20 agosto

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Mi sveglio nel bel mezzo della notte alle prese con un incubo.

Ho sognato che Simone aveva una malattia e non gli restava tanto tempo da vivere. Guardo l'orario, sono le 4 di notte, senza pensarci due volte lo chiamo.

Dopo qualche squillo risponde.

"Pronto?" Dice con voce assonnata.

"Simone?"rispondo io in lacrime.

"Si, chi è?"

"Sono Martina." Dico tra un singhiozzo e un altro.

"Oddio, Martina, perchè mi chiami a quest'ora, perchè stai piangendo? È successo qualcosa?" Dice lui preoccupato.

"Ho fatto un incubo su di te, volevo solo assicurarmi stessi bene." Dico tirando su con il naso.

"Oh, mi hai fatto preoccupare, tesoro, tranquillizzati, io sto bene hai capito?" Risponde lui con voce ferma e dolce.

Mi ha chiamato tesoro.

"Mettiti il telefono all'orecchio e cerca di dormire. Io ti racconto una storia va bene?" Dice lui.

"Si, va bene." Rispondo sistemandomi nel letto.

"Una volta, ho conosciuto un ragazzo, lui era una persona molto insicura, e proprio per colpa della sua insicurezza ha commesso molti errori, ha perso molte occasioni nella sua vita, faceva il duro, quello superiore, finchè un giorno una ragazza splendida gli si presentó davanti, la ragazza gli disse che era lì per migliorargli la vita, ma lui aveva paura dei cambiamenti, qualsiasi fossero, sia positivi che negativi. E allora inizió a trattare male la ragazza, a farla piangere, forse troppo per quanto era fragile. Così un giorno la ragazza se ne andó e lo lasció da solo, lui la rimpianse per tutta la vita, perchè come lei non ne esistevano più. Ancora oggi a distanza di tanti anni, il ragazzo vorrebbe fare qualcosa, ma ormai è troppo tardi, il treno è passato. Io invece, tesoro, sono ancora in tempo, aspettami perchè verró lì a salvarti."

Purtroppo io sono giá entrata nel mondo dei sogni e non sono riuscita a sentire la fine della storia.

Mi sveglio in tarda mattinata e non faccio altro che pensare al bacio con Mattia ieri sera, pensare che poi mi sono anche scusata, dicendogli che non era quello che volevo in quel momento, così lui mi ha detto di non preoccuparmi e poi siamo tornati qui.

Arriva Sara a salutarmi.

"Hey tesoro, è da un po' che non ci vediamo.." Dice lei abbracciandomi.

"Eh si, dobbiamo rimediare. Mi è venuta un'idea così, sul momemto, una pazzia." Rispondo io eccitata.

"Mi piacciono queste cose lo sai.."

"Usciamo dal campeggio con le bici, io te e gli altri, andiamo al cinema qua vicino che ne dici? Oggi pomeriggio dai! Andiamo ad avvisare tutti."

E così andiamo in tutte le tende e le roulotte dei nostri amici, tutti accettano e decidiamo di trovarci alle 4 davanti alla reception.

Siamo tutti lì, con le nostre biciclette tra le mani, e i nostri sorrisi sul volto, iniziamo a pedalare, ovviamente con la musica che non manca mai.

Arrivati lì decidiamo di guardare lo spettacolo della sera e di passare il resto del pomeriggio dentro al centro commerciale e a cenare lì.

Verso le 10 incomincia il film, è un horror e io, Nicole e Gaia stiamo morendo di paura così ci teniamo la mano tra di noi mentre i nostri amici ridono e ci prendono in giro.

Sento il mio telefono vibrare dalla tasca.

Simone:•Stai bene?•

Martina:•Uh, si, grazie per questa notte.•

Simone:•Ci mancherebbe. Piaciuta la storia?•

Martina:•Mi sono addormentata prima della fine, mi dispiace.•

Simone:•Non ti preoccupare.•

Finito il film torniamo in campeggio tutti molto entusiasti.

Io decido di tornare in roulotte a dormire. Stringo la felpa di Simone tra le braccia e poi mi addormento.

Un Mese Di Estate (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora