Capitolo 13

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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE
BUONA LETTURA!!

Ascoltami almeno questa volta!

Alberto vide la sua faccia, e capì quanto era sconvolta. Leila aveva visto suo fratello dopo mesi, "Che cosa stai dicendo? Sei sicura?" La rossa annuì, si tolse la sciarpa dal collo e si sedette accanto a lui, "Che cosa ti ha detto?" Domandò il ragazzo, "Nulla di particolare. Abbiamo discusso." allora, la ragazza iniziò a raccontargli tutto, e le ritornarono in mente le frasi più importanti e significative:

"Leila, non puoi capire. Avevo bisogno di soldi, ho trovato queste persone e siamo riusciti a racimolare qualcosa."

"Non dirmi quello che devo fare, sono abbastanza grande. Tu piuttosto non dire nulla del nostro incontro."

Quelle parole la ferirono, non era più importante per Thomas, non valeva più nulla. Non gli serviva più. Certo, era più grande di lei di qualche anno, ma si preoccupava se gli succedeva qualcosa, come lui faceva con lei. Non aveva neanche notato la sua pancia, stava per diventare zio e non ci aveva fatto caso. Leila era troppo delusa.

Alberto la vide giù di morale e le accarezzò la schiena, "Gli hai detto almeno che rischia il carcere?" Lei annuì, "Gli ho detto di tutto, ma non ha voluto ascoltarmi." Rispose, e in quel momento alcune lacrime bagnarono il suo viso. "Ho cercato di fargli cambiare idea, però mi sono sentita inutile. Non conto più niente." Singhiozzò la ragazza, "No, non è assolutamente vero. Tuo fratello ha sbagliato, e presto pagherà. Tu però rimani una donna fantastica, e sarai una mamma fantastica." Disse asciugando le sue lacrime con il dito. "Da mio fratello non me lo sarei mai aspettato, eravamo così uniti. Aveva un lavoro, una casa, due genitori che lo sostenevano e una sorella che lo amava. Perché è cambiato?" Dopo un po' le lacrime cessarono di scendere, "Che cosa hai intenzione di fare?" Chiese la rossa dopo alcuni minuti di silenzio, lo vide smanettare con il suo cellulare, "Prima di tutto avvisiamo in centrale, poi chiamo Gabriele per mettere sotto sorveglianza tutta questa zona." Disse e dopo qualche squillo, qualcuno rispose dall'altra parte. La ragazza sentì qualche parte della telefonata, e capì che quella sarebbe stata una lunga serata, con lunghe chiacchierate con i carabinieri per colpa di quello che a quell'ora sarebbe dovuto essere a casa tranquillo. "I miei colleghi stanno arrivando. Tu stai vicino a me, decido io se farti rispondere o no alle domande. Va bene?" Le chiese, ma in quel momento era quasi assente, non prestava attenzione alle sue parole. Ritornò in lei quando vide lui che le schioccò le dita davanti al suo viso. "Piccola, tutto bene?" Era preoccupato, "Sto bene, stai tranquillo. Stavo solo pensando." Disse lei stampandogli un bacio sulle labbra. "Si è mosso oggi?" le toccò il ventre e sorrise. Quel ragazzo faceva uno strano effetto a Leila. Era troppo innamorata. "Si è mosso tantissimo oggi. È un uragano tuo figlio." Lo presi leggermente in giro. "Tutto suo padre." Si vantò, "Beh, allora sarà bellissimo come suo padre." Leila si avvicinò a lui e gli stampò tanti baci sulle sue labbra, oltre ad essere troppo innamorata, era diventata molto romantica e sdolcinata. Però non le dispiaceva affatto.

In quel momento d'amore suonò il campanello, il che fece capire a Leila che erano arrivati i colleghi di Alberto. Il ragazzo andò ad aprire e la ragazza si ritrovò davanti quattro carabinieri in borghese, tra cui il 'famoso' Gabriele, la nuova fiamma di Bianca. Tra quei due sarebbe nato qualcosa di speciale. Lei se lo sentiva.

"Buonasera signorina." Un uomo più adulto salutò Leila per primo. Lei ricambiò il saluto, anche con gli altri ragazzi. "Possiamo chiederle tenente, cosa è successo di preciso?" Alberto guardò la fidanzata, poi raccontò tutto quello che gli disse la rossa appena tornata a casa. "La mia fidanzata ha incontrato il nostro uomo, Thomas Silvestri. È suo fratello. Si aggirava qui intorno e l'ha incontrata qui sotto, prima di entrare. Vi chiederei la massima attenzione, ma soprattutto vorrei che ci fosse più sorveglianza e protezione, specialmente nei confronti di Leila." Spiegò, con molta precisione.

Leila non sapeva se sentirsi male per il suo modo di spiegare sexy, oppure perché l'aveva definita 'la sua fidanzata'. Provò un senso di stupore, ma anche felicità.

"Albe io sto bene, non mi farebbe mai del male Tom." Disse lei portando l'attenzione su di se, cosa che la mise parecchio a disagio. "Lui no, ma gli altri potrebbero. Voglio che tu stia al sicuro, e anche lui deve stare tranquillo." Parlò mentre indicò il suo pancione. "Ascoltami almeno questa volta, va bene?" Continuò, e usò un tono molto dolce, all'inizio parlava come se avesse dell'acido in bocca, ma in quei mesi Leila era riuscita a cambiarlo. La rossa fu costretta ad accettare, "Va bene. Questa volta ti darò retta." Sorrise leggermente, "Perfetto. Gabriele vieni qui -lo chiamò- Visto che ormai vi conoscete, voglio che accompagni ogni mattina Leila a lavoro, e anche la sera. Così ne approfitti per vedere un'altra persona." Gli diede una pacca sulla spalla, e la ragazza capì subito a chi si riferiva Alberto. La mattina dopo avrebbe riempito di domande e raccomandazioni Gabriele. Avrebbe avuto molto lavoro da fare. "Oh, certo. Non ti deluderò Alberto." Rispose lui imbarazzato.

Dopo i vari ordini da parte del suo fidanzato, andarono tutti via.
Leila si buttò subito a letto e dopo qualche minuto la raggiunse anche Alberto, che mise un braccio attorno alle sue spalle. "Sei stato un po' cattivo con Gabriele prima." Ridacchiò lei leggermente, "Ho fatto la cosa giusta. Non sai quanto mi rompe le palle a lavoro." E rise, "Cosa sono queste parole? Sei un ragazzo cattivo." Gli diede uno schiaffo leggero sul braccio. "Credimi, mi ringrazierai tra qualche mese. La tua amica non ti romperà più." Disse lui. "Speriamo. Domani riempirò di domande quel ragazzo, non vedo l'ora di vedere la faccia di Bianca in ufficio."
Leila immaginò una possibile reazione e scoppiò a ridere. "E poi sarei io quello cattivo. Tu sei perfida." Disse dandole un bacio nei capelli. "Solo per queste cose. Dobbiamo cercare di far nascere una nuova coppia. Bianca è cotta di lui." Spiegò lei, "Gabriele parla ore e ore solo di lei. È innamorato perso." Disse lui, "Allora è fatta, i sentimenti ci sono. Basta solo farli ragionare." Batté le mani in segno di vittoria. "Se hanno il carattere come te allora siamo spacciati." lei capì la sua ironia, così gli rispose a tono, "Sono testarda secondo te?" Chiese lei incontrando il suo sguardo.
"Sei la mia testarda preferita però." 

SPAZIO AUTRICE
Hellooooo!! Primo capitolo del 2016:) 

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Un bacio e alla prossima!
Roberta. 




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