"sei sicura di stare bene?" domandò James, notando il mio insolito silenzio
"è tutto sotto controllo" mi voltai verso di lui, al posto del guidatore, cercando di tirare un sorriso tentando di apparire il più rilassata possibile.
Normalmente non mi sarei mai irritata, non con lui, davanti a domande del genere, ma quella sera avevo i nervi a fior di pelle.
Mi ero decisa, facendo appello a tutto il mio autocontrollo, a scambiare quattro parole con Kendall affichè la situazione fra noi diventasse meno imbarazzante, o per lo meno, tollerabile.. ma lui non volle sentire ragioni, dubitai per sino che avesse ascoltato una singola parola del mio discorso.
Ma se il suo intento era quello di rovinarmi la serata, ci era riuscito in pieno.
Torna dal tuo ragazzo.
Ma come diavolo gli era saltato in mente di dire una cosa simile? Credeva davvero che ci fosse qualcosa di più fra me e James?
Ammisi però che avevo colto la palla al balzo.. tutte le cattiverie che mi stava dicendo erano finalizzate ad una sola cosa: ferirmi. Così a mia volta usai la figura del mio amico, che sembrava dargli tanto fastidio, a mio vantaggio, lasciandogli credere che fra me e James ci fosse del tenero.
"ne sei proprio sicura?" domandò nuovamente James, insistendo
Dannazione, non volevo ne potevo sostenere questo terzo grado da parte sua. Avevo lasciato quella dannata festa con l'unico scopo di riuscire a tranquillizzarmi pensando ad altro.
Ma James aveva tutta l'intenzione di non mollare l'osso fino a quando non avrebbe ricevuto una risposta esauriente. Cercai comunque di calmarmi, non meritava assolutamente un trattamento di sfavore solo a causa della mia luna storta.
"..certo" sospirai "sono solo stanca!" Dissi cercando di concludere quella conversazione.. e sembrai riuscirci
Arrivammo finalmente a casa, e per mia fortuna, le domande cessarono, anche se James non sembrò del tutto tranquillizzato dalle mie secche risposte.
Parcheggiò l'auto nel vialetto di casa ed aprì lo sportello per poi dirigersi verso l'uscio di casa. Scesi a mia volta, dopo di lui, dall'auto richiudendo lo sportello alle mie spalle, che rimasi a guardare con inaspettata malinconia.
Dalla mia stanca mente riaffiorò un'immagine ben precisa..
Stavamo tornando in auto dall'ennesima festa con i ragazzi. Kendall era seduto al posto del guidatore mentre io osservavo i colori dei cartelli stradali accendersi di un colore fluorescente man mano che i fari della nostra auto si avvicinavano per poi superarli.
Alla radio stavano passando una vecchia canzone anni ottanta, un periodo che Kendall sembrò amare musicalmente, dal momento che alzò al massimo la piccola manopola del volume e mettendosi a cantare il testo a squarcia gola.
Risi nel vederlo così spensierato, mentre il vento che attraversava l'auto, grazie al suo finestrino abbassato, gli scombinava i capelli mentre teneva il ritmo del brano ticchettando le dita sul manubrio, girandosi occasionalmente verso di me per fare qualche faccia buffa, non perdendo mai occasione per farmi ridere.
Arrivammo finalmente davanti casa. Spense la radio e staccò la sua cintura.
"ferma lì dove sei" disse per poi uscire dallo sportello e cominciare a camminare facendo il giro dell'auto
Sapevo quello che voleva fare, voleva essere galante ed aprire lo sportello per me.
Non staccai lo sguardo da lui, che ammiccante arrivò davanti al cofano dell'auto, ma ad un certo punto scomparve dalla mia visuale.
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Remember Me || Kendall Schmidt vs James Maslow
Fanfictionsono passati cinque anni, le nostre vite sono così diverse e lontane, ma questo è il punto di congiunzione, qui siamo di nuovo tutti insieme.. so che ti ricordi di me, perchè la tua immagine è ancora vivida nella mia mente!