"Quella bambina eri tu" abbassa lo sguardo e le scende qualche lacrima.
Non puó essere.
Ho avuto una vita orribile perchè mia madre doveva rendere felice qualcuno che mi odiava.
"No" scuoto la testa e la guardo incredula, pronta per alzarmi e scappare.
"Credimi" mi guarda preoccupata "sono tua mamma, Alice, e Andrew è tuo papà" sospira arresa, quando mi alzo per andare in camera.
Non ho mai affrontato i problemi del mio passato faccia a faccia con la realtà, e me ne pento di averla abbandonata, in cucina, da sola e persa nelle sue riflessioni.
Edward è già sveglio e sta scrivendo sul suo quaderno quando entro in camera con le guance rigate di lacrime.
Non mi sono truccata, ma quando mi asciugo il viso con la mano vedo che è nera.
Piango lacrime nere.
Dopo chiederó il perchè al mio angelo, prima devo pensare a cosa ho appena scoperto.
"Shhh" mi abbraccia e mi calma, come solo lui sa fare; mi accarezza come se fossi fragile e infrangibile, i suoi modi sono delicati come le piume, mi tranquillizzano e riesco a tornare lucida.
"Sofia è la mia vera mamma" mi s' incrina la voce e lo stringo forte a me.
Non devo annegare nei miei timori, nelle mie incertezze.
"Mi hanno mentito tutti" singhiozzo.
"Devi parlarle, sta soffrendo" mi bacia la fronte per cercare di calmarmi con quel semplice contatto.Dopo essermi sfogata e aver ripulito il viso accuratamente, decido di tornare da lei.
Da mia mamma. La mia vera mamma.
"Dopo ti spiego il perchè delle lacrime nere" Edward mi cinge con un braccio la vita per sorreggermi e mi accompagna nella stanza dove ho scoperto chi mi ha dato la vita.
Sofia mi guarda e cerca di restare calma.
La raggiungo, con Edward sempre al mio fianco, e la abbraccio.
"Mamma, perchè me lo avete nascosto?
Ho sofferto così tanto; sono scappata per non morire e devo lavorare per sopravvivere"
"Per proteggerti da Lidya.
Ci avrebbe minacciati se ti avremmo rivelato la verità mentre lei ti accudiva" sospira "ma ha fallito, completamente" concludo la frase al posto suo e lei fa cenno di si.
Dopo varie scuse e aver risposto a tutte le mie domande cancellando molti dubbi, finalmente io e Edward possiamo stare un po' soli.
Non so cosa pensare di questa rivelazione importante, peró una cosa è certa: adesso ho una famiglia.
Non credo che rimarró qui per loro, adoro l' America e non me ne andrei per nessuna ragione da dove vivo ora.
Non posso lasciare i corsi e scansare i miei amici, per di più Lizzy che, fin da quando sono arrivata, è stata come una sorella per me.
Non abbandonerei niente di quello che mi sono costruita in questi pochi mesi.
Mi accoccolo contro il petto di Edward e, in questa posizione, posso sentire il suo cuore battere.
"Le tue lacrime sono nere perchè, ribadisco, sei unica.
Travis vorrà conoscerti prima o poi, ma promettimi che non crederai a nessuna delle fandomie che ti racconterà" faccio cenno di si e lui continua "Quelle lacrime nere sgorgano dai tuoi occhi quando qualcuno soffre per te e tu soffri per lui o lei; possono essere usate per guarire il dolore mentale e psicologico di una persona a cui vuoi bene, ma sono inutili per quello fisico.
Le mie lacrime, per esempio, sono costituite da molecole ghiacciate.
Servono per guarire una persona da una dipendenza fisica, come gli alcoolizzati o i drogati, peró hanno effetto solo sulle persone che conosci e a cui vuoi bene" mi bacia i capelli.
"Questa cosa mi piace" sorrido e lui ridacchia.
"Si puó essere un grande vantaggio"
La sua risata è come il suono di una campanella, acuta e meravigliosa.
Un suono semplice e indimenticabile.
"Domani è Natale" mi giro per guardarlo negli occhi e lo vedo sorridere.
"Ho una cosa per te" si sporge dal letto per prendere una scatolina nera.
È così piccola che riuscirebbe a contenerla nella sua mano se la chiudesse in un pugno.
"Aprila" me la porge e non esito a togliere il coperchio.
È vuota.
Lo guardo corrucciata e lui ride di gusto.
"Guarda il bracciale" mi prende delicatamente il polso e io osservo il piccolo ciondolino.
È un pendente a forma di stella con all' interno dell' acqua e dei brillantini bianchi.
"Grazie" lo abbraccio e lui mi sposta i capelli dal viso per baciarmi.
"Scuotilo e guarda al suo interno" sussurra sulle mie labbra e io faccio come mi ha detto.
Guardo dentro di esso e vedo quello a cui stavo pensando: io ed Edward, in cielo, due angeli con le ali, che giocano il giorno di Natale con la neve.
Lui sorride "Puoi vedere per un attimo quello a cui pensi" e detto questo mi sdraio sul suo petto.
È stata una giornata lunga e movimentata, peró è finita bene, anzi benissimo.
E la notte sarà anche meglio dato che potró dormire tra le sue braccia, come se fossi a casa, la mia casa.Due giorni dopo Natale, quando Edward ferma la macchina davanti a casa sua, una sagoma nera e alta si affaccia alla finestra della sala e poi svanisce indietreggiando.
Mi blocco di colpo sul sentiero e un brivido percorre la mia schiena.Spazio autrice:
Heyyy :) innanzitutto grazie mille a tutti per aver letto la mia storia.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate fino a questo punto perchè per me è davvero importante il vostro parere❤️
Prometto di aggiornare più spesso ora che sono iniziate le vacanze estive✨
Grazie ancora,
Alice❤️
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Hey My Angel
FantasyUn incontro inaspettato. Un sentimento mai provato. È questo che deve affrontare Alice dopo aver avuto un' infanzia orribile. Deve combattere per il suo futuro da sola dato che è stata costretta a scappare di casa. Una vita fondata solo su bugie. Co...