Capitolo 30

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James era davvero il coinquilino perfetto: ordinato, disponibile e sempre di buon umore.

Ero contenta di avere una persona così a spalleggiarmi, e sperai, in un certo senso, che la sua positività potesse espandersi fino ad arrivare a me.

Ma, nonostante le sue premure, non riuscivo a far a meno di pensare a tutto quello che era accaduto nei giorni precedenti.

Ero rimasta davvero scioccata dal doppiogiochismo di quella che reputavo la mia 'migliore amica' ma, più di tutto, non riuscivo a togliermi dalla testa Kendall.. anche dopo tutta la successione di eventi sgradevoli susseguitasi.

Non ricordo quanto tempo fosse passato da quel fatidico giorno, non ricordai nemmeno da quanto presi possesso della stanza a casa di James.

Mi sembrava di essere lì da mesi, ormai.

Diedi uno sguardo alla sveglia sul comodino, erano le 12:46.

Ero sempre stata una persona mattiniera, e lo ero ancora, il fatto è che in quei giorni di permanenza in quella casa provvisoria, raramente riuscii a dormire serenamente.. avevo sempre incubi di ogni genere.

Ma decidevo di rimanere nel letto, in questo caso fino a tardi, per non far preoccupare James, che avrebbe fatto domande a raffica sconvolgendo il delicato equilibrio della mia mente protesa verso il caos più assoluto.

Mi sentivo come una mina.. una sola scintilla, e sarei esplosa.

Quindi decisi di tenere lontano a priori qualsiasi cosa avesse le sembianze di una fiamma.

Decisi di alzarmi dal letto.. dio, mi sentivo uno schifo.

Uscii dalla mia stanza e mi diressi verso la cucina.. avevo imparato ad orientarmi in quella casa, ormai, ma non mi sentivo a mio agio.. sentivo che quello non era il mio posto.

"finalmente!" disse James appena mi vide "era ora che ti alzassi!" sorrise

"buon giorno!" cercai di sorridere

"hai un aspetto fantastico!" disse

"James, ti prego" lo bloccai "so che cerchi di aiutarmi a farmi star meglio.. ma puoi dire la verità! Sembro una sottospecie di cesso zombie narcotizzata!" mi diressi al bancone per cercare di preparare del caffè.

"non parlare in questo modo di te stessa" mi ammonì alzandosi dal divano e venendo verso di me "non puoi piangerti addosso.. è passata una settimana.. so che ti senti male, ma sei una ragazza bellissima e piena di occasioni in una città del genere"

Mi soffermai su una parte della sua frase appena pronunciata ".. una settimana.. è davvero passata solo una settimana?" domandai, e come risposta ricevetti uno scrollo del capo da parte del mio amico.

Wow, quella che mi era sembrata un'infinità di tempo, si era rivelata, invece, una sola settimana.

"parliamo di cose belle" cambiò discorso sorridendo, come al solito "hai ricevuto l'invito agli Awards?" domandò

"si.. ma non credo di volerci andare, sinceramente" il mio sguardo si smarrì non so dove

"pensi ancora a lui?" domandò James poggiandosi con i gomiti sul bancone accanto a me

"cosa?" domandai visto che il suono della sua voce mi strappò dai miei pensieri.

"pensi a Kendall?" domandò nuovamente con un tono di voce calmo e controllato

"credo sia impossibile cancellarlo definitivamente dalla mia mente, sai?" sorrisi debolmente e lui con me.. adoravo il suo sostegno morale

"sei arrabbiata con lui?"

Remember Me || Kendall Schmidt vs James MaslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora