Remember Me || Kendall Schmidt vs James Maslow

Capitolo 26

Ellie's Pov:

mi svegliai prima di Kendall, quella mattina. Ma non ebbi nemmeno l'intenzione di alzarmi dal letto.

Rimasi lì, fra le sue braccia, a studiare le espressioni involontarie del suo viso ancora intriso del sonno mattutino. Era così bello.

I capelli chiari sparsi sul cuscino in maniera disordinata, le labbra leggermente dischiuse e carnose, e le ciglia che dolcemente poggiavano sulla sua guancia.

Sorrisi davanti alla sua figura di estrema beatitudine e tranquillità.

Ero sempre stata una persona mattiniera, ma non da quando conobbi Kendall.. lui stravolse tutto.

Insomma.. Perché doversi alzare presto quando hai qualcuno del genere accanto a te?!

Eravamo entrambi sdraiati sul letto lateralmente, uno di fronte all'altra. Ed il suo braccio, come di consueto, mi cingeva la vita costringendomi a restare il più possibile accanto a lui. Mi sembrò strano che, in qualsiasi posizione decidesse di dormire, riuscisse sempre a fare in modo di stringermi al suo fianco.

Farfugliò qualcosa, rimanendo ad occhi chiusi, ed il braccio che aveva attorno alla mia vita, si strinse a me ancora di più.

Era protettivo nei miei confronti anche nei suoi sogni.

Sorrisi istintivamente e cercai di spostare delicatamente una ciocca che gli era ricaduta sulla fronte.

"buongiorno anche a te" bofonchiò con voce profonda riuscendo a mala pena ad aprire gli occhi.

"oh.. non volevo svegliarti" dissi "scusa.."

"perché ti scusi?" domandò stiracchiandosi "non devi scusarti con me" si avvicinò e premette delicatamente le sue labbra sulle mie, in un casto bacio. Sorrisi della vicinanza dei nostri corpi, poi poggiò il palmo della mano dietro la nuca, reggendo il peso sul gomito, rimanendo a guardarmi "sai.. ieri sera sembravo un bambino" disse abbassando lo sguardo e ridendo

"ah si? Come mai?" il suo sorriso fu contagioso

"ero sul tappeto, davanti alla tv, aspettando di vederti.." si bloccò per un istante e poi riprese "non lo so..appena ti ho vista il cuore mi è uscito fuori dal petto.." era diventato completamente rosso, e risi del vederlo così ".. lo so.. suona così dannatamente patetico" si voltò e si mise seduto sul letto, pronto ad alzarsi e lasciare la stanza.

Avevo solo la visuale della sua schiena nuda, sulla quale si alternavano le chiazze di colore di alcuni tatuaggi, che ormai, conoscevo perfettamente.

Prima che si alzasse, spostai le coperte e lo raggiunsi cingendogli il torace e stringendo le mie mani sul suo petto. Il mio viso trovò posto nell'incavo del suo collo, come se avessi sentito la necessità di imprimere il suo odore nella mia mente ancora una volta.

"sei tutto, Kendall Schmidt!" sussurrai "sei tutto, tranne che patetico"

Lo sentii sorridere e portò una mano sul mio braccio, per carezzarlo dolcemente con il pollice, dopodiché si voltò per lasciare un tenero bacio sulla mia fronte.

"le tue parole sono letali per me!" sussurrò a sua volta, ed alzai lo sguardo

Non so dire per quanto i suoi occhi bloccarono i miei, ma fu un momento così intimo, che avrei voluto conservarlo per sempre.. così.. persi negli occhi l'uno dell'altra.

Improvvisamente Kendall afferrò le mie cosce, ai lati delle sua anche, e si alzò in piedi correndo per il corridoio fino al piano di sotto.

Cominciai a ridere senza sosta, come poteva quel ragazzo essere, in un primo momento, così dolce e sensibile, e poi trasformarsi un secondo dopo in un idiota patentato?!