9 agosto

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Mi sveglio e ci metto un po' a realizzare che sono in tenda e non nel mio letto, mi giro verso destra e abbraccio un cuscino, dopo un po' decido di alzarmi e fare colazione, indosso il costume e preparo la borsa della piscina quando sento arrivare un'auto, si parcheggia affianco alla mia tenda e scendono i miei fratelli insieme ai loro amici e alla fidanzata di mio fratello. Sono entusiasta di vederli e gli corro in contro abbracciandoli. Mio papá li saluta tutti uno per volta e gli mostra i posti letto e dove possono appoggiare le loro cose, io vado in piscina con Sara che nel frattempo mi è venuta a prendere.

Dopo quello che è successo ieri con Simone, io e lui abbiamo completamente smesso di parlarci.

Quando arriviamo vedo Simone in acqua a fare un bagno con Greta. Così mi stendo sul mio telo e smetto di pensarci, dopo poco un telefono suona in segno dell'arrivo di un messaggio, ho pensato fosse il mio così ho controllato ma mi sbagliavo, guardo sul telo affianco al mio e capisco che è quello il telefono che ha suonato. Presa dalla curiosità accendo il display e capisco subito che é il telefono di Simone con un messaggio ben evidende.

Emma:•Amore cosa stai facendo?•

Guardo Simone in acqua a giocare con Greta e per un attimo penso che ci vorrei essere io al suo posto, poi penso alla povera Emma a casa ingnara di quello che il suo fidanzato sta facendo.

Più tardi Andrea, che ha dei capelli biondi lunghissimi mi chiede di fargli le treccine, Simone continua a guardarmi da lontano, dopo poco mi stanco e decido di andare a fare un bagno in piscina. Passo di fianco a Simone e lui mi ferma. "Le fai anche a me le treccine?" Me lo chiede con uno sguardo dolce che per un attimo mi fa scordare che fino a 30 minuti prima era a fare il bagno con Greta. Prendo forza, gli passo davanti senza rispondere, corri verso la piscina e mi tuffo. Mi attacco al bordo quando vedo Simone avvicinarsi e guardarmi dritto negli occhi. "Vuoi vedere che se ti metti in mezzo alla piscina faccio un tuffo talmente perfetto che ti supero?" Non rispondo, lui prende la rincorsa e volando nell'aria si tuffa qualche centimetro dopo di me. Quando torna in superficie si avvicina e mi prende per i fianchi, mi stringe a lui.

Ci guardiamo negli occhi per tanto tempo e io non riesco proprio a distogliere lo sguardo.

Lui non resiste più e si avvicina alle mie labbra, per rendere ancora più intenso il momento aspetta qualche secondo prima di appoggiare sulle mie. Inizia a baciarmi dolcemente poi sempre con più foga, come se avesse bisogno di sentirmi sua, in quel momento dimentico tutto, dimentico Greta, dimentico Emma, in questo momento ci siamo solo io e lui. Le mie gambe si intrecciano sulla sua vita e le mie mani gli incorniciano il viso. Mette una mano sotto la mia coscia per tenermi più stabile, poi fa qualche passo avanti e mi spinge con la schiena contro il bordo della piscina. Continua a muovere la lingua in modo dolce e delicato, mi fa venire i brividi in tutto il corpo e vorrei potermi non staccare più dalle sue labbra. Poi il moro mi stampa un ultimo bacio dolce sulle labbra premendo per qualche secondo e si siede sul bordo poi si alza e torna sul suo telo da mare.

Io rimango ancora qualche minuto per realizzare l'accaduto.

Quando ritorno dagli altri ragazzi non c'è più nessuno. C'è solo Simone sdraiato a pancia in giù con gli auricolari alle orecchie e gli occhi chiusi prendo coraggio e seguo il mio istinto.

Mi avvicino a lui e mi siedo sopra alla sua schiena con una gamba da una parte e una dall'altra, inizio a fargli un massaggio dolce, e qualche carezza, dopo qualche minuto mi alzo e lui si mette seduto, mi fa segno di tornare a sedersi su di lui. Mi siedo sulle sue gambe con le mie che gli circondano la vita.

Il moro mi accarezza i fianchi seguendo un movimento continuo avanti e indietro. Io nascondo il mio viso tra il suo collo e la spalla e inizio a lasciare una scia di baci dolci.

Ha girato il collo e mi sta guardando, così mi avvicino al suo viso e i nostri nasi si sfiorano, è bastato quel minimo contatto tra di noi per far riaccendere quella voglia di assaggiare di nuovo le nostre labbra. I miei capelli sgocciolano sopra al suo costume ormai asciutto ma lui non sembra farci caso.

Mi avvicino impaziente dalla voglia di baciarlo, ma come al solito lui vuole che il momemto del bacio sia unico e speciale, intenso. Così lo rimanda ancora una volta.

Il ragazzo si sdraia a pancia in su e io riesco a percepire un rigonfiamento sul suo costume, ma faccio finta di niente, mi sdraio accanto a lui e prendo una cuffietta, lui mi stringe a sè con un braccio, e proprio mentre stavo per addormentarmi mi stampa un bacio dolce sulle labbra, ma io continuo a far finta di dormire, finché non ci addormentiamo entrambi sulle note di una bellissima canzone.

Ci svegliamo qualche ora dopo, Simone guarda l'orario ed esclama:"Cazzo ma è tardissimo" così prende il suo telo da spiaggia, mi saluta velocemente e va via.

Prendo le mie cose e anche io torno alla mia roulotte, mi faccio una doccia e mi preparo per quella sera, mancano solo 4 giorni al mio compleanno e io sono già carica per festeggiare.

Io e Sara andiamo insieme al baretto, quando arriviamo ci accorgiamo che sono già tutti lì. Vedo Simone sul Monte Olimpo seduto sopra una sedia, all'inizio non capisco bene così mi avvicino, vado per sedermi vicino a lui e vedo che Greta è sulle sue gambe che gli sta lasciando un segno evidente sul collo. Simone mi vede.

Io me ne vado, inizio a camminare veloce e poi correre, sento Simone da lontano gridare il mio nome, ma non mi fermo, sempre più convinta ad andare via e calmarmi.

Vado al fiume, mi siedo sulla riva e lascio le gambe a penzoloni, il riflesso della luna sull'acqua mi tranquillizza e i rumori del bosco mi fanno sentire a casa.

Aspetto 15 minuti prima di tornare in roulotte, entro nella tenda e mi sistemo velocemente quando sento delle voci parlare piano e faccio fatica a riconoscerle. "Martina sta qui con la roulotte?"

"Si, dovrebbe dormire in quella tenda."dice una delle due voci.

Sento la lampo della tenda che lentamente si apre e un ragazzo entra dentro, dal profumo capisco subito che è Simone, per un po' faccio finta di dormire, Simone mi accarezza i capelli e me li sposta dolcemente dietro all'orecchio. "Sei così bella, non vorrei mai farti del male, non sai quanto mi dispiace piccola." Dice sottovoce poi esce dalla tenda cercando di fare piano.

Quelle parole mi risuonano per la testa tutta la notte, un sorriso si apre sul mio viso e mi fa cadere in un sonno leggero.

Un Mese Di Estate (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora