Chasing Hearts

Capitolo 3

"Hey"

Ashton se n'era accorto e un sorriso curioso era apparso sul suo viso. Aveva notato l'altro ragazzo, fermo a pochi metri da lui, che lo guardava. Si mise a guardarlo a sua volta, rompendo però quel silenzio.

"Ciao..Mi aspetti da molto?" Rispose Luke.

"Non preoccuparti. Andiamo?"

E si avviarono verso la città. Ashton tentò subito di rompere il ghiaccio, e Luke si fece forza, riuscendo finalmente a sostenere una conversazione. Stava andando bene, pensò. La realtà era che non sarebbe potuta andare altrimenti: avevano un sacco di cose in comune, erano davvero in sintonia, e Luke amava il suono delle loro risate che si mescolavano così dolcemente quando uno dei due diceva qualcosa di divertente. Era sereno, felice, ogni centimetro del suo corpo era come attratto dall'altro ragazzo, in una maniera così bella, così giusta, che decise di non pensare neanche più per un secondo di avere qualcosa che non andava. Era tutto così... Così perfetto, come una melodia che ti trascina tra le sue note e ti trattiene     lì, beatamente. Aveva un tuffo al cuore ogni volta che il batterista gli sorrideva, perché sì, era proprio uno spettacolo e non poteva negarlo: gli occhi gli brillavano e le guance si allargavano verso di essi, facendoli diventare così dolci. Avrebbe voluto dipingerlo in un quadro, se ne fosse stato capace. Scegliere i colori, le sfumature adatte per riprodurre ogni piccola parte di quel viso e tracciarne ogni linea su un foglio, proprio come lo vedeva lui. Ci avrebbe scritto mille canzoni, su quel sorriso.

"E così, anche tu sei un fan degli Aerosmith!" Esclamava Ashton.

"Li adoro! Pensa che a casa ho tutti i loro album!"

"Ma dai! Possiamo aggiungerlo alla lista delle cose che abbiamo in comune!"

"Hai ragione! Vorrei sapere una cosa..da quanto tempo suoni la batteria? Sei molto bravo, anzi, a dire la verità sei uno dei più bravi che io abbia mai sentito!"

Ecco, in qualche modo gliel'aveva detto. A Luke sembrò di vedere il viso di Ashton arrossire leggermente.

"Oh, beh, grazie, solo da pochi anni, e comunque...ci tenevo a dirti che amo la tua voce quando canti"

A quel punto Luke vide chiaramente le guance dell'altro tingersi di rosso, mentre il suo cuore prese a correre. Amava la sua voce quando cantava. Non gliel'aveva mai detta nessuno, una cosa del genere. Insomma, gli avevano detto un sacco di cose carine del tipo "ma che bella voce!" "Sei proprio intonato!" "Che timbro!" "Secondo me hai talento!" Ma mai aveva sentito qualcuno dire che amava la sua voce. Sentì le guance colorarsi a loro volta, mentre con uno sforzo immane alzò lo sguardo, fisso sull'asfalto, per incontrare gli occhi dell'altro. Non riusciva a spiccicare parola, mentre tentava di ripetersi che non c'era proprio bisogno di agitarsi così tanto, era un normale complimento, diamine. Passò qualche secondo di silenzio imbarazzante.

"Io...grazie. Non me l'aveva mai detto nessuno"

"Beh..è strano..mi piacerebbe sentirti di più alle prossime prove!"

E ormai, nonostante il tempo fosse volato, si era fatto tardi. Era ora di tornare a casa.

"Ci vediamo alle prove, Ashton. Grazie per la bella giornata"

"Grazie a te! Mi sono divertito, mi trovo bene con te. Ci vediamo Luke"

E Luke pensò soltanto che il suo nome, detto dall'altro, avesse un suono così bello. Avrebbe voluto chiedergli di ripeterlo un'altra volta, e poi un'altra ancora. Non aveva mai amato il suo nome così tanto prima di averlo sentito pronunciare da Ashton.
Ashton, Ashton e ancora Ashton, occupò tutta la sua mente, per il resto della serata e per tutta la giornata di domenica. Per un attimo pensò pure di chiamarlo per chiedergli di vedersi, ma poi rinunciò, un po' per timidezza, un po' per qualcosa che non capiva bene neanche lui. Era certo solo del fatto che ogni volta che il suo sorriso gli tornava in testa, sorrideva a sua volta, assorto, sentiva il cuore come riempirsi, e non riusciva a smettere.