Capitolo 14

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Freneticamente prendemmo le ultime cose, dato che il clacson che avevamo appena sentito, proveniva dalla macchina di Kendall parcheggiata davanti casa.

"perché perdi sempre il tuo telefono?" domandai esausta tenendomi la giuntura del naso con due dita

"io. Non. Lo. Perdo. È' lui che si nasconde da me!!" sbottò Ciara correndo in ogni stanza per verificare l'effettiva presenza del suo cellulare.

Il clacson suonò un'altra volta per ricordarci quanto fossimo già in ritardo. Nel guardare l'orologio lo sguardo mi cadde sul comodino accanto, dove, fatalità, c'era il telefono che Ciara stava disperatamente cercando di trovare mettendo a soqquadro l'intero appartamento.

"è impossibile, io mi arrendo" mi venne incontro alzando le braccia al cielo esasperata "non lo troverò mai, io.." alzai un sopracciglio ed indicai l'oggetto a pochi centimetri da me "io.. io sapevo che era lì" riprese il discorso mentre, alzando gli occhi al cielo, mi dirigevo verso la porta spalancandola "voglio dire, era ovvio che stesse lì.. non avrai creduto davvero che io non sapessi dove.."

"Ciara... muoviti!!" dissi una volta per tutte,e finalmente riuscimmo ad uscire di casa.

Attraversammo il vialetto ed arrivammo alla macchina parcheggiata di Kendall. Ciara trovò posto nei sedili posteriori, mentre io mi sedetti al posto del passeggero accanto a Kendall.

"era ora! Credevo non arrivaste più!" sorrise il ragazzo dagli occhi verdi accanto a me

"ho detto che sapevo benissimo dove fosse!!" sbottò Ciara di punto in bianco provocando un'espressione interrogativa sul viso di Kendall

"possiamo non parlarne?!" sorrisi e Kendall annuì, pigiando sull'acceleratore.

Durante tutto il tragitto in auto mi dedicai a studiare l'atteggiamento di Kendall, sembrava piuttosto nervoso, dopotutto era la prima volta che uscivamo come coppia ufficiale con tutto il seguito di amici.

Le nostre chiacchiere sulla nostra giornata furono interrotte dal suono del telefono di Ciara, che cominciò a parlare animatamente con la persona dall'altra parte della cornetta. Colsi l'occasione di poter scambiare due parole soltanto con il ragazzo accanto a me.

"sembri nervoso"

"nervoso? Io? Pff.. figurati! Sono solo i ragazzi, nulla di che, perché dovrei essere nervoso?" disse tutto d'un fiato stringendo con particolare forza il cambio manuale.

"hey" dissi poggiando la mia mano sulla sua, e lo sentii rilassarsi "andrà tutto bene, sono i nostri migliori amici" dissi

"lo so, è solo che.. è la prima volta che ci presentiamo a qualcuno come.. coppia" sembrò nuovamente sotto pressione

"è strano anche per me, a dire la verità" attrassi per un secondo il suo sguardo "ma, come ho già detto, andrà bene" cercai di confortarlo, e devo dire che ci riuscii dal momento che mi sorrise.

Arrivammo poi davanti all'enorme casa di James, a quanto pare la festa sarebbe stata lì, e anche se avevo dei brutti ricordi riguardo quel posto, decisi di sfoderare uno dei miei sorrisi migliori per la serata.

"si va in scena" ci avvertì Ciara dai sedili posteriori sganciando la sua cintura.

Poi aprì la portiera e scese dalla vettura, così fece anche Kendall. Quando toccò a me uscire dall'auto, qualcosa me lo impedì. Provai ancora a tirare la maniglia ma.. niente, lo sportello non si aprì.

Kendall fece il giro dell'auto e si avvicinò a questo, riuscendo ad aprirlo senza alcun impedimento.

"tu non mi hai davvero bloccato il mio sportello di proposito, vero?" alzai un sopracciglio accettando la sua mano per riuscire ad uscire dall'auto

Remember Me || Kendall Schmidt vs James MaslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora