|Capitolo 9|

220 22 35
                                    

                        I can't wait to see
               you everyday - stalker.

Pov Megan》
Alchol, fumo, sudore. Un mix di odori nauseanti e disgustosi.
Appena sono entrata nella villa, la  combinazione di questi tre odori mi ha colpita in viso come un rapido schiaffo.

Dopo essermi ripresa, mi girai verso Alicia.
Non c'era più. Bene.
Mi aveva promesso che sarebbe restata con me tutta la notte e invece adesso mi trovo da sola in questa squallida festa, mentre lei si starà divertendo con qualche ragazzo.

Fantastico.

Mentre mi guardo intorno annoiata, uno sbuffo involontario esce dalla mia bocca. Ora cosa faccio?
Con passo veloce,  giungo al bancone degli alcolici e mi riempo un bicchierino con del Jack Daniels.

Sorseggiando il liquido un po' amarognolo, osservo la stanza con aria annoiata e spaesata.

C'è  chi balla come se non ci fosse un domani,  chi si ubriaca, chi fuma uno spinello, chi vomita sul pavimento e chi, come me, sorseggia qualche alcolico, rimanendo in un angolino in disparte.

Essendo vicina all'entrata della villa, sento una folata di vento venir a contatto con la pelle nuda delle mie braccia. Altra gente pronta per sballarsi. Con curiosità, rivolgo lo sguardo ai nuovi "invitati", appena entrati nella casa.

Ma ne vedo solamente uno.

E Cristo, dall'apparenza sembra così intimidatorio e misterioso. Tutto quello che posso fare è fremere per la sua sconosciuta, ma importante figura.

Un ragazzo, probabilmente uomo, si trova vicino allo stipite della porta e con sguardo duro e impassibile scruta tutta la pista da ballo.

La sua struttura corporea è alta, magra e muscolosa.

Le sue gambe sono fasciate da jeans strappati e il busto è coperto da una maglia a mezza manica nera.

Ciò che mi ha colpito sono le sue braccia, macchiate da infiniti tatuaggi.

Il suo viso è coperto da una maschera, e l'uniche parti lasciate scoperte sono i suoi occhi e la sua mascella ben definita.

Lentamente, il suo sguardo incrocia il mio.

A quel contatto, sento le mie gote scaldarsi e molteplici brividi scorrermi per tutta la schiena.

I suoi occhi sono così affascinanti e seducenti. Dal taglio orientale, di colore marrone caramello e  incorniciati da ciglia lunghe e nere.

Risvegliandomi, noto che sta attentamente squadrando il mio corpo.

Appena ricollega i nostri sguardi, il mio corpo si immobilizza come una statua di marmo e involontariamente, faccio un passo all'indietro.

I suoi occhi ora non sono come prima. Le sue pupille si sono dilatate e sono tremendamente neri. Neri come il buio, il male, l'ignoto, il mistero.

I suoi occhi esprimono rabbia e frustrazione, con una scintilla di malizia.

Tutto ciò è così strano.

E strano e inquietante è il modo in cui mi guarda, come un predatore osserverebbe la sua preda prelibata.

Lui è il felino dallo sguardo seducente e misterioso, mentre io sono la povera ed innocente gazzella.

Dopo interminabili minuti, metto fine al nostro contatto visivo, mordendomi ferocemente il labbro inferiore e guardando le mie scarpe, molto interessanti.

Gli occhi dell' uomo misterioso mi mettono a disagio.

Quando risollevo lo sguardo verso di lui, noto che sta camminando verso di me con un sorrisetto strambo e con una vena pulsante sul collo.

Presa dalla paura, comincio ad allontanarmi da lui, immischiandomi tra la marea di corpi nella pista, sentendo quello sguardo marmoreo bruciarmi addosso e seguirmi come un'ombra.

Girandomi per un secondo, lo noto poco più lontano da me spintonare la gente per passare e seguirmi.

Risucchiando un respiro,  esco dalla villa attraverso l'uscita d'emergenza, ritrovandomi nel cortile della grande casa.

Decidendo che direzione prendere, comincio a correre velocemente, sentendo dei passi dietro di me.

Ormai lontana dalla casa, entro in un veicolo buio.
Mentre continuo a correre con il fiatone, sento le lacrime cominciare a scorrere sulle mie guance.

Ho tanta, troppa paura.

Le lacrime aumentano ancor di più e dei singhiozzi misti a delle urla di aiuto, escono dalla mia bocca.

Prendendo una storta alla caviglia, cado a terra, facendo strusciare le mie ginocchia nude contro l'asfalto. Per il forte dolore, lancio un forte urlo.

"A-aiuto..." sussurro, ormai priva di forze.
Ma al pensiero dell'uomo inquietante e misterioso, mi rialzo, ricominciando a correre.

Mentre i miei arti inferiori si muovono freneticamente,  sento il liquido caldo e viscido del sangue scorrere fino alle caviglie, facendomi rabbrividire.

Tutto ciò che provo è un dolore allucinante e una paura pazzesca.
Spero che questo sia solamente un brutto sogno e che a breve mi svegli.

Arrivata in fondo al veicolo, noto in lontananza la mia casa.

Stremata, faccio gli ultimi sforzi, fino ad arrivare davanti al portone di casa.

I passi dell'uomo li sento ancora, ma sono più lenti e leggeri.

Con velocità estrema, prendo in mano le chiavi di casa, cercando di infilarle correttamente nella serratura ma ahimè, cadono a terra a causa delle mie mani tremanti.

"Avanti..." sussurro, respirando velocemente e cercando di far smettere di tremare le mie mani.

Al secondo tentativo, riesco ad aprire la porta e ad entrare all'interno di questa, per poi chiuderla.

Con ansia, chiudo tutte le finestre della casa e dirigendomi in bagno, comincio a disinfettarmi i tagli sulle ginocchia.

"Cazzo, che dolore!" esclamo, sentendo le ferite bruciare tantissimo.

Dopo aver terminato di disinfettare per bene, mi reco in camera da letto, nella quale mi preparo per andare a dormire.

Prima di mettermi a letto, prendo il cellulare, per scrivere un messaggio ad Alicia.
"Non cercarmi alla festa. Sono tornata a casa. Domani ti devo raccontare cosa mi è successo. M xx".

Sospirando, poso il cellulare sul comodino e sistemandomi nel letto, ripenso a lui, il ragazzo misterioso. Perché mi guardava in quel modo strano? Perché mi ha seguita? Cosa vuole da me?

Ma sopratutto...Chi è lui?

Poco dopo mi addormento, ignara del fatto che un ragazzo, appoggiato alla porta della mia casa, stesse piangendo come un bambino per aver ferito in tutti i sensi la sua piccola e dolce principessa.
To be continued...

Spazio autrice》
Dopo due settimane, rieccomi qua!
Scusate per l'assenza, ma in questi giorni sono stata molto impegnata e ho avuto qualche problemino con wattcazz.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e niente, al prossimo aggiornamento!
Con amore, Roberta xx




Demons::zjm (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora