Capitolo 16

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Una volta giunti davanti alla sede della casa discografica dove lavorava Kendall, James parcheggiò l'auto dietro ad un grande albero ed entrambi eravamo intenti a procedere verso l'entrata, dove l'illuminazione dell'atrio spiccava vista l'oscurità attorno.

"non so come ringraziarti, sul serio! Pochi sarebbero stati disposti a compiere un simile tragitto"

"smettila di ringraziarmi io volevo solo.." ma di colpo si interruppe

"solo.. cosa? Di cosa sta.." lo guardai, e notai che il suo sguardo era bloccato su qualcosa davanti a se, e quando mi voltai, constatai che non era un qualcosa, ma un qualcuno.

Due figure nell'ombra, leggermente rese visibili dalla fioca luce di un palo nelle vicinanze.

La prima figura nell'ombra mi apparve piuttosto chiara, spalle larghe, vita stretta.. Kendall.

Ma al suo fianco c'era una ragazza che non avevo mai visto. Avevo conosciuto alcune delle collaboratrici e produttrici quel giorno che rimasi con lui in sala d'incisione, ma il viso di quella ragazza mi fu del tutto nuovo.

Lei aveva una stretta ben salda alla sua spalla e si dondolava scherzosamente a lui, ridendo animatamente, mentre lui aveva le mani nelle tasche e sorrideva a testa bassa, come se si vergognasse.

Visto che non eravamo così lontani dal grosso albero dove avevamo parcheggiato, mi nascosi dietro questo tirando con me James, riuscendo a non renderci visibili mentre, attenti, spiavamo l'intera scena davanti a noi.

"e quella bionda chi è?"

"la sua ex" rispose e lo guardai "si chiama Micaela, Micaela Von Turkovich" disse James non perdendoli di vista

"e che ci fa con lui? Lavorano insieme?" domandai

"no.. sinceramente non so perché sia qui" bisbigliò

Le mani della ragazza scivolarono dal braccio di Kendall fino a stringere la sua mano, ed accompagnò il tutto facendo ondeggiare i suoi capelli

"vuoi.. vuoi che andiamo via?" domandò James

Ma io non riuscii a rispondere.

Perché Kendall non faceva niente per fermare quella ragazza ed il suo pavoneggiarsi? Era evidente che stesse flirtando con lui. Perché aveva acconsentito a lasciarsi avvicinare in questo modo?

"Ellie!" mi chiamò nuovamente James

Ma in quel preciso istante la ragazza dei capelli biondi si avvicinò così tanto al viso di Kendall da poggiare una sua mano sulla sua nuca ed attrarlo a se per baciarlo.

Ogni muscolo del mio corpo si irrigidì, la mia mente si svuotò, ma non riuscii a muovere nemmeno le palpebre. Mi sentii come svuotata di qualsiasi sentimento o parola.. ero priva di ogni cosa, forse perché apparteneva tutto a lui.

"forza, andiamo via!" decise James al posto mio mettendo entrambe le mani sulle mie braccia costringendomi a dare le spalle al peggior spettacolo che potessi mai aspettarmi di vedere.

Salimmo in auto e velocemente abbandonammo quel parcheggio isolato.

Niente più sagome nell'oscurità, niente più battiti accelerati di un cuore che aveva assistito al suo frantumarsi, solo le luci dei semafori, e le strisce della segnaletica stradale che comparivano illuminandosi di luce fosforescente mano a mano che i fari dell'auto di James avanzavano nella notte.

Ero rannicchiata sul sedile del passeggero, accanto ad un taciturno James, ma come biasimarlo, anche per lui fu uno shock assistere a quello spettacolo.

"io non.." ruppe il silenzio "mi dispiace" si voltò verso di me "non credevo che lei .."

"possiamo non parlarne.. per favore!" dissi cercando di mantenere la calma

Remember Me || Kendall Schmidt vs James MaslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora