|Capitolo 22|

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Zayn》
Tutto è buio. Tutto è silenzioso.

Con la mano tremante tengo un bicchiere di vodka ormai terminato e con l'altra trattengo tra due dita una sigaretta accesa.

La porto alla bocca, inspiro e chiudo gli occhi.

Quando espiro lentamente seguo con lo sguardo il fumo dissolversi e creare una fitta foschia nella stanza.

Sono così stanco.

Mi sento a pezzi, fuori posto, errato; mi sento finito e non so neanche il perché di tutto ciò, di questo mio stato d'animo.

È solo che mi fa così rabbia notare la gente passeggiare e chiacchierare tranquillamente, vivere una vita spensierata e senza problemi.

Invidio così tanto quelli che sono fieri della vita che stanno conducendo, li vedo sempre così solari e con sguardo nobile e altero, come se mi volessero dire "Vedi, ho una vita perfetta, prendila ad esempio."

Invidio così intensamente quelli normali.

Si, normali.

Ed io non sono normale.

Io ci sto bene nel mio buco nero, in quell'angolo di pazzia e questo non lo nego, ma perché non posso provare almeno un briciolo di felicità, come fanno i normali, nei confronti della mia vita, di quello che sto costruendo e modellando con le mie stesse mani?

Forse io sono destinato a tutto ciò.

Ad essere un fottuto psicopatico che prova odio, rabbia e disprezzo per ogni cosa.

L'unica ancora di salvezza, l'unica mia speranza è Megan.
Solo lei.

Ed ecco che il bicchiere si schianta contro il muro, si spezza; i vetri cadono a terra producendo un rumore molesto.

"Al diavolo" impreco alzandomi da terra, e gettando la sigaretta ormai terminata insieme al mucchio di cristalli a terra.

Barcollando, salgo lentamente le scale, trascinandomi poi nella mia camera da letto.

Con uno sbuffo mi sdraio sul materasso, osservando il soffitto bianco e leggermente crepato.

"Oh piccolina mia, mia bella

Quando mi darai un'occasione,Megan?

Oh tu fai correre il mio motore

Lo accelleri fino a farlo uscire fuori pista, Megan

Non si fermerà mai, né si arrenderà

Che mente perversa, mi eccita sempre

Il tocco delle donne più giovani.

Mia, mia, mia Megan. "

Canticchio con un ghigno in viso, mordendomi il labbro inferiore e pizzicandolo con il pollice e l'indice.

" Oh baby, guarda cosa mi hai fatto, guarda cosa hai fatto ora."

Sussurro questo, prima di chiudere gli occhi.

"Avanti Zay, vienimi a prendere." Sento una voce fanciullesca e fresca pronunciare questa frase, seguita poi da una risatina innocente.

Improvvisamente spalanco gli occhi, notando Megan poggiata allo stipite della porta.

Il mio cuore sta per esplodere.

"T-tu cosa ci fai qui?" Domando balbuziente, incredulo di averla davanti a me.

Demons::zjm (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora