Capitolo 8

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"avresti dovuto girare a destra circa mezzo miglio fa" sbuffai guardando storto Ciara

"ma ci deve pur essere la possibilità di tornare indietro!" controllò la segnaletica

Per farla breve, ci eravamo perse. Se non avessi estratto la cartina della città dal cruscotto, probabilmente avremmo vagato per strada tutta la notte. Anziché metterci dieci minuti avevamo impiegato mezz'ora per raggiungere il locale, ma almeno eravamo giunte a destinazione.

"la prossima volta, guido io" affermai scendendo dall'auto

"sarà meglio" stranamente non contestò Ciara.

Insieme entrammo nel ristorante di classe prenotato da James e non potemmo fare a meno di non guardarci intorno, era tutto estremamente moderno e raffinato.

"è esattamente un posto alla James" commentò Ciara dando un'occhiata in giro

"incredibile che posto sia riuscito a trovare con così poco tempo a disposizione"

"non sorprenderti" avvertì Ciara "ha delle conoscenze un po' ovunque"

"ad ogni modo è davvero notevole" conclusi sorridendo

"finalmente siete qui, non aspettavamo altro che voi" disse James venendoci incontro

"qualcuno si è perso lungo la strada" dissi sarcasticamente guardando Ciara, che sorrise innocentemente

"bhè, almeno siete riuscite ad arrivare" disse James "Ellie, non ringraziarmi, ma ho invitato anche dei manager , sono pezzi grossi in questo campo, delle mie vecchie conoscenze" si rivolse solo a me

"m-manager?" cominciai a sudare freddo. Questa serata sarebbe dovuta essere intima, fra amici, e adesso ci sono anche delle persone sulle quali dovrei far colpo?!

"certo, pezzi grossi.. nessuna pressione" rispose James facendo cenno di seguirlo.. lui avanzò ma io rimasi immobile al mio posto

".. nessuna pressione?!" mi voltai verso Ciara che strinse le labbra cercando di soffocare un sorriso

"ok ti ha spiazzata, ma sii te stessa, questa serata è dedicata a te.. fregatene degli altri" cercò di rassicurarmi e devo dire che ci riuscii.. in parte

Seguimmo James fino all'entrata della grande sala, dove c'erano davvero tutti: i ragazzi, i famosi manager e fra quelle facce riuscii anche a riconoscere i volti dei produttori davanti ai quali feci l'audizione.
Nessuna pressione, eh?!

Una volta entrata nella stanza tutti gli occhi furono su di me... silenzio e imbarazzo erano le uniche cose che riuscivo a sentire.

"forza.. dì qualcosa!" sussurrò Ciara a denti stretti sorridendo

"buona sera!" fu tutto quello che uscì dalla mia bocca, ma a giudicare dai sorrisi che mi rivolsero gli ospiti, ero sulla strada giusta..


______

Quella sera erano tutti tremendamente eleganti, uomini in smoking e donne con lunghi abiti da sera, esattamente quello che avevo raccomandato per una serata normale e intima... grazie James.
Ma alla fine credo di essermi ben uniformata allo stile della serata. Avevo chiacchierato a lungo con i manager cercando di non fare brutte figure ma avevo passato poco tempo con i ragazzi, e quella serata era dedicata più a noi come gruppo che a me stessa.
Kendall fu l'unico a sapere della mia vittoria al provino per ultimo, e quando glielo dissero per invitarlo lì quella sera, fu davvero felice, ma riuscimmo a parlare per troppo poco tempo, dal momento che James ci interruppe dicendomi che ai produttori dello show avrebbe fatto piacere scambiare quattro chiacchiere con me "torno subito" gli dissi .
Ma quelle quattro chiacchiere riuscirono ad occupare un'ora di tempo, se non di più.

"e così gli dissi, lavoro in tv non in un ospedale" disse un produttore scaturendo una risata generale alla quale mi unii nonostante la pessima battuta

Eravamo al centro della stanza ed avevamo un bicchiere di spumante a testa.

"allora, cara" disse rivolgendosi a me una di questi "hai già letto il copione?"

Aveva i capelli scuri legati in un severo chinion, e anche la sua postura, schiena dritta e mento alto, mi faceva pensare ad una donna potente ed influente

"a dire il vero si, in due giorni lo avevo terminato" dissi attirando lo stupore degli altri

"e come ti è sembrato?" domandò un altro

"trovo che sia giusto sensibilizzare il mondo lì fuori su argomenti del genere, visti soprattutto con una chiave di lettura così contemporanea e giovanile.. mi è piaciuto davvero molto" dissi bevendo un sorso dal mio bicchiere

"sul serio? Ne sono felice, sai sono stata io a co-scriverlo" si inorgoglì la donna.

"davvero?" domandai "ci sono state delle parti che ho davvero ammirato, complimenti" mi congratulai

"oh grazie, bhe vedi, volevo soprattutto riuscire a rendere l'idea di.." mentre ascoltavo l'intricato discorso della produttrice il mio sguardo la superò cadendo sulla porta di servizio che era stata appena utilizzata, e credevo di sapere anche da chi.

"chiedo scusa" dissi interrompendola, prendendo la mia giacca e dirigendomi in quella direzione.

Spalancai la porta e mi guardai attorno, ma dove era andato? Poi abbassai lo sguardo e lo vidi seduto sulla bassa scalinata che portava verso il retro del locale. Era di spalle davanti a me.

"hey, che fai qui?" dissi sedendomi sullo scalino accanto al suo

Remember Me || Kendall Schmidt vs James MaslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora