Capitolo 21

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Kendall's Pov:

ogni singola posizione in cui dormire era stata davvero una tortura. Ad ogni singolo movimento corrispondeva un crampo o una fitta.

Aprii gli occhi rendendomi conto del fatto che fosse tarda mattinata. Mi accoccolai ancora di più sotto le coperte e chiusi nuovamente gli occhi, l'ultima cosa che volevo era dovermi alzare mettendo fine all'unica posizione, laterale, che mi permetteva di rilassarmi senza provare alcun genere di dolore.

Sprofondai con il viso nel morbido cuscino bianco e allungai una mano nel tentativo di avvicinare il corpo di Ellie al mio.. ma la mia mano trovò solo il freddo materasso.

Con gli occhi chiusi andai a tentoni nel letto cercando di sentire la sua effettiva presenza.. ma nulla.

Fu solo allora che, in preda al panico, spalancai gli occhi mettendomi seduto sul letto.
Quell'azione repentina mi costò qualche strappo nella parte dorsale, ma non mi curai del dolore, anche se era atroce.

Mi alzai, e per poco le mie gambe non cedettero; cavolo, quanto odiavo trovarmi in quello stato.

Misi velocemente un paio di calzoncini marroni con dei segni bianchi, non il massimo dello stile, ma a me piacevano gli accostamenti bizzarri.

Passai in rassegna tutte le stanze al piano di sopra, cercando di aiutarmi a sorreggere il mio peso, sulle gambe ancora indolenzite, grazie agli stipiti delle varie porte.

Ma nulla.. lei non era lì.

Molti pensieri cominciarono a farsi spazio nella mia mente: era davvero andata via?

Immaginai di averla solo sognata la sera prima, forse era davvero un brutto scherzo giocato dalla mia immaginazione, forse lei non era davvero lì.

Cercai di far mente locale su quanto accaduto la sera prima, e tutto combaciava.. lei era stata lì, lei mi aveva baciato, lei aveva trascorso la notte con me..

E allora perché adesso non è qui?!

Aveva espressamente detto che 'non sarebbe andata da nessuna parte'

Forse aveva cambiato idea.. forse non mi voleva più con lei..

Scesi le scale con la stessa fretta con la quale la mia mente si stava scervellando per cercare una plausibile risposta ai miei interrogativi.

"Ellie.." gridai preoccupato arrivando in salotto e guardandomi attorno "Ellie" dissi nuovamente dirigendomi a tutta velocità verso la cucina, dove una figura si stava avvicinando a me, e per poco non la travolsi nella mia camminata affannosa

"hey.. che ci fai in piedi?" domandò cercando di trovare l'equilibrio dopo la collisione con il mio petto "credevo che ti avessero raccomandato di restare a letto" disse con tono di rimprovero conducendomi verso la sedia più vicina, sulla quale mi aiutò ad accomodarmi

"oh grazie al cielo" sospirai buttando la testa indietro sullo schienale

"ma di che stai parlando?" sorrise lei incrociando le braccia con un espressione interrogativa e divertita sul volto

"credevo fossi andata via" dissi e lei tornò seria.

"Kendall.." disse con un tono estremamente caldo "te l'ho detto.. non vado da nessuna parte" disse inginocchiandosi davanti alla mia sedia e carezzandomi il viso. Mi sembrò di respirare aria pura per la prima volta, guardando la dolcezza del suo viso "non posso credere ti sia preoccupato per una cosa del genere" sussurrò dolcemente

I suoi occhi su di me erano così teneri e limpidi, pur tendendo ad un colore molto vicino al nero, ma credo che fosse proprio quello il bello del suo sguardo, era profondo.

Remember Me || Kendall Schmidt vs James MaslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora