|Capitolo 11|

190 22 44
                                    

Pov Zayn》
Sentivo la rabbia e l'adrenalina scorrere nelle mie vene; l'unica cosa che volevo fare era uccidere quel pezzo di merda.
Non ci credo, mi ha tradito.
La deve pagare cara questa.
•••••
Il sangue della ragazza stava schizzando e macchiando la mia maglia e il mio viso.

Zayn, sii forte.

I sensi di colpa mi stavano inghiottendo vivo.

Cazzo, ce la puoi fare.

No, non posso uccidere una persona che-

Pensa a quel bastardo di Will.

Quel bastardo che ti ha tradito.

Con l'immagine di quel quell'uomo viscido in mente, rilasciai vari ringhi e sbuffi.

Sentivo il cuore pompare velocemente e le tempie pulsare in un modo atroce.

"Muori puttana!" urlai con tono sprezzante, aumentando i calci sul corpo di quella ragazza innocente.

"Ti prego, b-basta" disse con voce debole e supplicante, cominciando a sputare sangue sull'asfalto.

"Stai zitta, merda!" le urlai contro, per poi sferrarle un forte destro sul viso.

La ragazza cadde per terra con un urlo rauco e strozzato.

"T-ti supplico, b-basta" mi disse, guardandomi con gli occhi gonfi e rossi e il viso ormai sfigurato.

"Va all'inferno" dissi con voce bassa e tagliente.

Velocemente, le sferrai un calcio in viso, facendole sbattere la testa contro il muro a cui era appoggiata.

Prendendola per i capelli, la vidi vomitare sangue e sputare alcuni denti sui miei stivaletti, per poi perdere del tutto i sensi.

Con riluttanza, sputai sul suo viso.
•••••
"No!" urlai, svegliandomi a causa di quell'incubo, nonché parte del mio passato.

Sedendomi sul letto, rilasciai uno sbuffo, e con la mano cercai di levare le goccioline di sudore dalla mia fronte.

Nonostante fossero passati anni da quell'episodio, ancora oggi dei flashbacks mi colpiscono nel sonno come  fulmini a ciel sereno, facendomi svegliare con delle urla e con il corpo accaldato e sudato.

Mi sono buttato la merda addosso da solo; in poche parole mi sono rovinato la vita con mie stesse mani.

Ogni volta che esco devo star attento che nessuno riconosca la mia identità e ogni notte faccio questi incubi, o meglio dire flashbacks che non mi fanno  dormire e che mi rendono più nervoso del normale.

Anche se ormai la mia vita è un disastro totale, non mi pento e non mi pentirò mai di quello che ho fatto.

Avevo promesso a me stesso che gliela avrei fatta pagare a quel bastardo e così è stato.

Ancora ricordo alla perfezione la cattiveria e la rabbia che misi nell'uccidere quella ragazza.

Mi sentivo potente e superiore.

Felice.

Amavo sentire il calore del suo sangue  sulla mia pelle, quel liquido rosso dal sapore metallico macchiare i miei abiti e renderli ancor più colorati e vivaci.

Vedere il sangue uscire dalla sua bocca e dalle varie ferite del suo corpo mi faceva sentire invincibile. Pieno di forze.

Mi dava un senso di orgoglio e piacere.

Per non parlare poi delle suppliche dette con voce esausta e roca che mi rivolgeva la ragazza.

Mmh.

Ma quanto posso essere malato?

"Ah, non lo so, forse un tantino" dissi, per poi scoppiare a ridere.

Ridevo, ridevo e ridevo.

"Oh santo cielo!" esclamai, poggiando una mano sullo stomaco, e con l'altra mi asciugai le lacrime per le troppe risate.

Dopo qualche minuto scesi dal letto, presi dei vestiti puliti per poi cambiarmi e iniziare una nuova giornata.

Oggi avrei fatto quello che ultimamente faccio tutti i giorni: andare a trovare la mia principessa Meg.
To be continued》

Spazio autrice》
Ragazze, rieccomi qua con un altro aggiornamento!
Come sempre, spero che vi piaccia questa piccola merduccia chiamata "capitolo" e nada, non ho nient'altro da dirvi.
Ci si risente :)
Con amore, Roberta xx

Demons::zjm (#wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora