24 agosto

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E così ieri io e Simone siamo rimasti tutta la giornata insieme, abbiamo parlato delle nostre vite a casa e ci siamo ripromessi che avremmo fatto di tutto per vederci una volta tornati a casa.

Stanotte abbiamo fatto l'amore di nuovo, ogni volta sempre più bello di quella precendente, mi sento così bene con lui e non voglio pensare che stasera lo dovró salutare.

Decidiamo di passare l'ultimo giorno un po' con gli amici e un po' da soli, così alle 10 andiamo in piscina.

"Ciao tesoro!" Mi saluta Sara.

"Ciao!" Rispondo io abbracciandola.

"Mi dispiace così tanto che Simone debba tornare a casa, ma sono sicura che riuscirete a vedervi, siete un qualcosa di meraviglioso." Dice la mia migliore amica con il cuore in mano.

La stringo fortissimo a me e quasi mi commuovo ringraziandola.

Io e Simone andiamo a farci l'ultimo bagno in piscina.

Mi accoccolo sulla sua schiena e mi godo la sensazione di galleggiare e stare a contatto con la sua pelle morbida e profumata.

"Piccola, lo sai che mi mancherai da morire?" Dice il moro accarezzandomi le gambe intorno alla sua vita.

"Anche tu... Amore." Rispondo dandogli un bacio sulla guancia.

Incominciamo a giocare nell'acqua per un po' di tempo e rimaniamo ancora a rilassarci.

Alle 12 torniamo in roulotte per pranzare e mangiamo anche se non abbiamo troppo appetito.

Simone si sdraia sull'amaca e io come una bimba, mi vado a stendere affianco a lui. Con un bastone ci incominciamo a spingere e mentre ci dondoliamo guardiamo il cielo sopra di noi.

"Ci pensi mai a quanto siamo fortunati? Il destino ci ha fatto trovare e ora siamo qui." Dico intrecciando la mia mano con la sua.

"Sei la cosa più bella che potesse capitarmi." Risonde Simone baciandomi sulle labbra.

Prendo fuori il telefono dalla tasca e scatto una fotografia a me e a Simone mentre ci baciamo.

La nostra prima foto, forse anche l'ultima per ora, ma va bene così, bisogna amare con il cuore e con la testa, non attraverso un telefono.

"Andiamo a cena fuori stasera?" Chiede il moro.

"A che ora hai il treno?"

"Alle 23." Dice lui.

"Allora dobbiamo mangiare presto." Rispondo.

E così quella sera io e Simone andammo a cenare in un ristorante in riva al fiume.

È stata una cena molto triste, è stata dura salutare il campeggio per Simone, per una seconda volta oltretutto, non abbiamo quasi detto una parola.

Così dopo cena andiamo a fare una passeggiata sul fiume mano nella mano.

"Non smetteró mai di ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me, perchè non hai mai smesso di credere in me, in noi." Dice il ragazzo con le lacrime agli occhi.

"Lo so che è difficile, lo è tanto anche per me, peró dobbiamo essere forti, io ti chiameró tutti i giorni, e il sabato e la domenica faremo in modo di vederci. Quando inizierà la scuola sarà più difficile ma ce la faremo, perchè è così che fanno le persone che si amano." Dico cercando di trattenere le lacrime.

E così sotto la luna e quelle magiche stelle di quell'estate così piena di emozioni, musica e parole, mi scambiai l'ultimo bacio con Simone, quel ragazzo dagli occhi color caramello che solamente un mese prima mi aveva fatto perdere la testa, che mi aveva cambiato e migliorato la vita, tutto era partito da un semplice sguardo e poi è finito tutto al meglio, come nelle favole no?

Un Mese Di Estate (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora