22 agosto

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Simone POV:

Svegliarsi tra le braccia delle persona di cui sei innamorato non ha prezzo.

Sono felice della scelta che ho fatto, sono felice di essere venuto fino a qui per lei, è talmente bella quando dorme, gli occhi solo dolcemente chiusi e il rumore del suo respiro è così leggero, le sue manine sono strette a pugno difianco al suo viso ed è tutta rannicchiata con le ginocchia al petto, alcune ciocche di capelli le cadono sul viso e più la guardo più mi innamoro. Prendo il telefono e le faccio una foto, così da poterla riguardare sempre.

Dopo un po' la ragazza inizia a cercare la mia mano, la raccoglie e la porta sulla sua testa, così io inizio ad accarezzarla dolcemente avvicinandomi sempre di più. Non resisto dalla voglia di darle un bacio.

Le sposto i capelli dietro all'orecchio e mi avvicino al suo collo. Inizio a lasciare una scia di baci fino ad arrivare alla sue labbra.

Le mordo dolcemente il labbro inferiore così che lei apre gli occhi e mi guarda. Con quei due occhi grandi color cioccolata, così luminosi.

"Buongiorno piccola." Dico.

"Buongiorno." Dice lei avvicinandosi a me.

"Ti va di fare colazione?" Dico io entusiasta.

Mi sto per alzare dal letto quando la ragazza mi prende da un braccio e mi tira verso di sè.

Iniziamo a baciarci e mi avvolgo nel suo profumo.

Dopo la colazione decidiamo di andare in spiaggia dagli altri ragazzi.

Martina POV:

Greta guarda Simone in modo strano. Così mi avvicino a lei.

"C'è qualcosa che non va?" Dico io.

"Una cosetta si... Mi sa che il tuo ragazzo non ha rispettato i patti."dice la bionda guardando Simone accanto a me.

Il moro interviene senza esitare.

"Non puoi costringermi a stare con te se non voglio, non staresti bene nemmeno tu. Non è bello essere rifiutati, ma accetta le cose come stanno per favore, basta mettere zizzania."

Simone lo dice in modo talmente premuroso che la ragazza sembra capire.

Così passiamo tutti insieme la giornata in spiaggia, prendendo anche un pedaló. Io e Simone stiamo sempre vicini, mano nella mano, cercando di non pensare ai prossimi giorni e a quello che verrà.

Ma lo sappiamo tutti, quell'argomento prima o poi sarebbe dovuto venire fuori, così quella sera in spiaggia...

"Piccola..."

"Dimmi Simone"

"Lo sai vero che quando tornerá tuo padre io dovró tornare a casa."

"Si lo so..." Dico dispiaciuta.

"E ci pensi mai? Ci pensi mai come staremo così distanti?"

"Si, ci ho pensato. Ma ci potremo vedere nei fine settimana no? Tu vieni a Bologna, io vengo a Milano." Rispondo io cercando di trovare un po' di entusiasmo.

"I biglietti costano tanto del treno. Ho paura, ho paura che per colpa di questo non potrà funzionare." Dice Simone guardandomi negli occhi per poi spostare lo sguardo sul mare.

"Se non vuoi ti prego dimmelo ora." Dico con le lacrime agli occhi.

Le onde del mare si scontrano con gli scogli e fanno un rumore rilassante.

"Ma certo che voglio, anzi, tu vuoi?" Dice Simone non troppo sicuro delle sue parole.

"Che cosa?" Dico cercando di capire meglio.

"Vuoi essere la mia ragazza?"Dice il moro guardandomi dritto negli occhi, non ci sono parole per rispondere, mi commuovo e ci baciamo, di un bacio meraviglioso, al sapore di estate.

Ci stendiamo sulla sabbia e ci addormentiamo l'uno tra le braccia dell'altra.

Un Mese Di Estate (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora