Capitolo 19

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Il giorno dopo, come si aspettava, Luke non venne a parlargli, e non venne nemmeno quello seguente, e neanche quello dopo ancora. Non venne neanche una settimana dopo, e neppure dopo un mese.
Era novembre inoltrato quando i 5 Seconds of Summer, band ormai affermata in tutta Australia, ricevettero la proposta che gli avrebbe cambiato la vita una volta per tutte.
"Aprirete i concerti dei One Direction per il Take Me Home Tour" fu la notizia che, solo pochi mesi prima, non si sarebbero mai aspettati di ricevere. E si abbracciarono, come se fossero fratelli, mentre erano ancora increduli. Il loro era un sogno che, invece di fermarsi sul più bello, continuava e non accennava a finire. Avrebbero lasciato la scuola, si sarebbero dedicati solo alla musica; avevano soltanto due mesi prima che tutto iniziasse.
Era ormai metà dicembre, quando Luke improvvisamente smise quasi di mangiare; quando inizió a rimanere sveglio la notte, più di quanto non facesse prima. Era ormai dicembre, quando in australia, su molti giornali di gossip, uscivano continuamente foto di Ashton con la stessa ragazza.

Un giorno, uno di quelli freddi, dove il cielo é così bianco che sembra debba nevicare da un momento all'altro, e l'aria gelida ti sferza il viso, Michael arrivò alle prove con un giornale trovato per caso nell'edicola lungo il tragitto. Ormai era cosa comune trovare articoli su di loro nei giornaletti per ragazzine, ma perlopiù erano curiosità su di loro precedentemente concordate con il loro nuovo manager; quella, invece, era una grossa novità.
Entrò con il viso semi-coperto da una sciarpa troppo grande, e si diresse verso Ashton.

"Ashton, scusami..ma cos'è questa storia?"

E gli mise il giornale, ancora rigido e gelido, sotto al naso.

-ASHTON IRWIN DEI 5 SECONDS OF SUMMER - HA TROVATO L'AMORE?-
-il batterista é stato beccato ancora una volta con questa ragazza misteriosa. Di sicuro hanno qualcosa da nascondere!-

Diceva, a caratteri cubitali.

"Oh" disse Ashton, sorpreso, mettendosi a leggere tutto.

"É solo una ragazza con cui esco. Siamo...amici." Concluse infine.

"Amici." Gli fece eco Michael.

"C'é qualche problema?"

"Vedi di fare attenzione...solo questo"

E la conversazione finì lì, mentre gli altri facevano da spettatori, senza intervenire.
A Luke dava fastidio; un enorme, disgustoso fastidio. Sentiva la gelosia come una spina, una lama acuminata penetrargli nel cuore lentamente, mentre si torturava le mani. "Un amica, eh?" Pensava. "Anche quelle stronze che ti portavi a letto tutte le sere erano amiche" e provava tristezza poi, si sentiva impotente davanti a ciò che succedeva. "Tanto, anche se dovessi parlargli, finiremmo per far dividere la band; finiremmo per litigare di nuovo, e soffrire. Magari addirittura più di quanto io non stia facendo adesso. É tutto troppo complicato perché possa funzionare."
Le prove, durante quel giorno, andarono benissimo, anche se Ashton se ne andò per un impegno circa un'ora prima. Luke era fuori a prendere un po' d'aria, quando lo vide andarsene di fretta.

"Già te ne vai?" Gli chiese.

"Sì, mi dispiace. Ho un impegno.."

"Devi uscire con la tua ragazza?" Gli chiese Luke, senza esitazioni.

"Chi ti ha detto che ho una ragazza?" Gli chiese Ashton, completamente sorpreso.

"É semplicemente quello che dicono tutti"

"In ogni caso non ti riguarda" rispose; "vado, sono in ritardo." E se ne andò, quasi correndo.

Da quel momento in poi, furono molti gli episodi in cui Ashton liquidava con una scusa gli altri e se ne andava prima; oppure le volte in cui saltava le loro uscite serali, o non andava a fare colazione con loro la mattina. Finché non saltava le prove, a Michael e Calum non importava granché, ognuno aveva i suoi impegni; ma a Luke, eccome se importava. Quella storia lo stava consumando dentro, lentamente: ogni volta che Ashton non c'era o se ne andava, si portava via un pezzettino di Luke, con quest'ultimo convinto del fatto che lo stesse perdendo ormai per sempre.
Si trascinava attraverso quelle giornate spente; si stava facendo del male. Lo vedevano tutti mentre non era più lo stesso, mentre Ashton lo ignorava completamente e lui non sapeva più cosa fare. Calum lo vedeva, e soffriva per lui. Una notte, mentre si accorse che Luke stava uscendo per una delle solite passeggiate notturne, lo seguì. Voleva parlarci una volta per tutte e fare ciò che non aveva fatto quando era stato il momento.

"Luke, aspetta" e lo fermò sul marciapiede, tenendolo per un braccio. Si girò, con due occhiaie profonde sotto gli occhi spenti.

"Perché mi hai seguito? Voglio stare solo" gli disse.

"Sono preoccupato per te...tutti lo siamo"

"Non è vero. Ad Ashton non importa niente, non vedi?" E l'espressione di Luke mutò in uno sguardo triste, stringendo tra loro le labbra e curvando le sopracciglia;
E Calum si sentì sprofondare, con il cuore pesante.

"Ti va se parliamo?"

E Luke diede un muto consenso, mentre si sedevano su una panchina nel parco lì vicino. Era quasi gennaio, si congelava, anche se forse, nel cuore di Luke faceva ancora più freddo.

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