|Capitolo 1|

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Pov Zayn》
La macchina sfreccia per le strade della periferia di Saint Hill.

La nebbia mi copre la visuale della strada.

Le ruote stridono sull'asfalto crepato e leggermente ghiacciato per la temperatura bassa.

Anche se sono le sei e mezza del pomeriggio, il buio domina il cielo.

Intravedo in lontananza delle villette a schiera; ci siamo.

Con la mano leggermente tremante per il freddo, cambio la marcia e premo il pedale dell'acceleratore per arrivare il prima possibile.
Rifletto su tutto ciò che è successo in questi anni.

La mia vita è cambiata in un battito di ciglia. In pochissimi anni la mia vita è diventata un fottuto incubo.

Lui e lei mi hanno fatto cambiare.

Prima ero un normale ragazzo felice con il suo amico e la ragazza dei suoi sogni ma poi tutto si è trasformato.

Ora sono solo un mostro in cerca della sua pace interiore precedentemente rubata da due persone che credevo le più importanti della mia esistenza.

Quelle due che ora sono solo le artefici per aver reso la mia vita una merda.

Ma cosa ci posso fare?
Ora sono anch'io un mostro e come tale voglio la mia rivincita.

Vendetta.

Tutto ciò che mi circonda grida vendetta. Nel mio sangue scorre la vendetta.

Forse non avete capito bene all'inizio.

Riotterrò la mia pace interiore dopo essermi vendicato.
Avrò la mia rivincita.

Risvegliandomi dai miei pensieri mi accorgo che sono davanti alla mia vecchia casa.

Dolce, vecchia casa.

Dopo aver parcheggiato l'auto sul giardino della piccola villetta scendo, sbatto forte lo sportello e chiudo.

Giro lentamente la testa verso il portone della casetta e lo fisso per un lungo momento.

Dopo aver fatto un sorrisetto, prendo le valigie che avevo scaricato dai sedili posteriori e mi avvio verso l'entrata della villetta.

Mentre cammino sul prato, sento la ghiaia scricchiolare e abbassando lo sguardo, noto che i filetti d'erba umidi stanno bagnando il cuoio dei miei stivaletti.

Aumentando il passo, raggiungo lo zerbino ormai rovinato e impolverato.

Dopo aver strusciato gli stivaletti sulla superficie ruvida del tappetino, dalle tasche dei miei jeans neri prendo le chiavi arrugginite.

Lentamente, infilo la chiave principale nella serratura del portone.

Avendo fatto tre scatti precisi con la chiave, la serratura scricchiola e la porta si apre.

Con la mano afferro il pomello dorato e facendo dei passi in avanti spalanco la porta, entrando in casa.

Tutto è rimasto come prima. Immaginavo.

Subito dopo aver chiuso la porta, mi avvio al piano superiore, dove ci sono il bagno e la mia camera da letto.

Entrato in quest'ultima, rilascio un sospiro per la stanchezza.

Il letto ha un'aria così accogliente in questo momento che senza pensarci un secondo mi ci scaravento letteralmente sopra, lasciando vicino all'entrata della stanza i miei bagagli.

Prima di addormentarmi, sussurro un "Bentornato a me", per poi precipitare nel mondo dei sogni, scusatemi, volevo dire incubi...To be continued》

Demons::zjm (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora