"Alex, vorrei solo farti sapere che, per ogni cosa.. sarò qui!" dissi
"ehm.. ok ora dovrei prendere la tua mano e.." disse Ciara mentre teneva il copione sotto gli occhi "Jenna, ora dovresti andare" ma invece di rimanere seria scoppiai a ridere "cosa c'è?" domandò "cosa?"
"non dovresti leggere le note, non riesco a prenderti sul serio in questo modo!" le dissi
"piccolezze" sminuì con un gesto della mano "ad ogni modo a me sei piaciuta, e piacerai anche a loro"
Avevamo passato i seguenti due giorni letteralmente chiuse in casa a studiare le parti per il provino che avrei sostenuto quello stesso pomeriggio. Il passare dei minuti non faceva altro che accrescere la mia ansia e la paura di un rifiuto o di uno sbaglio durante la messa in scena della mia parte.
"lo spero davvero, voglio che tutto questo funzioni" quasi sussurrai
"forza, vieni mangiamo qualcosa"
Decidemmo di mettere qualcosa nello stomaco prima di partire verso gli Studios. Ma ero decisamente troppo nervosa per divorare quello che avevo nel piatto, quindi mi limitai stuzzicare qualcosa qua e la. Passare quel provino sarebbe stata la realizzazione di un sogno, avrei vissuto come avevo sognato fino a quel momento e passato il mio tempo con delle persone grandiose che non credevo avrei rincontrato così presto.
"oh no.." disse Ciara sbloccando lo schermo del suo cellulare che aveva cominciato ad illuminarsi
"oh no, cosa..?" domandai
"il mio manager vuole ridefinire la prefazione del contratto con gli Studios" disse piuttosto seccata
"e quindi?" domandai non riuscendo a cogliere il lato negativo in tutto ciò
"e quindi.." cominciò "non portò accompagnarti all'audizione perché dovrò andarci con lui" concluse
Il solo pensiero di dovermi presentare da sola dopo tanti anni agli Studios mi fece tremare le ginocchia, non mi trovavo in quel settore ormai da molto, e mi sentivo come un dilettante alle prime armi, spaesata. Il mio sguardo si perse all'interno della stanza.
"questo si che è un problema!" dissi portando entrambe le mani al viso
"mi dispiace Ellie, io vorrei.."
"no, non fa nulla.. sai che c'è? Sono adulta, posso gestire queste situazioni.. posso venirne a capo" cercai di calmarmi
"sul serio?" domandò corrugando la fronte
"assolutamente no, chiamo Kendall!" dissi estraendo dalla tasca posteriore del jeans il cellulare e digitando il numero. "ti prego, rispondi.. andiamo" bisbigliai alla cornetta del telefono
"hey Ellie" rispose con la solita allegria che lo contraddistingueva
"Kendall ho immediato bisogno di te" dissi cercando di mantenermi calma
"adesso..?" domandò
"adesso!"
"ehm io.. ok.. arrivo!" rispose
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Le sedie della sala d'attesa erano incredibilmente moderne ma scomode, non riuscii a trattenere il pensiero che un arredamento vintage avrebbe maggiormente svolto la funzione di rilassamento tipica della sala d'attesa riuscendo comunque a trasmettere credibilità all'intera sede, ma evidentemente quell'atmosfera fredda adottata aveva tutto l'intento di accrescere il nervosismo di ognuno dei canditati accolti.
Avevo le gambe accavallate, mosse da un frenetico tic di ansia, le mani poggiate su queste non facevano altro che torturarsi ed il mio sguardo era fisso non so dove su un punto preciso dell'intonaco di fronte a me. La mia mente poi, spaziava su quelle che sarebbero potute essere le peggiori e le migliori ipotesi di un futuro non troppo distante ormai.
"hey, ti vuoi calmare?" disse Kendall poggiando la sua mano sulle mie
La sua voce fu come un immediato ritorno alla realtà. Mi voltai verso di lui, avevo quasi dimenticato di non essere completamente sola. Mi sorrise cercando di capire il mio stato d'animo con un solo sguardo.
"lo farei se ne fossi capace" suonò dalle mie labbra con un tono di autosufficienza "scusa, vieni qui" strinsi il suo braccio e poggiai la testa sulla sua spalla "non hai idea di quanto ti sia grata di essere qui con me, adesso!" dissi chiudendo gli occhi e cercando di regolarizzare il respiro
"questo e altro per te, lo sai" mi rassicurò poggiando a sua volta il capo sul mio "andrai alla grande, vedrai"
La porta dello studio si spalancò attirando l'attenzione di tutti i giovani all'interno della sala. Un ragazzo ne uscì piangendo ed un suo amico gli domandò il perché "quando sei davanti a tutti, perdi la memoria amico.. sapevo tutto, ma sono rimasto in silenzio, ho fatto una pessima figura.. la mia carriera è definitivamente stroncata" e lasciò l'edificio
Mi aggrappai al braccio di Kendall con più forza. Un uomo elegante vestito di nero da capo a piedi tirò fuori una lista che teneva nascosta dietro la schiena e lesse ad alta voce il nome del prossimo ad entrare in quella stanza "Williams!" chiamò "Signorina Williams"
"sono qui!" trovai il coraggio di dire "arrivo subito" l'uomo fece un cenno con il capo e tornò nella stanza. Velocemente io e Kendall ci alzammo e mi accompagnò dinnanzi alla porta d'entrata "dannazione, ho paura" dissi
"sta tranquilla, fa vedere loro quello che sai fare.. io sarò qui, esattamente qui, ad aspettarti" disse stringendomi la mano e sorridendo speranzoso
Quel gesto mi fece acquisire abbastanza coraggio da prendere un gran respiro e dirigermi all'interno della sala.
La porta venne chiusa al mio passaggio e davanti a me trovai un lungo tavolo che doveva ospitare sceneggiatori, registi e produttori. Li salutai educatamente e mi presentai
"ciao" sentii alle mie spalle e mi voltai "sono Derek" disse.. Derek Samuels.. avrei fatto il provino direttamente con lui?!
"sono Ellie.." gli strinsi la mano
"quando vuoi.." comunicò una donna seduta al grande tavolo. Era giunto il momento.
Kendall's Pov:
Ellie era ormai lì dentro da ben venticinque minuti, cominciai a domandarmi cosa stesse facendo, nessuna audizione è mai durata così tanto, ma da un lato ero contento di essere lì e di essere l'unico a condividere questo momento con lei. Fui stroncato dai miei pensieri quando la porta si aprì di scatto e ne uscì una Ellie del tutto differente da quella che aveva varcato quelle stesse soglie poco tempo prima.
Il sorriso che sfoggiava era lo stesso che aveva da bambina, lo stesso che le faceva brillare gli occhi. Sul set le affibbiammo un nomignolo proprio per quel motivo, la chiamammo "Shining eyes" perché quando sorrideva i suoi occhi brillavano.
Ma adesso.. wow, sembrava impossibile, ma i suoi occhi brillavano ancora di più.. vedendola felice sorrisi di conseguenza.
"Kendall!" mi abbracciò e fui costretto ad indietreggiare vista la sua forza in quel gesto affettuoso
"qualcuno è felice!" Constatai e la sentii ridere "devo dedurre che sia andata bene!" le sussurrai
"a quanto dicono.. più che bene" si scostò e la guardai cercare di smettere di sorridere, ma fu impossibile "credo di poter avere qualche chance concreta di vincere il provino" disse
"è grandioso.. ma andiamo via di qui" dissi prendendole la mano e uscendo dagli Studios visto che stavamo innervosendo ancor di più gli altri provinanti che attendevano di essere chiamati "sono davvero felice per te Ellie" le dissi una volta fuori di lì.
"è stato fantastico, sembravano tutti entusiasti.."
"dobbiamo festeggiare, allora" mi bloccai davanti a lei
"ma la parte non è ancora mia"
"questo non è importante" dissi facendola ridere "dobbiamo festeggiare l'esperienza che hai appena avuto.. e credo che dopo tanto stress tu te la sia davvero meritata" conclusi
Ellie's Pov:
Riuscii a farmi convincere da Kendall, che decise di guidare fino ad un piccolo chiosco nella periferia della città, durante tutto il tragitto si era categoricamente rifiutato di rivelare la destinazione fino al nostro arrivo.
"non farti ingannare dalle apparenze, è un po' piccolo, ma prepara i migliori hamburger di tutta la città!" disse estraendo le chiavi dal cruscotto della macchina.
"mi fido!" gli sorrisi
Non appena entrammo fui catturata dall'atmosfera antica che caratterizzava quel posto, mi venne in mente un vecchio stabile immaginato leggendo uno dei libri di Dickens, era assolutamente stupenda. Un cameriere ci condusse verso un tavolo disponibile e il pranzo ordinato arrivò dopo non molto.
"questo posto è molto antico, fu il primo in qui venni una volta trasferito a LA" disse Kendall "è un po' retrò, ma.."
"è assolutamente perfetto" aggiunsi vedendolo sorridere "adoro questo tipo di scenari, mi ricordano l'ultimo libro che ho letto!"
"qual'era?" domandò curioso
"bhe, si trattava del.." e così ebbe luogo una delle conversazioni più lunghe di sempre, dai libri al cinema, dalla musica ai viaggi.
Ed era bello essere lì, con il proprio migliore amico a scambiarsi ideali ed esperienze in un discorso che non raggiungeva mai una fine, ma era sempre di spunto per raccontare un'altra storia.
Questo mi era mancato... delle persone vere che mi volessero bene esattamente così, per quello che sono.______________________
Ciao bellissime!!!! Come vanno le vacanze? Io potrei riassumerle in "dormire & mangiare all day all night".
Grazie dei commenti. Cosa ne pensate di questo capitolo? Fatemi sapere..
Elli
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Remember Me || Kendall Schmidt vs James Maslow
Fanficsono passati cinque anni, le nostre vite sono così diverse e lontane, ma questo è il punto di congiunzione, qui siamo di nuovo tutti insieme.. so che ti ricordi di me, perchè la tua immagine è ancora vivida nella mia mente!