Capitolo 2

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"l'avevo detto io di mettere la sveglia" ci rimproverò mamma.

Stavamo letteralmente correndo all'interno dell'aeroporto con tutte le valigie a seguito, forse svegliarsi solo un'ora prima di prendere un volo trans-atlantico non fu una grande idea.

"solo cinque minuti" disse Ciara con l'affanno "solo cinque minuti alla partenza! Muoviamoci!"

Lasciammo i nostri bagagli all'hostess a terra e salutai velocemente la mamma. Avrei avuto bisogno di più tempo per salutarla come si deve e per ringraziarla di avermi permesso di fare una cosa simile, ma il tempo non era dalla nostra. Ciara mi prese la mano e si diresse velocemente verso le scalette dell'aereo che stava cominciando ad accendere i motori nel momento stesso in cui riuscimmo ad entrare entrambe all'interno di esso.
Lasciammo un sospiro di sollievo e ci sedemmo nei posti a noi assegnati. Ci mettemmo finalmente a ridere ripensando a quanto eravamo state completamente nel panico fino a due minuti prima, e gli sguardi indignati delle hostess di volo, accrebbero la nostra risata.

"ci pensi? Abbiamo quasi investito quel vecchietto con le nostre valige!" rise Ciara

"probabilmente ci avrebbe tirato dietro l'unico dente rimasto!" risi

"l'avrei conservato come una reliquia, sarebbe stata una bella storia da raccontare" disse sprofondando nel sedile

Mi soffermai a guardare fuori dal finestrino. L'aereo stava decollando e sapevo che mia madre, dalla vetrata dell'aeroporto, ci stava guardando andar via. Sapevo benissimo quanto mi sarebbe mancata. In quel periodo mio padre era a Boston per questioni di lavoro, mi domando se sapesse del fatto che mi stavo avvicinando a lui più di quanto immaginasse.

"quindi sta accadendo davvero?" mi voltai verso Ciara.

"credo proprio di si, e sarà grandioso" mi sorrise

"lo spero" dissi, poi tornai alla realtà "hey aspetta un attimo!" la feci sobbalzare

"qualche problema?" domandò Ciara preoccupata

"ho praticamente accettato una parte della quale non so nulla! Tu sei già parte del cast, di che si tratta?" domandai

"non è il solito telefilm-commedia che si vede di solito in tv, ha un significato molto più complesso!" cominciò "si tratta di un ospedale all'interno del quale ci sono dei ragazzi malati, ovvero noi, che spiegano la loro vita" concluse

"wow, non sembra un ruolo semplice!" commentai

"non lo è, ma credo sia davvero importante trattare di questi argomenti" annuii "oh, ecco il tuo copione "mi passò un plico di fogli spillati "tutte le informazioni sul tuo personaggio sono a fronte delle battute" spiegò

"oh ..ok... allora.." lessi velocemente gli appunti "allora, mi chiamo Jenna, sono una volontaria che lavora nell'ospedale per avere crediti extra e.. oh.. alla fine mi innamorerò di.. Alex?!" domandai guardando Ciara

"Alex è uno dei ragazzi malati, quello con il carattere più difficile.. e interpretato proprio da.. Derek Samuels!" strizzò l'occhio.

"wow!" dissi piacevolmente sorpresa "spero davvero di ottenere quella parte allora!" dissi ed entrambe ridemmo

Le dodici ore di volo passarono velocemente tra cibo, pisolini e spiegazioni di Ciara riguardo il copione. Certo decidere di fare uno sceneggiato su un tema del genere potrebbe rivelarsi davvero complicato, ma ero contenta che in tv si trasmettesse qualcosa di più concreto e reale rispetto ai soliti reality e tv spazzatura. Non vedevo l'ora di dare il mio contributo ad un progetto simile, bhe.. sempre che la parte venisse assegnata a me.
Una voce elettronica ci autorizzò a sganciare le cinture di sicurezza, eravamo finalmente atterrati a Los Angeles ed il mio umore era decisamente passato da "vi ucciderò tutti" a "credo che aspetterò qualche altro mese".

" forza, prendiamo le valige e chiamiamo un taxi!" comandai

"non ne abbiamo bisogno!" disse Ciara con un sorriso che sapevo nascondermi qualcosa

"mi stai prendendo in giro?" domandai

"ti ho organizzato un'altra sorpresa!" disse facendosi da parte

"ma di cosa stai..?" non feci in tempo a finire la frase che il mio sguardo cadde in lontananza, accanto alle porte in vetro rotanti dell'entrata dell'aeroporto, dove erano ad aspettarci, con tanto di valige a seguito, tre ragazzi che avrei saputo riconoscere ovunque "tu li hai davvero chiamati?" domandai incredula e Ciara annuì.

Mi prese per mano e andammo incontro ai tre ragazzi che avevano lo sguardo altrove, probabilmente ci stavano cercando, ma quando fummo abbastanza vicine da entrare nel loro campo visivo, ci sorrisero. Più ci facevamo avanti più sentivo il loro sguardo addosso, le loro espressioni erano passate da euforiche a curiose.. sembrava mi stessero studiando con lo sguardo come si fa su una rana dissezionata.. inutile dire che mi sentissi a disagio. Lo sapevo, si erano dimenticati di me. Abbracciarono tutti Ciara tranne Kendall, che rimase a fissarmi.
Molti anni fa sul set ricordo che lui fu il primo a presentarsi e a mettermi a mio agio, abbiamo sempre avuto un bel legame, l'ho sempre visto come un fratello maggiore e lui mi voleva bene. Così presi coraggio, sfoderai un sorriso ed allargai le braccia.

"ti ricordi di me?" domandai. Kendall mi abbracciò velocemente stringendomi a se, ed attirando gli sguardi curiosi dei suoi amici su di noi.

"Ellie?!" disse incredulo Kendall "la piccola Ellie? Non ci credo, sei proprio tu?" dissi stringendomi.

"bhe.. non è più tanto piccola!" commentò Logan sorridendo, e staccandomi da Kendall in modo da ricevere il suo abbraccio. Lo strinsi fortissimo.

"non avete idea di quanto mi siate mancati!" dissi quasi soffocata da tanto affetto

"non ti avevamo riconosciuta!" disse Carlos. Sciolsi l'abbraccio con Logan per dedicarmi a salutare Carlos "Ciara ci aveva detto di venire all'aeroporto per una sorpresa.. ma non ci saremmo mai aspettati di trovare te!" commentò

"spero sia una gradita sorpresa!" mi augurai

"assolutamente!" disse velocemente Kendall e gli altri annuirono.

"dov'è James?" domandò Ciara ai ragazzi.

Per un attimo mi vergognai di non essermi accorta della palese assenza di James, ma forse ero troppo su di giri per la sorpresa preparata da Ciara da non riuscire a pensare ad altro.

"abbiamo provato a contattarlo, ma non ci ha risposto, forse sarà impegnato!" disse Logan

"cosa? Ma la sorpresa doveva.." Ciara cominciò

"hey, non fa nulla, hai già fatto molto per me. Non mi aspettavo nulla di tutto questo!" dissi senza lasciarla finire "e voi ragazzi" dissi guardandoli "siete stati fantastici, non credevo di riuscire a rivedervi, o almeno, non così presto!"

"figurati, cosa non si fa per la famiglia" disse Carlos. E quella frase mi lasciò felicemente sorpresa, anche così distanti, eravamo riusciti a rimanere così vicini

"forza, ora andiamo, stiamo bloccando il passaggio" disse Kendall impugnando due o tre valige.

Uscimmo dall'aeroporto e ci dirigemmo nel parcheggio. Carlos era sempre il più dolce,continuò a fare domande su cosa avessi fatto fino ad allora e mi raccontò qualche sua esperienza all'estero. Logan era sempre il solito, non perdeva occasione per fare qualche battuta sconcia e creare il riso generale. . Kendall, invece, camminava silenzioso avanti a tutti e da quella distanza riuscii a studiarlo meglio, era rimasto esattamente come lo ricordavo: silenzioso, passo sicuro e spalle larghe. Esattamente come nei miei ricordi.
Poi tirò fuori dalla sua tasca un paio di chiavi con le quali mise in moto una grande auto nera. Kendall si mise al posto di guida e Ciara accanto a lui. Io mi ritrovai nel mezzo dei sedili posteriori tra Carlos e Logan.
Il nostro acceso chiacchierare fu smorzato quando Ciara alzò il volume della sua canzone preferita alla radio 'Snap Out Of It' degli AM.
Logan, Carlos ed io cercavamo di ballare per quanto possibile nel piccolo spazio a noi concesso, ma quel che ne uscì fuori furono mosse più vicine a quelle di un tipo sulla sedia elettrica che alla danza.
Kendall poi abbassò il volume, provocando in Ciara uno sguardo di puro odio, ma non se ne curò. Cercò il mio sguardo nella specchietto retrovisore, e quando lo ottenne..

"dove starai?" domandò

"oh giusto" dissi sporgendomi verso la fila di sedili anteriori "devi portarci a casa di Ciara, starò lì" dissi

"molto bene!" annuì e tornai al mio porto accanto a quei due matti.

Ciara alzò nuovamente il volume, che per poco sfiorò l'assordante, rivolgendo una linguaccia a Kendall. Risi di gusto per quel gesto incredibilmente infantile e riprendemmo a 'ballare'. La mia risata attirò lo sguardo di Kendall dallo specchietto retrovisore.. mi sorrise e scosse la testa in segno di sconfitta.

"e adesso.. l'onda!!" suggerì Carlos

Credo davvero che questo viaggio mi farà bene... e sarà l'inizio di qualcosa di interessante..

Remember Me || Kendall Schmidt vs James MaslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora