, mi era parso di vedere Krepta. Sai...mi manca tanto.>
<Anche a me manca molto.> disse lei accucciandosi accanto al padre e nascondendo il muso tra le sue zampe e il torace squamoso del drago.
Una voce in lontananza chiamò Lydia e lei scattó in piedi come una molla. Chiese al padre se poteva andare e lui annuì. Appena rimanemmo soli lui alzò il muso verso di me.<Così ci sei riuscita.>
<Già,> dissi sedendomi accanto a lui dove prima c'era la giovane lupa <non è stato difficile, ma lo sarà nel mio compito. Quanti giorni mancano?>
<A quando il mio corpo svanirà?> chiese, io annuii <Pochi giorni. Ammy dice che non sono più di quattro.>
Il silenzio tornò a farsi spazio tra le nostre parole. Poi il drago si mosse. <Ma tu sai come rimediare, giusto?>
Annuii insicura. Dovevo portargli speranza, anche se non avevo la più pallida idea di come sistemare le cose.
Lui rimase in silenzio per un po. Poi sospirò. <Sono contento che tu sia riuscita nel tuo lavoro fino ad ora. Almeno ho avuto occasione per rivederti.>
In quell'istante dalla tasca del mio giubbotto si accese una luce intensa. Estrassi la sfera di cristallo che mi aveva dato Sasha e la fissammo entrambi stupiti.
<E quella cos'è?> mi chiese Thalon.
<È un oggetto che mi hanno dato appena sono diventata Angelo Custode, ma credevo fosse solo un simbolo.> spiegai girando la sfera luminosa tra le dita <Ora non capisco cosa succeda.>
La appoggiai sul palmo della mano aperto verso l'alto e la guardai brillare al sole. Ad un tratto si sollevò come se in possesso di vita propria. Si portò dietro di me e toccò l'attacco delle mie ali alla schiena. Una luce bianca fece brillare le mie ali e quelle mutarono da grigie fumo a bianco candido. Mi alzai in piedi e le mossi guardando le piume perfette che splendevano.
<Wow!> esclamò Thaoln guardandomi ammirato.
<Sono arrivata appena possibile!> ci fece voltare una voce. <Appena ho sentito tutta quella potenza magica sono corsa subito.>
<Ammy, tu sai che vuola dire?> le chiesi confusa.
Lei annuì. <Tu hai compiuto il primo passo nella tua vita da Angelo Custode e hai acquisito le tue ali da angelo. Inoltre, se hai compiuto il primo passo, il secondo non è lontano. Parlo del corpo di Thaoln.>
Guardai negli occhi il mio compagno e, con i miei occhi nei suoi, il suo tono era cambiato in determinazione e rassegnazione. <Di quanto tempo si parla?>
<Ore, massimo mezza giornata.>

Wolfspirit 2: Il Branco LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora