Capitolo 15

89 10 0
                                    

Il giorno dopo c'erano le prove. L'EP sarebbe uscito da li a poco, e avrebbero iniziato anche con qualche concerto in Australia. Il periodo più bello insomma, quello che aspettavano da tanto; eppure, proprio in quel momento, quasi nessuno di loro avrebbe avuto voglia di dare il massimo e dare via a quel cambiamento.

"Ragazzi, buongiorno!" E menomale che c'era Michael a portare un po' di entusiasmo in quel gruppo che era definito tale ormai a fatica.

"Ciao" risposero gli altri, con la voce stanca.

Ashton, seduto in un angolo, l'ultima cosa che avrebbe voluto in quel momento era darci dentro con le percussioni. Avrebbe preferito di gran lunga stare a casa a guardarsi dieci episodi di fila di Glee.
Calum accordava il basso distratto, assente, ben distante per evitare gli sguardi di Luke.
Quest'ultimo, con due occhiaie profonde che lasciavano poco spazio all'immaginazione, si trascinava attraverso la stanza per collegare i vari fili agli amplificatori.
"Ma che avete tutti, oggi?" Chiese Michael, senza ricevere risposta.
Si misero tutti in posizione.
"Too Late?" Chiese Calum, ricevendo vaghi cenni di assenso.
Iniziarono, e la musica riempì la stanza, insieme alla voce di Luke.

"Ever since the day that we met...I couldn't get you out of my head, there was always something about you..."

Andava avanti cantando a sospiri, come se ad ogni verso della canzone gli venisse tolto un pezzo di cuore. Ce l'avrebbe fatta davvero, ad andare avanti così, nel gruppo, ad averlo lì ogni giorno a ricordargli quanto era stato codardo a lasciarlo andare via senza dirgli nulla?

"But I'm always too late, I'm always too late, I see you but I always hesitate"

Sbagliava le note, non s'impegnava, finché Calum non cercò di svegliarlo da quella specie di trance, cantando insieme a lui.

"'Cause I'm always too late, don't wanna be too late...to have you by my side and I can't wait"

Non c'era niente da fare, sarebbero potuti andare avanti tutto il giorno e sarebbero comunque state ore perse.
All'improvviso, nel bel mezzo della canzone, Ashton sbatté violentemente le bacchette sui piatti, provocando un rumore assordante e costringendo tutti a smettere di suonare. Senza neanche guardarli in faccia, si alzò e uscì nel giardino sul retro, sbattendo la porta.

"Vado io" disse Michael, sapendo  anche che se non fosse andato lui, probabilmente non l'avrebbe fatto nessuno.
Quando fu fuori, tentò di parlargli.

"Stiamo facendo proprio schifo,eh" butto lì.

"Io mi sto semplicemente impegnando come al solito. Non sono io ad aver deciso di iniziare a cantare come una gallina"

"Ashton..."

"Michael, io non so se dopo ieri Luke ti abbia parlato o altro, in ogni caso io ti reputo un amico, quindi..."

Sospirò e continuò a parlare, senza però guardarlo negli occhi.

"Ti chiedo, per favore, di non parlarmi più di questa storia o di lui...per il resto della mia vita"

"Ho parlato con Calum"

Ashton si passò una mano tra i capelli, sorridendo.

"Immagino il divertimento"

"Qui non si diverte nessuno, Ashton..credo che dovresti..."

L'altro lo interruppe.

"Io non dovrei fare proprio niente. Forse l'unica cosa che dovrei davvero fare è lasciare la band, anche se so giá che non lo farò. Non lo farò perché non riesco a lasciar perdere del tutto un bambino capriccioso"

E lo disse con rabbia, colpendo il muro con un pugno.

"Ha solo bisogno di tempo...Calum è rimasto troppo scosso per quello che gli ha detto. Io li conosco entrambi da tempo; Luke è troppo insicuro, e Calum troppo testardo e impulsivo. Un paio di settimane e andrà tutto a posto, cerca di stare tranquillo."

"Non mi interessa aspettare, Michael.. non posso stargli dietro continuamente! Se tenesse a me come tanto diceva, a quest'ora non starei qui come un coglione a prendere il muro a pugni."

Intanto, dentro, Luke cercava di parlare a Calum, avvicinandosi a lui con timore.

"Calum...scusa...potrei parlarti un attimo?"

L'altro lo guardò, e acconsentì.

"Volevo dirti che..quello che è successo ieri...quello che ti ho detto..non esiste più."

"Cosa intendi con "non esiste più"?"

"Che è finito tutto. Probabilmente non faceva per me. Lui mi ha detto di dirti che era tutto uno scherzo...che non c'è mai stato nulla, ma io non posso.."

"Vedrai che starai meglio, Luke. Non posso dirti che mi dispiace, perchè accettare una cosa del genere, soprattutto così, su due piedi, va contro la mia logica..quindi, fidati, è meglio così.."

Calum, a suo modo, cercò di rassicurarlo, mentre gli altri tornavano dentro per finire le prove.
La giornata andò meglio, Luke riuscì a cantare e terminarono più soddisfatti. Il sole iniziava a tramontare, mentre Luke ed Ashton tornavano a casa. Presero due strade diverse, rimanendo soli con i loro pensieri, senza avere nessuno a cui confidarli; senza tornare a casa con la maglia verde di erba fresca. Arrivarono a destinazione con il cielo ormai scuro, poiché il sole non aveva più alcuna scusa per tardare la sua discesa.

Chasing HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora